Anche quando la Corea del Nord spara un missile per cercare di lanciare un satellite nello spazio, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunisce d’urgenza per condannare il regime di Pyongyang. A spiegare il perché è stata subito il capo degli affari politici dell’Onu, Rosemary DiCarlo: “Come afferma la Corea del Nord, è diritto di uno stato sovrano lanciare un satellite e beneficiare delle attività spaziali. Tuttavia, le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza vietano espressamente a Pyongyang di effettuare qualsiasi lancio utilizzando la tecnologia dei missili balistici”.
Sollevando preoccupazioni per le accese tensioni sulle recenti attività, DiCarlo ha ricordato che la Repubblica popolare democratica di Corea (DPRK), più comunemente nota come Corea del Nord, ha lanciato mercoledì quello che Pyongyang ha descritto come “un satellite di ricognizione militare”, che si è schiantato al largo della Corea Costa occidentale della penisola. Attribuendo il lancio fallito alla scarsa affidabilità di un “sistema motore e carburante di nuovo tipo”, Pyongyang intende effettuare un secondo lancio il prima possibile, secondo i resoconti dei media. In linea con il suo piano di sviluppo militare quinquennale, la Corea del Nord ha notevolmente aumentato le sue attività di lancio di missili nel 2022 e nel 2023, inclusi più di 80 lanci utilizzando la tecnologia dei missili balistici, ha aggiunto DiCarlo.
DiCarlo ha aggiunto che anche se martedì Pyongyang ha inviato una notifica pre-lancio all’Organizzazione marittima internazionale (IMO), non ha allertato altre organizzazioni internazionali, tra cui l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO) e l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU). .
Di Carlo ha ricordato che il segretario generale Antonio Guterres ha “condannato fermamente” il lancio del satellite con la tecnologia dei missili balistici. “La diplomazia, non l’isolamento, è l’unica via da seguire”, ha proseguito, sottolineando che “tuttavia, la mancanza di unità e di azione nel Cds fa ben poco per rallentare la traiettoria negativa nella penisola coreana”. “Pyongyang è senza vincoli e le altre parti sono costrette a concentrarsi sulla deterrenza militare”, ha detto ancora.

“Il Consiglio di Sicurezza non può ignorare i lanci balistici della Nord Corea”, ha insistito il vice ambasciatore americano all’Onu, Robert A. Wood, durante la riunione dei Quindici, sottolineando che si tratta di minacce alla pace e sicurezza internazionali. “Gli Usa rimangono impegnati nella diplomazia ma finchè Pyongyang si sente rafforzata dal silenzio del Consiglio, continuerà a scegliere le munizioni al nutrimento del suo popolo”, ha aggiunto, chiedendo “a tutti i membri di condannare il comportamento illegale” della Nord Corea.
La presidente del Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti Lana Nusseibeh, ha ripetuto che in passato, quando non era spaccato, il Consiglio di Sicurezza aveva saputo reagire con risoluzioni forti alle violazione nordcoreane “ma per ricominciare a farlo bisogna ritrovare su questa questione l’unità”.
Ma poi l’ambasciatore Wood ha ripreso la parola per far notare che invece il rappresentante cinese non aveva condannato il lancio. A questo punto all’americano ha replicato il vice ambasciatore cinese, Geng Shuang, che nello scambio di accuse ha ripetuto che la situazione venutasi a creare non sta solo da una parte, ma che nella penisola coreana sono gli Stati Uniti e la Sud Corea a provocare con le loro esercitazioni militari e minacce, la reazione del regime di Pyongyang.
“Tutte le parti non devono guardare solo a cosa succede oggi ma anche a cosa è successo ieri, non solo alle azioni di Pyongyang, ma anche a quelle del mondo” ha detto il vice ambasciatore cinese Shuang, sottolineando che “le legittime preoccupazioni per la sicurezza di Pyongyang sono rimaste irrisolte ed è mancata la fiducia tra Usa e Corea del Nord. Dare la colpa ad una parte sola non aiuta e contribuirebbe che ad una ulteriore escalation della situazione”.
Dopo l’ennesima riunione d’emergenza, sulla questione nordcoreana il Consiglio di sicurezza appare più spaccato di prima e quindi è prevedibile che Kim, desideroso di attenzione, continuerà indisturbato a sparare missili.
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