Non c’è un minuto da perdere e questa volta la reazione del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres arriva solo a poche ore dalla dichiarazione di Vladimir Putin sulle annessioni dei territori dell’Ucraina occupati dalle forze russe . La stragrande maggioranza dei paesi che compongono il Consiglio di scurezza ha già definito il voto sul referendum “una farsa”
Guterres appare davanti ai giornalisti al Palazzo di Vetro , e a mezzogiorno in punto dice: “Il Cremlino ha annunciato che domani a Mosca si terrà una cerimonia che avvierà un processo di annessione delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. In questo momento di pericolo, devo sottolineare il mio dovere di Segretario ONU : difendere e sostenere la Carta delle Nazioni Unite”.
Per il Segretario Generale, non ci possono essere diverse interpretazioni : “La Carta delle Nazioni Unite è chiara. Qualsiasi annessione del territorio di uno Stato da parte di un altro Stato risultante dalla minaccia o dall’uso della forza costituisce una violazione dei Principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”. E lo sostiene anche una decisa interpretazione dell’Assemblea Generale del 1970 , citata a sproposito dal ministro Esteri Lavrov in difesa dei referendum voluti dal Cremlino che invece recita “il territorio di uno Stato non può essere oggetto di acquisizione da parte di un altro Stato risultante dalla minaccia o uso della forza” … e nessuna acquisizione territoriale risultante dalla minaccia o dall’uso della forza sarà riconosciuta come legale””.
A questo punto Guterres ha messo in risalto la speciale posizione che la Russia occupa come membro fondatore dell’ONU e del Consiglio di Sicurezza: “Devo essere chiaro. La Federazione Russa, in quanto uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, condivide una particolare responsabilità nel rispetto della Carta. Qualsiasi decisione di procedere con l’annessione delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia non avrebbe valore legale e merita di essere condannata. Non può essere conciliato con il quadro giuridico internazionale. Si oppone a tutto ciò che la comunità internazionale intende rappresentare. Si fa beffe degli scopi e dei principi delle Nazioni Unite. È un’escalation pericolosa. Non ha posto nel mondo moderno. Non deve essere accettato”.
Non c’è spazio, secondo il Segretario Generale, per diverse interpretazioni della Carta, rispetto a come è stata riconosciuta da tutti i 193 paesi membri: “La posizione delle Nazioni Unite è inequivocabile:-sostiene Guterres- siamo pienamente impegnati per la sovranità, l’unità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti, in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite. Voglio sottolineare che i cosiddetti “referenda” nelle regioni occupate sono stati condotti durante un conflitto armato attivo, in aree sotto l’occupazione russa e al di fuori del quadro giuridico e costituzionale dell’Ucraina. Non possono essere definiti un’espressione genuina della volontà popolare. Qualsiasi decisione della Russia di andare avanti metterà ulteriormente a repentaglio le prospettive di pace. Prolungherà gli impatti drammatici sull’economia globale, in particolare sui paesi in via di sviluppo, e ostacolerà la nostra capacità di fornire aiuti salvavita in tutta l’Ucraina e oltre”.
Quindi Guterres si appella affinché ” si faccia un passo indietro dal baratro….. Ora più che mai, dobbiamo lavorare insieme per porre fine a questa guerra devastante e insensata e sostenere la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale”.