Le Nazioni Unite sono ”pronte a lavorare in modo costruttivo” con il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. A dichiararlo il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Elogio il popolo degli Stati Uniti d’America per la sua partecipazione attiva al processo democratico. Le Nazioni Unite sono pronte a lavorare in modo costruttivo con la nuova amministrazione per affrontare le sfide drammatiche che il nostro mondo sta affrontando”, ha affermato Guterres.
Intanto al Palazzo di Vetro l’Assemblea Generale si è riunita mercoledì per dibattere la situazione di UNRWA, l’agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi, che rischia la totale paralisi dopo i divieti ad operare da parte di Israele. Il capo dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, rivolgendosi ai paesi membri dell’ONU riuniti all’UNGA ha detto che tutti “devono difendere l’agenzia di soccorso dei rifugiati palestinesi dal divieto di Israele perché sta affrontando la sua ‘ora più buia. Senza l’intervento degli Stati membri, l’Unrwa crollerà, gettando milioni di palestinesi nel caos”, ha detto Lazzarini, chiedendo all’Onu, che ha creato l’agenzia nel 1949, di impedire l’attuazione del divieto israeliano, formalizzato ieri. Lazzarini ha inoltre informato sulla situazione a Gaza, ricordando all’Assemblea Generale che l’UNRWA è stata un’ancora di salvezza per la popolazione di Gaza, soprattutto nell’ultimo anno. Il suo staff, ha detto Lazzarini, ha lavorato per 13 mesi senza sosta, in mezzo a immense difficoltà e perdite personali. Ha ricordato agli Stati membri i 239 membri del personale dell’UNRWA che sono stati uccisi. Più di due terzi delle sedi dell’UNRWA sono state danneggiate o distrutte. Quindi Lazzarini ha chiesto indagini indipendenti su queste violazioni. Infine, ha chiesto che gli Stati membri mantengano i finanziamenti all’UNRWA e non trattengano o dirottino fondi sul presupposto che l’Agenzia non possa più operare.
Ma durante il briefing giornaliero col portavoce del Segretario Generale dell’ONU, i giornalisti hanno fatto diverse domande specifiche su come, il cambio di amministrazione a Washington, inciderà sulle possibilità di sopravvivenza dell’UNRWA e sui rapporti con l’ONU in generale. Infatti le amministrazioni USA repubblicane nel corso degli anni hanno tagliato i finanziamenti a varie agenzie delle Nazioni Unite. Quindi al portavoce Stephane Dujarric, è stato chiesto se il Segretario Generale fosse preparato ai potenziali tagli che potrebbero derivare dalla nuova amministrazione Trump.
“Non voglio anticipare qualunque decisione possa essere presa dalla prossima amministrazione. Direi che negli ultimi anni il Segretario generale, a mio avviso, è stato molto frugale nella gestione del denaro perché negli ultimi anni abbiamo vissuto una crisi di liquidità che ci ha costretti a essere molto responsabili su come vengono spesi i soldi . Il Segretario generale lavorerà con la prossima amministrazione. Penso che la sua dichiarazione al riguardo sia abbastanza chiara”.
Un giornalista, Benny Avni del “New York Sun” ha insistito, dicendo che tra i gruppi di stati che avevano tagliato i finanziamenti all’UNRWA, gli Stati Uniti erano l’unico stato che non aveva ripreso i finanziamenti. Quindi la domanda: quando il Segretario Generale afferma che spera che la nuova amministrazione continui ad avere buoni rapporti con le Nazioni Unite e quanto ciò sia importante, include che gli Stati Uniti debbano finanziare l’UNRWA?
Portavoce: “No, no, Benny, non entriamo nel dettaglio delle politiche di cui non siamo a conoscenza, ok? Quello che posso dirvi è che, quattro anni fa, sotto l’amministrazione del presidente Trump, il Segretario generale aveva ottimi rapporti con il presidente Usa. Il fatto che avessero opinioni diverse su una serie di questioni era chiaro a tutti. Penso che il Segretario generale abbia espresso le sue opinioni. L’amministrazione statunitense aveva le sue politiche. Ciò non ha impedito al Segretario generale di impegnarsi con il governo degli Stati Uniti, proprio come hanno fatto tutti i precedenti Segretari generali”.
Ma Avni non ha mollato la presa, osservando che nel contesto dell’UNRWA, l’amministrazione Trump ha tagliato tutti i finanziamenti. L’amministrazione Biden le ha poi cancellate. Ora come potete aspettarvi che Trump le rinnovi?
Portavoce: “Non sono nel business delle aspettative, va bene?”
Avni ha insistito: ma visto che Lazzarini ha sollevato l’argomento, è realistico pensare che gli Stati Uniti, che rappresentano un quarto del budget dell’UNRWA, è realistico credere che lo rinnoveranno?
Portavoce: “Non inizierò a prevedere quali saranno le politiche di un’amministrazione che deve ancora prestare giuramento”.
Sempre su Trump, un’altra giornalista ha ricordato che una delle prime cose che il neo eletto presidente aveva fatto durante la sua precedente amministrazione è stata quella di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi. La prossima settimana avrà inizio la COP29. Quindi tutto ciò che decideranno gli USA la prossima settimana potrebbe essere annullato a partire da gennaio?
Il portavoce, ha replicato: “Ancora una volta, non voglio fare congetture. La nostra posizione rimane invariata, la crisi climatica trascende i confini. Per risolverlo sarà necessaria una cooperazione internazionale senza precedenti. Ci concentriamo sulla creazione di fiducia, sul rafforzamento della cooperazione multinazionale e sul rilancio dell’azione per mantenere le promesse fatte a Parigi. Lavoreremo con tutti i paesi per garantire questi obiettivi. Le Nazioni Unite e il Segretario Generale a questo riguardo sono convocatori e costruttori di ponti. Stiamo cercando di portare tutti i paesi al tavolo. E penso che la COP, in un certo senso, uno scopo chiave di questa volontà della COP sia quella di consentire a più nazioni di condividere i vasti benefici economici di un’azione climatica più forte, per proteggere i loro popoli dal peggioramento dell’impatto climatico. Gli obiettivi ambiziosi a Baku restano essenziali”.
Ma Guterres contatterà il team della campagna elettorale di Trump? E’ stato chiesto.
Portavoce: “non appena avrò qualcosa da condividere con voi al riguardo, lo farò.
Nella dichiarazione di Guterres sulle elezioni americane, il Segretario Generale ha menzionato le drammatiche sfide nel mondo con cui le Nazioni Unite dovrebbero collaborare con Trump. Quindi, un giornalista della tv cinese ha chiesto al portavoce: il presidente eletto Trump era solito dire che avrebbe risolto la crisi in Ucraina prima del suo insediamento. Le Nazioni Unite riusciranno ad avviare questo tipo di conversazione prima del suo insediamento?
Il portavoce ha risposto: “Penso che la dichiarazione parlasse di affrontare le drammatiche sfide che il nostro mondo si trova ad affrontare, e penso che tutti noi in questa stanza sappiamo quali sono perché ne parliamo. Come in ogni altro paese, ci occupiamo della rappresentanza del paese presso l’ONU finché non avviene un cambio di rappresentanza”.