Le luci della Baia di New York hanno fatto da cornice all’annuale Gala UNCA Awards, celebrato a Casa Cipriani, l’esclusivo club sulla punta di Battery Park. Davanti a oltre cinquecento persone, fra autorità, diplomatici e giornalisti, la United Nations Correspondent, che rappresenta i corrispondenti che ogni giorno raccontano le attività delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro, ha premiato gli ambasciatori dell’Onu nel mondo e i giornalisti che si sono distinti nella copertura delle crisi internazionali, incluso il conflitto nella Striscia di Gaza e l’impatto del cambiamento climatico.
“Come diceva Albert Camus – ha inaugurato la serata la giornalista dell’Ansa Valeria Robecco, presidente dell’UNCA –, La stampa libera può naturalmente essere buona o cattiva, ma è certo che senza libertà non potrà essere altro che cattiva. Aggiungo che senza stampa indipendente e libera non c’è democrazia e senza democrazia non c’è libertà. È il valore più importante che dobbiamo continuare a difendere ogni giorno. Tuttavia, oggi questo valore è messo a rischio, soppresso di fronte a sfide senza precedenti, violenze inaudite verso le persone che operano in questo ambito”.
Anche la Vicesegretaria Generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed, che ha partecipato al gala al posto del leader Antonio Guterres perché impegnato in una missione d’urgenza in Lesotho, ha ribadito l’importanza di difendere il diritto della libertà di stampa e il ruolo dei giornalisti nel dare voce a chi non ne ha la possibilità nei momenti di crisi profonda. “Il 2024 è stato un anno tumultuoso per la comunità globale, ma è stato anche un potente promemoria dell’importanza del giornalismo e del motivo per cui il vostro lavoro è al centro di quello che facciamo all’Onu. Il giornalismo rigoroso è il più grande antidoto alle bugie e alla disinformazione, alle false narrazioni che alimentano l’odio e la divisione tra l’umanità e perché quando le persone e le istituzioni, comprese le Nazioni Unite, sono chiamate a rendere conto del loro operato, tutti ne traiamo beneficio”.
Con questa premessa, la medaglia d’oro per la stampa “Elizabeth Neuffer Award” (dedicata alla giornalista del Boston Globe uccisa in Iraq nel 2003), sponsorizzato dall’Alexander Bodini Foundation, è stata consegnata alla corrispondente di CNBC Turkiye Betul Yuruk per l’intervista all’esperto Richard Gowan. Al secondo posto sono state premiate le giornaliste di Pass Blue e France 24, Jessica Le Masurier, Dulcie Leimbach, Fatma Khaled e Damilola Bingo per aver riportato le voci delle persone in pericolo nella Striscia di Gaza. Sul podio anche Yvonne Murray di RTE News per la copertura del Consiglio di Sicurezza Onu durante quest’anno di guerre.
L’ospite d’onore, premiato come UNCA Global Citizen 2024, è stato l’attore britannico Theo James. Dal 2016 è partner dell’Agenzia Onu per i rifugiati (UNCHR) e da allora si impegna per difendere i diritti umani dei rifugiati, visitando campi profughi, come quello in Giordania nel 2023, o partecipando ad azioni umanitarie, come quella In Mauritania lo scorso ottobre. L’attore di The White Lotus e The Gentlemen ha raccontato alla platea di Casa Cipriani la sua storia familiare: suo nonno, il dottor Nicholas Taptiklis, era scappato dalla Grecia durante la Seconda guerra mondiale trovando asilo in Siria.
Il premio “Prince Albert II di Monaco” sponsorizzato dalla The Prince Albert II of Monaco Foundation ha visto invece l’oro dello staff di Bloomberg News – USA, l’argento di Rivonala Razafison di Mongabay dal Madagascar e il bronzo di Odimegwu Onwumere di The News Chronicle dalla Nigeria. Mentre il riconoscimento “Ricardo Ortega”, sponsorizzato da United Nations Alliance of Civilization (UNAOC), ha avuto l’oro di Hannah Fisher di BBC-UK, l’argento di Cecilia Miljiker di La Nacion – Argentina e il bronzo di Neil Marks di News Room – Guyana.
Infine, l’azienda italiana Italgas, che si occupa di distribuzione del gas, ha ricevuto la menzione speciale per il ruolo cruciale nel processo di transizione energetica, verso il raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni entro il 2050.
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