Il World Food Programme (WFP), l’agenzia delle Nazioni Unite con sede a Roma, che lotta contro la fame nel mondo, ha vinto il premio Nobel per la Pace 2020. E’ stata definita “una forza efficace nella lotta alla fame”, in particolare in questo delicato momento di sfide. Nonostante la pandemia di Covid-19, “il World Food Programme ha dimostrato un’abilità impressionante di intensificare gli sforzi” ha evidenziato il comitato. Il premio consiste in 1,1 milioni di dollari e una medaglia d’oro.

“Finché non avremo un vaccino medico, il cibo sarà il miglior vaccino contro il caos”, ha affermato il Comitato norvegese per il Nobel.
I meriti che hanno condotto il Programma alimentare mondiale (Pam) al Nobel sono stati “i suoi sforzi nel combattere la fame, il suo contributo nel migliorare le condizioni per la pace nelle aree colpite da conflitti e per la sua azione nel guidare gli sforzi per prevenire l’uso della fame come un’arma di guerra e conflitto. La pandemia ha contribuito ad una forte impennata del numero di vittime della fame nel mondo”, ha afferma il Comitato. In effetti il WFP è stato impegnato in Yemen, Siria, Sud Suda, Nigeria, nella Repubblica democratica della Korea e a Burkina Faso.
“In un mondo di abbondanza, è inconcepibile che centinaia di milioni vadano a letto ogni notte affamati. Altri milioni sono ora sull’orlo della carestia a causa della pandemia di Covid-19. Le donne e gli uomini del WFP affrontano il pericolo e la distanza per fornire sostentamento salvavita a coloro che sono devastati dai conflitti, ai bambini e alle famiglie” ha sottolineato il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres.
“Grazie di cuore al Nobel Committee per aver onorato il World Food Programme con il Nobel per la Pace 2020. Questo è un potente promemoria per il mondo che la pace e fame zero vanno di pari passo”, ha scritto il Wfp su twitter.
Il Comitato ha anche evidenziato come il WFP “gioca un ruolo chiave nella cooperazione multilaterale per rendere la sicurezza alimentare uno strumento di pace e ha dato un forte contributo per la mobilitazione degli Stati membri dell’Onu per combattere contro l’uso della fame come arma di guerra e conflitto”.

“Il WFP opera al di sopra del regno della politica, con esigenze umanitarie che guidano le sue operazioni” ha detto il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, sottolineando come l’organizzazione “sopravvive grazie ai contributi volontari degli Stati membri delle Nazioni Unite e del pubblico”. In un momento come questo “la solidarietà è necessaria”. Infine l’appello del Comitato alla “comunità internazionale di non sottrarre finanziamenti” alle agenzie che si occupano della lotta alla fame, altrimenti “il mondo rischia di affrontare una crisi alimentare di proporzioni inimmaginabili… Assicurare che le persone non muoiano di fame è un nostro obbligo”, ha detto il capo del Comitato Berit Reiss-Andersen durante la conferenza stampa da Oslo.

Mi congratulo vivamente con David Beasley, Direttore Esecutivo del PAM, e l’intero staff del Programma Alimentare Mondiale, per aver promosso i valori delle Nazioni Unite ogni giorno e per aver servito la causa di “noi popoli” mentre l’Organizzazione celebra il suo 75 ° anniversario” ha detto il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres.
La cerimonia di consegna è prevista per il 10 dicembre, ma a causa della pandemia è verrà trasmessa virtualmente, in diretta televisiva, mentre i vincitori riceveranno i riconoscimenti direttamente nei loro Paesi