Mercoledì 7 febbraio il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha pronunciato davanti all’Assemblea Generale il discorso su quali dovrebbero essere le “priorità” delle Nazioni Unite nel 2024. È stato chiaro fin da subito che il problema più urgente da risolvere in tutto il mondo è “la pace, il pezzo mancante”.
Guterres ha ripreso il concetto che l’ONU è stata fondata sul perseguimento della pace: “È la nostra ragion d’essere. Eppure, mentre scruto il panorama del mondo di oggi, è la cosa che manca in modo più drammatico”. Dal conflitto di Gaza alla guerra all’ambiente, dalla lotta alla disinformazione tossica e dall’incitamento all’odio, la pace è il filo che intreccia il tessuto comune del mondo, ha sottolineato il Segretario Generale.
“La pace è la via d’uscita da queste crisi interconnesse; è un grido di battaglia… e un invito all’azione”, ha aggiunto, delineando un percorso da seguire per raggiungere obiettivi condivisi che, nonostante i tempi turbolenti, offre ragioni di speranza.
Il capo delle Nazioni Unite ha fatto notare che i civili sopportano il peso delle crisi in tutto il mondo, dalle ondate di terrorismo nel Sahel e dai conflitti a Gaza, Sudan e Ucraina, ai gruppi armati nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo e alle bande che devastano Haiti.
“Per milioni di persone coinvolte nei conflitti nel mondo, la vita è un inferno mortale, quotidiano e affamato”, ha affermato Guterres. Sollecitando una spinta globale per la pace, ha fatto riferimento nello specifico alla guerra a Gaza, definendola una “ferita purulenta nella nostra coscienza collettiva”.
Ha chiesto un cessate il fuoco umanitario immediato, condannando i brutali attacchi del 7 ottobre da parte di Hamas e di altri gruppi militanti contro i civili israeliani, sottolineando al contempo la necessità di una soluzione a due Stati.
Peace is humanity’s greatest responsibility.
In this difficult & divided moment, let’s meet that obligation for today & future generations.
I will never give up fighting for peace. pic.twitter.com/hgjZHbgqjS
— António Guterres (@antonioguterres) February 7, 2024
Il Segretario Generale ha anche messo in guardia dalle “incalcolabili conseguenze regionali” di un possibile attacco di terra israeliano a Rafah, dove centinaia di migliaia di sfollati palestinesi sono ammassati nel Sud della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto. “Tale azione aumenterebbe esponenzialmente quello che è già un incubo umanitario” ha dichiarato Guterres all’Assemblea Generale dell’Onu. (Ma proprio mentre pronunciava il discorso, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, dopo aver respinto le condizioni di Hamas per un cessate il fuoco e rilascio graduale degli ostaggi, avrebbe dato l’ordine all’IDF di puntare proprio su quell’area).
Guterres ha affermato che, se tutti i Paesi adempissero ai propri obblighi ai sensi della Carta delle Nazioni Unite, il diritto di ogni persona a una vita di pace e dignità sarebbe garantito, “ma i governi stanno ignorando e minando i principi stessi del multilateralismo senza responsabilità”. Ha anche addidato il Consiglio di Sicurezza come “in fase di stallo”. Ha descritto l’attuale disfunzione come più profonda e pericolosa, segnalando l’ingresso del mondo in “un’era di caos”. “Stiamo vedendo i risultati: un pericolo e imprevedibilità tutti contro tutti in totale impunità”, ha continuato, avvertendo sui rischi che vanno dalle armi nucleari più furtive ai nuovi ambiti di conflitto.
Per affrontare le complessità del mondo multipolare di oggi, il capo delle Nazioni Unite ha messo l’accento sulla necessità di rafforzare e rinnovare i quadri globali di pace e sicurezza.
Ha ricordato la Nuova Agenda per la Pace, lanciata a metà del 2023, sostenendo la riforma del Consiglio di Sicurezza, un nuovo impegno a eliminare le armi nucleari, intensificando gli sforzi di prevenzione dei conflitti e misure per mitigare l’impatto della competizione geopolitica sulle regole del commercio globale, sulle catene di approvvigionamento, valute e Internet.
Il capo delle Nazioni Unite ha anche espresso preoccupazione per l’aumento dell’incitamento all’odio, della discriminazione, dell’estremismo e delle violazioni dei diritti umani a livello globale. Ha chiesto un contratto sociale rinnovato basato sulla fiducia, sulla giustizia e sull’inclusione e ha richiamato all’azione per un prossimo codice di condotta per l’integrità delle informazioni.
Sul tema degli impatti delle nuove tecnologie, Guterres ha ricordato il lavoro dell’Organo consultivo sull’Intelligenza Artificiale, che riflette il ruolo centrale di convocazione dell’Organizzazione e che riunisce governi, aziende private, mondo accademico e società civile.
Guterres ha fatto notare il rapporto interdipendete tra pace e sviluppo sostenibile e inclusivo evidenziando che il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) è fondamentale per costruire pace e prosperità.
Per mantenere la promessa degli SDG, ha chiesto progressi in due aree cruciali: lo stimolo degli Obiettivi di 500 miliardi di dollari all’anno in finanziamenti a lungo termine accessibili per i Paesi in via di sviluppo e la riforma dell’architettura finanziaria internazionale per rispondere alle esigenze di tutti gli Stati.
Il Segretario Generale ha inoltre dichiarato che la crisi climatica rimane la sfida più urgente a livello mondiale. Ha spiegato che è inevitabile il declino dell’era dei combustibili fossili e inarrestabile la rivoluzione delle energie rinnovabili. Sollecitando un’azione già da quest’anno per prevenire una catastrofe, ha chiesto di triplicare la capacità globale di energia verde, raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030 ed esplorare fonti innovative di finanziamento del clima.
La pace, ha concluso Guterres, rimane lo sforzo umano più essenziale, capace di realizzare le meraviglie che le guerre non saranno mai in grado. “Le guerre distruggono; la pace costruisce”, ha concluso, specificando che nel mondo travagliato di oggi “scegliere la pace è un atto consapevole, coraggioso e persino radicale”. Ha esortato un impegno collettivo verso questo obbligo per le generazioni presenti e future.