Mentre all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite viene presentata dall’Ucraina la bozza di risoluzione sulla situazione umanitaria nel Paese dopo l’aggressione russa (il cui voto è stato rimandato a domani), al Consiglio di Sicurezza i russi hanno chiesto di votare il loro testo, ma di nuovo senza successo. Alla fine, il Consiglio si è espresso: 2 voti a favore, Russia e Cina, e 13 astenuti. Nessuno contrario. Per passare una risoluzione al Consiglio di Sicurezza ha bisogno di almeno 9 voti a favore e nessun veto dai cinque permanenti.
Non che ci sia da stupirsi: come avevano già pronosticato molti diplomatici, la proposta di Mosca è stata infatti bocciata dalla maggior parte dei membri del Consiglio che in questo caso hanno optato per l’astensione.
Il testo era troppo sbilanciato per poter passare e non conteneva alcun riferimento alle responsabilità della Russia nella creazione della crisi.
Di certo, anche le parole di Serghei Lavrov non hanno aiutato a distendere l’atmosfera. Ospite all’Istituto statale per le relazioni internazionali di Mosca, il Ministro degli Esteri russo ha detto di credere che sia necessario “lavorare sull’idea di trasferire la sede delle Nazioni Unite dagli Stati Uniti ad un Paese neutrale”.