“C’è ancora molto lavoro da fare per rafforzare il sostegno alle forze di polizia di Haiti, mentre la violenza delle bande continua a scuoterla”, ha dichiarato Bob Rae, ambasciatore del Canada all’ONU e neoeletto presidente del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, appena tornato da una visita a Port-au-Prince. “Il Paese sta ancora lottando molto, molto duramente”.
Rae ha affermato che la missione di supporto alla sicurezza che opera nella nazione caraibica da giugno sta facendo progressi. “È in atto lo spostamento dell’area di operazione di alcune delle attività delle bande nella capitale Port-au-Prince, lontano da due ospedali chiave e dal porto principale, ma sono ancora necessari ulteriori progressi. È ancora impossibile dire che il Paese abbia voltato pagina”.
Intanto, alcuni giorni fa, la Belize Defence Force ha completato, con l’invio di due alti ufficiali, il gruppo di 30 soldati e 20 membri della Guardia Costiera che si addestrano da circa un mese in Giamaica. Dopo la formazione prevista, i militari potranno unirsi all’esercito multinazionale già presente ad Haiti.
La task force guidata dal contingente keniota, che attualmente conta 400 agenti, prevede almeno 2.900 soldati provenienti da vari Stati e dovrà sostenere la Forza di Polizia Nazionale Haitiana nel ripristino della sicurezza.
Il nuovo dispiegamento potrebbe segnare un cambio di passo della missione che ha un mandato iniziale di 12 mesi. Altri Paesi potrebbero infatti schierarsi a pochi giorni dalla scadenza.
Haiti già nel 2022 aveva chiesto un sostegno internazionale per cercare di contrastare la violenza che aveva preso il sopravvento e che aveva a poco a poco alimentato una crisi umanitaria senza precedenti, con sfollamenti di massa.
La missione ha subito diverse battute d’arresto. Recentemente sono stati registrati anche ritardi nei salari e nelle forniture di attrezzature cruciali, come le torri di tiro sui veicoli corazzati, consegnati dagli Stati Uniti, principali finanziatori del programma.
Nonostante non siano state comunicate date ufficiali, le forze provenienti dal Belize, unite a quelle di Giamaica e Bahamas, che dovrebbero prevedere complessivamente 400 soldati, potrebbero arrivare a Haiti entro fine mese. Anche il Benin ha assicurato che contribuirà al contingente con l’invio di 1.500 agenti.