Alcuni paesi e aziende private stanno approfittando della “retorica contro il terrorismo e la sicurezza” per giustificare un notevole aumento dell’uso di tecnologie di sorveglianza all’avanguardia, senza regolamentazione e a un “costo enorme” per i diritti umani, ha affermato Fionnuala Ní Aoláin, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e protezione dei diritti umani nella lotta al terrorismo.
In un rapporto all’ultima sessione del Consiglio per i diritti umani (OHCHR), Ní Aoláin ha avvertito di un allarmante aumento dell’uso di “tecnologie intrusive e ad alto rischio”.
Ciò include droni, dati biometrici, intelligenza artificiale (AI) e spyware, che vengono intensificati nella lotta in corso contro il terrorismo, senza il dovuto rispetto per lo stato di diritto, la governance e i diritti umani.

“Le giustificazioni eccezionali per l’uso delle tecnologie di sorveglianza nell’antiterrorismo ‘leggero’ dei diritti umani spesso si trasformano in un banale uso regolare”, ha affermato Ní Aoláin, sottolineando l’impatto sui diritti fondamentali come la libertà di movimento, la libertà di espressione, la libertà di riunione pacifica e il diritto alla privacy.
#HRC52: States & private actors must pause use of high-risk tech until adequate human rights safeguards are in place –@NiAolainF, alarmed at misuse of drones +AI in global fight against #terrorism: W/o regulation, the cost to human rights can only increasehttps://t.co/1nS1ABGdjV pic.twitter.com/mdkw1mTCfj
— UN Special Procedures (@UN_SPExperts) March 14, 2023
“Ci deve essere una pausa nell’uso di tecnologie intrusive ad alto rischio fino a quando non saranno messe in atto adeguate salvaguardie”, ha affermato Ní Aoláin.
L’esperta indipendente nominata dal Consiglio per i diritti umani ha espresso preoccupazione per il crescente uso dei droni in diversi paesi, il diffuso uso improprio della tecnologia spyware contro gruppi della società civile, dissidenti e giornalisti e la crescente adozione della raccolta di dati biometrici.
“Il trasferimento non regolamentato di tecnologie ad alto rischio agli Stati impegnati in violazioni sistematiche dei diritti umani deve finire”, ha affermato la Relatrice speciale dell’Onu, esortando le autorità a regolamentare in modo più efficace le società coinvolte nel trasferimento di tecnologie di sorveglianza all’estero. “In assenza di regolamentazione, il costo per i diritti umani può solo aumentare senza che se ne veda la fine”, ha detto Ní Aoláin.
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