Da questa settimana l’UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati guidata da Filippo Grandi, fornirà un supporto alle autorità italiane impegnate nella registrazione delle domande di asilo, mettendo a disposizione la propria competenza con l’obiettivo di contribuire a migliorare l’efficienza complessiva della fase di accesso alla procedura di protezione internazionale in Italia. “Questo intervento – spiega UNHCR – nasce in risposta alla significativa pressione migratoria (+50% arrivi via mare) e, in particolare, alla crescita delle domande di asilo (+62%), registrata nel 2023 rispetto all’anno precedente, con il determinarsi di un significativo arretrato nelle attività di registrazione e di un conseguente aumento dei tempi di attesa per i richiedenti asilo”.
Per i prossimi sei mesi, il personale di UNHCR sosterrà, in coordinamento con la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, le attività relative alla raccolta e formalizzazione delle domande d’asilo in dieci uffici immigrazione su tutto il territorio italiano.
Il sostegno dell’UNHCR, viene spiegato in una nota, si concentrerà sui vari aspetti del processo di registrazione, offrendo la propria esperienza tecnica e operativa, in particolare, “in continuo raccordo con il personale degli Uffici Immigrazione d’inserimento, si occuperà di fornire informazioni ai richiedenti asilo, di coadiuvare l’individuazione precoce degli indicatori di vulnerabilità, di supportare una presentazione tempestiva e armonizzata delle domande”.
L’Agenzia Onu per i rifugiati supporta le principali autorità competenti nell’ambito del sistema di asilo in Italia, tra cui la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, la Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo e le Sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’unione europea dei Tribunali civili. In particolare, la collaborazione tra UNHCR Italia e la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere si è concretizzata, nel corso degli anni, in una serie di attività svolte congiuntamente, in vari contesti – dai luoghi di sbarco, ai valichi di confine, agli eventi di confronto e formazione – con il comune obiettivo di promozione e protezione dei diritti dei richiedenti asilo e rifugiati, sempre nel rispetto della normativa italiana e internazionale. “Questo intervento temporaneo rientra in una più ampia strategia dell’UNHCR volta a rafforzare la capacità dei sistemi di asilo nei paesi membri dell’Unione Europea, assicurando che essi – conclude – possano rispondere adeguatamente ai bisogni dei richiedenti asilo e rispettare gli standard internazionali”.