Con 11 voti a favore e quattro astenuti, è passata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la risoluzione proposta dagli Emirati Arabi Uniti che estende l’embargo sulle armi a tutti i ribelli Houthi ed etichetta per la prima volta il gruppo filo-iraniano stabilito in Yemen, come “gruppo terroristico”. La risoluzione condanna anche la serie di attacchi sferrati nelle ultime settimane contro i paesi del Golfo, in particolare in Arabia Saudita ed Emirati.
La Russia, di solito su posizioni solidali con l’Iran, che sostengono gli Houthi, questa volta ha votato a favore della risoluzione presentata dagli Emirati. Una mossa che ora appare come un vero e proprio do ut des, ovvero uno scambio di favori: il voto di Mosca in cambio dell’astensione di Abu Dhabi nelle votazioni sull’invasione russa in Ucraina che in questi giorni si stanno tenendo al Palazzo di Vetro.
Lo scorso venerdì, infatti, a sorpresa, gli Emirati si sono astenuti, insieme a Cina e India, dal voto sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza presentata da Stati Uniti ed Albania che avrebbe deplorato l’attacco della Russia in Ucraina.
“Lo scopo di questa risoluzione è limitare la capacità degli Houthi e limitare l’escalation della guerra in Yemen – ha affermato S.E. Lana Nusseibeh, Ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti all’ONU. – Chiede inoltre di porre fine agli attacchi sulle acque di navigazione internazionali e di porre fine alle sofferenze dei civili nello Yemen e nella regione”.