L’odio continua a crescere a una velocità allarmante, e il mondo deve fare di più per combattere l’antisemitismo in aumento, ha dichiarato lunedì dal podio dell”Assemblea Generale il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, onorando le vittime dell’Olocausto e coloro che sono sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti.
Alla presenza del presidente israeliano Isaac Herzog nella Sala dell’Assemblea Generale, il Segretario Generale ha sottolineato l’importanza del ricordo e ha enfatizzato che le lezioni dell’Olocausto non devono mai essere dimenticate.
A più di 15 mesi dagli attacchi terroristici del 7 ottobre da parte di Hamas in Israele, Guterres ha affermato che l’ONU continuerà a fare il possibile “per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi – dall’inizio abbiamo richiesto il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi – e per un cessate il fuoco permanente a Gaza”.

Ma nel suo intervento il presidente israeliano Herzog ha attaccato l’ONU. “Ottant’anni fa oggi, i cancelli dell’inferno si sono aperti. Sei milioni di ebrei sono stati sistematicamente macellati dai nazisti. È stato l’omicidio di massa più mostruoso, premeditato, sadico ed eseguito meticolosamente della storia”. Così aveva iniziato il suo discorso durante le commemorazioni in Assemblea Generale Onu per le vittime dell’Olocausto. “È stato il disastro più catastrofico nella storia del nostro popolo e di tutta l’umanità. Eppure da questo relitto è emersa una voce che risuonava in tutta la famiglia delle nazioni, una voce che chiedeva riparazione, guarigione e costruzione insieme, una voce che ha portato alla fondazione delle Nazioni Unite e alla creazione dello Stato di Israele, un atto di giustizia storica”, ha aggiunto Herzog, che però poi ha attaccato l’ONU. “Oggi siamo ancora una volta a una svolta pericolosa nella storia di questa istituzione”, ha dichiarato Herzog all’Assemblea e al Segretario generale Guterres. “Invece di adempiere al suo scopo e di combattere coraggiosamente un’epidemia globale di jihadisti, assassini e terrorismo spregevole, questa Assemblea ha mostrato ancora una volta il suo fallimento morale”, ha aggiunto il presidente israeliano. Le istituzioni internazionali, come la Corte penale internazionale, che ha emesso un mandato di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per la sua responsabilità nella guerra a Gaza, “offuscano la differenza tra il Bene e il Male”. “Com’è possibile che istituzioni internazionali nate come alleanza antinazista permettano il fiorire di dottrine antisemite genocide dopo il più grande massacro di ebrei dalla Seconda guerra mondiale?”, ha affermato il presidente israeliano, riferendosi al 7 ottobre. “Questo è il momento della verità per tutti noi. O chiniamo la testa o ci uniamo e agiamo per contenere il pericolo. Dobbiamo, tutti noi, combattere insieme con tutte le nostre forze contro l’antisemitismo, il terrore e l’odio – ha detto ancora Herzog -. Dobbiamo combattere contro l’abuso delle istituzioni internazionali che minacciano l’esistenza stessa e la giusta autodifesa”.

Ogni anno, nel giorno in cui i campi di concentramento furono liberati nel 1945, il mondo si unisce per onorare la memoria dei sei milioni di ebrei periti per mano dei nazisti e dei loro collaboratori, una commemorazione che si estende anche alle comunità Rom e Sinti, alle persone con disabilità, agli individui LGBTIQ+ e a tutti coloro che hanno sofferto la violenza sistematica, la tortura e il genocidio del regime nazista.
La commemorazione di quest’anno segna un traguardo importante: 80 anni dalla fine dell’Olocausto e 80 anni di sforzi per preservare la memoria delle sue vittime. Evidenziando il coraggio dei sopravvissuti nel condividere le loro storie per garantire che gli orrori di Auschwitz-Birkenau e di altri campi di concentramento non vengano mai cancellati dalla storia, Il Segretario Generale Guterres nel suo discorso ha aggiunto che la responsabilità di assicurare che questa storia non venga mai dimenticata “appartiene a ciascuno di noi”. “Ricordare non è solo un atto morale – ricordare è un appello all’azione,” ha detto.
Nell’ambito degli sforzi continui delle Nazioni Unite per combattere il discorso d’odio, la commemorazione ha evidenziato l’importanza di educare le generazioni future sulle atrocità commesse durante l’Olocausto.
Rifacendosi alle parole del famoso scrittore italiano Primo Levi – sopravvissuto ad Auschwitz, che ha esortato l’umanità a “incidere la conoscenza nei nostri cuori” – Guterres ha invitato tutti a “parlare contro l’odio,” difendere i diritti umani di tutti e “rendere quei diritti una realtà”.
L’ONU è impegnata nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, istituita sulla scia dell’Olocausto. Nel 1948, le nazioni di tutto il mondo si unirono per affermare la dignità e l’uguaglianza intrinseca di tutte le persone, una risposta diretta agli orrori dell’ideologia nazista.
Ricordando che il documento è una “pura espressione della nostra umanità condivisa,” il capo dell’ONU ha detto che “nei momenti bui rimane una luce guida”. “Oggi, il nostro mondo è frammentato e pericoloso,” ha avvertito nuovamente Guterres – “80 anni dalla fine dell’Olocausto, l’antisemitismo è ancora tra noi – alimentato dalle stesse menzogne e dall’odio che hanno reso possibile il genocidio nazista. E sta crescendo”.

Melissa Fleming (right), Under-Secretary-General for Global Communications meets with Isaac Herzog, President of the State of Israel, at the opening of the exhibit “Holocaust Remembrance – A Commitment to Truth” at UN Headquarters. 80 years after the Holocaust ended, Holocaust remembrance remains an imperative: a haunting reminder of what happens when prejudice is left unchallenged, and dignity and rights destroyed. Through the testimony of survivors and photographs, the exhibition provides an overview of the Holocaust, the antisemitism and other factors that facilitated it and the terrible atrocities perpetrated against victims of the Nazis and their racist collaborators. The exhibition illustrates the courage of victims to resist dehumanization. (UN Photo/Manuel Elías)
Gli sforzi per combattere l’ondata crescente di negazione dell’Olocausto, discriminazione e odio sono centrali anche per le Nazioni Unite, che hanno recentemente lanciato un Piano d’Azione sull’Antisemitismo per intensificare gli sforzi di educazione, promuovere la verità e resistere ai tentativi di distorcere i fatti storici.
Chiedendo una condanna diffusa dell’antisemitismo “ovunque e ogni volta che appare,” Guterres ha affermato che promuovere l’educazione, combattere le menzogne e dire la verità sono elementi chiave – e che nei giorni di divisione, tutti devono “tenere salda la nostra umanità comune”. “Non dimenticheremo mai. E non vacilleremo mai in questa lotta,” ha concluso il capo dell’ONU, lasciando il podio ai sopravvissuti presenti per condividere i loro ricordi.