Al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York, la Russia ha convocato un dibattito sulla cooperazione multilaterale.
Lo stato membro, che attualmente detiene la presidenza dell’organo responsabile del mantenimento della pace, sta intensificando gli attacchi alle infrastrutture civili in Ucraina, compresi ospedali e centrali elettriche, è stato esortato prima dell’inizio dell’incontro a rispettare gli obblighi del diritto internazionale e umanitario.
Anche l’Italia attraverso l’Ambasciatore Maurizio Massari ha aderito ai due comunicati congiunti, uno dell’Unione Europea e uno dell’Ucraina, letti fuori dal Consiglio di Sicurezza ONU.

Il rapporto ucraino, a cui hanno aderito 49 Stati oltre all’Unione Europea, denuncia: “sullo sfondo della brutale guerra di aggressione contro l’Ucraina, l’argomento del dibattito è un’altra chiara dimostrazione dell’ipocrisia della Russia che tenta cinicamente di presentarsi come custode dell’ordine multilaterale”.
Nella relazione anche il fermo sostegno all’integrità territoriale ucraina, con l’urgente richiesta a Mosca di ritirare il suo personale militare e altro personale non autorizzato dalla centrale di Zaporizhzhia, e l’appello a tutti gli Stati membri ONU, che stanno fornendo sostegno materiale allo sforzo bellico russo, di cessarlo immediatamente.
Pure il comunicato europeo ribadisce la condanna alla Russia per le sue gravi violazioni del diritto internazionale e i principi della Carta ONU, si sofferma inoltre sul vero significato di multilateralismo e ricorda l’impegno europeo in tal senso: l’UE con i suoi Stati Membri finanzia ben un quarto di tutto il bilancio ONU e delle sue agenzie, ed è il maggiore attore mondiale nel settore dell’assistenza allo sviluppo, solo lo scorso anno ha fornito il 42% dell’APS globale.