Mentre continuano le indagini sulla morte dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista che guidava il convoglio del World Food Programme, importanti sono le dichiarazioni della moglie del diplomatico, Zakia Seddiki. “L’unica risposta che mi sono data e che posso dare è che qualcuno che conosceva i suoi spostamenti abbia parlato, lo abbia venduto e tradito” ha dichiarato in un’intervista a Il Messaggero. “E’ stato tradito da qualcuno vicino a noi, alla nostra famiglia. Quella mattina la sua era un’operazione che non implicava direttamente il suo lavoro di ambasciatore”. E poi “Ci siamo scritti via WhatsApp. Lui lo faceva sempre, mi ha mandato due foto nel giro di pochissimi minuti e venti minuti dopo mi ha ripetuto la stessa frase che mi diceva quando non eravamo insieme: Ti amo amore mio e mi mancate. Era tranquillo, sorridente. Non avevo nessuna percezione del pericolo e come me, lui”.
Il giovane ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo ha perso la vita lunedì in quello che sembra essere stato un tentativo di sequestro a sud di Goma.
Mercoledì le salme sono rientrate in Italia e giovedì, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, si sono svolti i funerali. Tanta è stata la commozione per l’ultimo saluto, soprattutto all’arrivo delle bare avvolte nel tricolore.
Insieme ai familiari delle vittime, hanno preso parte i rappresentanti delle massime istituzioni italiane, tra cui il Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Anche le missioni diplomatiche italiane all’estero hanno ricordato i nostri connazionali con un minuto di silenzio; a Washington, con l’Ambasciatore d’Italia, Armando Varricchio, e a New York, con il Console Generale d’Italia, Francesco Genuardi.