Per celebrare il 25° anniversario dello Statuto di Roma che istituì la Corte Penale Internazionale, la Missione Italiana alle Nazioni Unite ha organizzato un evento celebrativo che ha visto la presenza del Sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi.
Alla serata hanno partecipato circa 150 delegati provenienti da oltre 60 Stati membri e osservatori della CPI, nonché numerose organizzazioni non governative affiliate alla Corte e giornalisti accreditati all’ONU.
L’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Consorzio di tutela dei vini del Sannio e lo chef sardo a New York Raffaele Solinas, ha esaltato alcune tra le migliori eccellenze della cucina italiana, candidate dal Governo italiano presso l’Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità.
“Quella di oggi è stata una giornata ricca di spunti e di interventi – ha detto in apertura il Sottosegretario Tripodi – che conferma come la Corte Penale Internazionale rimanga un progetto centrale nell’architettura della pace e della sicurezza mondiale di cui la comunità internazionale si è dotata nel secolo scorso e che vogliamo continuare a rafforzare nei decenni a venire. Tutte le strade portano a Roma e quella che porta allo Statuto della Corte Penale è la strada della giustizia e della lotta all’impunità per i crimini più efferati commessi contro i principi basilari di umanità e di moralità”.

Tripodi ha poi ricordato come, grazie alla Corte Penale Internazionale, non sia in vigore la legge del più forte “ma lo stato di diritto, fatto di regole di coesistenza e di cooperazione tra gli Stati e tra i popoli; e di procedure e istituzioni imparziali e indipendenti per rendere conto delle violazioni più gravi di quelle regole”.
L’evento è stato la conclusione dell’omonima conferenza ministeriale ospitata al Palazzo di Vetro per celebrare i 25 anni della Corte Penale Internazionale. La serata è stata inaugurata dalla Presidente dell’Assemblea degli Stati Parte della Corte, giudice Silvia Fernández de Gurmendi, e dall’On. Deborah Bergamini, membro dell’assemblea parlamentare del Mediterraneo.
“Non è una coincidenza che il tema dei diritti e dell’inclusione sia centrale in un’altra strada che confidiamo porterà a Roma, che è quella dell’Esposizione Universale del 2030 – tema che mi ha visto personalmente impegnata nella giornata di oggi”, continua l’On. Tripodi.
In conclusione, “cari e care colleghe e cari delegati, voglio augurarvi un piacevole ricevimento e augurare alla Corte un futuro di successi in cui essa possa continuare a contribuire al rafforzamento di un ordine internazionale basato sulle regole. Mai come oggi ne abbiamo la necessità”.
Durante la serata, sono stati degustati alcuni gioielli culinari italiani, come la mozzarella di Bufala Campana Dop, i ceci di Cicerale, la Fregola Sarda, l’olio extravergine di oliva di Calabria, il Grana Padano Dop, le alici di Cetara e il balsamico di Modena. Inoltre, il grande gelato italiano ha deliziato i presenti in abbinamento con la Falanghina del Sannio DOP nelle diverse versioni, fresco, vendemmia tardiva e sparkling, e l’Aglianico del Taburno DOCG.

Nel suo discorso, Maria Tripodi ha sottolineato l’importanza della Corte Penale Internazionale come strumento per la giustizia e la lotta all’impunità per i crimini più efferati commessi contro i principi basilari di umanità e moralità. Ha elogiato il ruolo della Corte nel promuovere un ordine internazionale basato sullo stato di diritto e sulla cooperazione tra gli Stati e ha riaffermato l’impegno dell’Italia a sostenere la Corte nei decenni a venire.
L’evento ha fornito una preziosa opportunità per promuovere le eccellenze gastronomiche italiane e i vini del Sannio a livello internazionale. Ha anche rappresentato un momento di condivisione e dialogo tra i delegati provenienti da tutto il mondo, dimostrando ancora una volta il potere unificante della cucina e del vino italiani nel promuovere la cultura e la cooperazione internazionale.
L’iniziativa è stata un successo e ha confermato il ruolo fondamentale della gastronomia italiana nel promuovere la cultura e l’identità del Paese a livello globale. L’Italia continua a dimostrarsi un’eccellenza culinaria, riuscendo a unire persone di diverse culture e background in un momento di celebrazione e condivisione. Con eventi come questo, l’Italia si conferma non solo come patria della Corte Penale Internazionale, ma anche come cuore pulsante della cucina e dei vini di qualità.