“Un crimine è stato commesso contro l’Ucraina e chiediamo una punizione. Un crimine contro i confini, la vita delle persone, i principi dell’Onu”.
Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, intervenendo in un messaggio video all’Assemblea generale dell’Onu.
“L’Ucraina vuole la pace, il mondo vuole la pace, solo uno vuole la guerra ed è contento di questo conflitto. L’Ucraina ha dimostrato forza sul campo di battaglia, nessuno ci può rimproverare di debolezza o di incapacità di lottare per la nostra indipendenza, il risultato sarà la garanzia di una pace stabile”.
“Non siamo stati noi a provocare questa guerra – continua – ci sono stati 88 colloqui per evitare la guerra, ma la Russia invece di fermare l’aggressione, l’ha trasformata in un’invasione su vasta scala”.
Zelensky ha poi rilanciato l’idea di un tribunale speciale per punire la Russia dei suoi crimini. Un “meccanismo di compensazione internazionale: la Russia deve pagare per la sua aggressione”.
“Noi chiediamo la punizione – ha detto – per il crimine commesso contro la vita della nostra gente, contro le donne e i bambini”. “La chiediamo perché continuano a rubarci la terra, per la catastrofe che la Russia ha provocato con una guerra non provocata, non solo verso l’Ucraina ma verso il mondo intero”.
Le sanzioni nei confronti di Mosca dovranno rimanere in vigore fino a che i confini dell’Ucraina non saranno ristabiliti e l’aggressione non avrà avuto fine. “Servono soprattutto sanzioni personali nei confronti della leadership che è responsabile di questa guerra, perché capiscano il valore della pace”.
Nel suo intervento ha infine chiesto alle Nazioni Unite di privare Mosca del suo diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza, che le spetta di diritto in quanto membro permanente.
“Chi parla di neutralità parla di indifferenza. Fanno finta di proteggere qualcuno e invece proteggono solo i propri interessi”.