Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU può anche approvare risoluzioni che “intimano” ai talebani il rispetto dei diritti umani in Afghanistan, ma dalle notizie che ogni giorno provengono dalle stesse Nazioni Unite, la situazione nel paese peggiora ogni giorno di più.
L’UNAMA, la missione Onu in Afghanistan, nel suo rapporto sulle punizioni corporali e la pena di morte pubblicato oggi, ha reso noto che “274 uomini, 58 donne e due ragazzi sono stati fustigati pubblicamente negli ultimi sei mesi” dai talebani. “Le punizioni corporali sono una violazione della Convenzione contro la tortura e devono cessare”, ha scritto Twitter Fiona Frazer, capo dei diritti umani della missione, precisando che “le Nazioni Unite sono fortemente contrarie alla pena di morte e incoraggiano il dipartimento degli Affari esteri” a Kabul “a stabilire una moratoria immediata sulle esecuzioni”. L’UNAMA ha inoltre chiesto “che si faccia di più per rispettare gli standard internazionali sui diritti umani”.
UN report on corporal punishment and death penalty released today:
274 men, 58 women and two boys publicly flogged in last six months in #Afghanistan.
Read full report: https://t.co/hUvWzrn0lx
1/3 pic.twitter.com/eDrZ395pZ8— UNAMA News (@UNAMAnews) May 8, 2023
Qualcuno si aspetta forse che i talebani rispondano? Come abbiamo messo in un titolo poche settimane fa, il regime nella sua corsa a far precipitare l’Afghanistan all’inferno dell’umanità, dell’ONU e del suo appello al rispetto dei diritti umani continua ad infischiarsene.