Il coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha espresso le sue preoccupazioni per i pochi passi avanti effettuati nel conflitto israelopalestinese. In particolare, il diplomatico norvegese ha criticato le parti in causa per non aver rispettato gli obblighi della risoluzione 2334 del 2016, che definiva invalidi gli insediamenti di Israele sul territorio Palestinese occupato, una violazione del diritto internazionale.
L’intervento di Wennesland è avvenuto durante un incontro del Consiglio di Sicurezza, nel corso del quale diversi membri hanno denunciato sfratti e demolizioni di edifici palestinesi da parte delle autorità israeliane.
L’incontro è accaduto in concomitanza con la morte di quattro civili israeliani, uccisi da un arabo-israeliano di Be’er Sheva, città nel sud del paese. Essendo questo il settimo attacco contro israeliani di questo mese, Wennesland ha condiviso una dichiarazione chiedendo con urgenza che i leader lavorino insieme per evitare altre tragedie.
I strongly condemn the killing of 4 Israeli civilians that took place this evening by an Israeli Arab in Be’er Sheva. My heartfelt condolences to the families of the victims. There is no justification for violence or terrorism. It must be condemned by all.
My full statement 👇: pic.twitter.com/dPUClNUEaJ— Tor Wennesland (@TWennesland) March 22, 2022
“Non ci sono giustificazioni per violenza e terrorismo,” ha evidenziato il coordinatore speciale. “Non c’è niente di eroico nell’uccidere i civili e non ci sono scuse per lodare atti di questo tipo.”
Durante l’incontro alle Nazioni Unite, però, Wennesland ha spiegato come il continuo espandersi dei territori occupati da Israele, che ignora l’autodeterminazione dei cittadini palestinesi, sia la principale causa di molti degli episodi di violenza che hanno luogo sul territorio.
Il nuovo rapporto, che è stato presentato proprio ieri, descrive gli avvenimenti tra il 10 dicembre scorso ed il 18 marzo. Durante questo periodo sono diventati 670.000 gli israeliani che risiedono nei 130 insediamenti illegali nella West Bank e nella parte Est di Gerusalemme. Ventiquattro palestinesi sono morti per mano delle autorità, durante proteste e vere e proprie offensive, mentre i cittadini israeliani li hanno attaccati 144 volte. Nello stesso periodo, i palestinesi hanno assalito i loro vicini in 277 occasioni.
Il coordinatore speciale Wennesland ha citato l’inizio del ramadan, del pesach e della pasqua come il momento perfetto per pensare a “riflessione pacifica, preghiere e celebrazione”.
“I leader di tutte le parti hanno un ruolo essenziale nell’assicurare la pace,” ha dichiarato Wennesland, spingendo i governi a rispettare le leggi internazionali e gli accordi bilaterali esistenti.