Mentre gli afgani disperati cercavano di sfuggire alla furia dei talebani, aggrappandosi agli aerei in decollo dall’aeroporto di Kabul, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, lunedì, il Segretario generale António Guterres faceva appello all’unità internazionale affinché l’Afghanistan non diventi nuovamente rifugio e piattaforma per il terrorismo. Salvare le vite umane del paese è ora la sua priorità. Ma preoccupano soprattutto donne e bambine ancora vittime di abusi “agghiaccianti” secondo i rapporti Onu condotti in 16 province. “Non possiamo e non dobbiamo abbandonare il popolo afghano”.

Durante la riunione, l’ambasciatore Onu dell’Afghanistan, Ghulam M. Isaczai, ha parlato del terrore che attanaglia Kabul. “I talebani hanno iniziato a perquisire casa per casa, registrando nomi e cercando persone da inserire nella loro lista di obiettivi… Ci sono già segnalazioni di uccisioni mirate e saccheggi”.
Nella Dichiarazione, i Quindici del Consiglio hanno chiesto l’”immediata cessazione di tutte le ostilità” e l’istituzione di un nuovo governo “inclusivo” per le donne, sottolineando anche la “necessità urgente” di assicurare alla giustizia i responsabili delle gravi violazioni del diritto internazionale.
Ma da gestire c’è anche la minaccia terroristica. La nascita dell’Emirato islamico dell’Afghanistan pone serie preoccupazioni sulla sicurezza internazionale tanto che analisti ed esperti si chiedono cosa accadrà adesso che lo jihadismo prende la forma di uno Stato sovrano. I talebani prendono le distanze dai gruppi terroristici e in particolare da Al Qaeda, ma nessuno gli crede davvero.
Ventiquattro esperti indipendenti nominati dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, invocano il capitolo VII della Carta ONU. Hanno esortato i 15 del Consiglio di Sicurezza a intraprendere azioni appropriate per salvaguardare la pace e la sicurezza internazionale, chiedendo sanzioni contro le organizzazioni terroristiche.
Le organizzazioni umanitarie hanno fatto sapere che resteranno in Afghanistan per fornire aiuti e servizi a milioni di persone bisognose, ma nel caos di queste ore, alla riunione virtuale dei ministri degli Esteri dell’Ue si discuterà anche dell’attesa ondata di profughi in fuga verso Ovest.