La pandemia di Covid-19 ha rivelato sistemi sanitari completamente inadeguati, enormi lacune nella protezione sociale e importanti disuguaglianze all’interno e tra i paesi.

Lanciando il suo ultimo brief politico, “Covid-19 e copertura sanitaria universale“, il Segretario Generale dell’ONU António Guterres ha invitato i leader del mondo a dare maggiore importanza ai sistemi sanitari pubblici. Bisogna imparare “le dure lezioni” della pandemia, ha detto mercoledì 7 ottobre nel suo videomessaggio. È necessaria una copertura sanitaria universale, “iniziando immediatamente”, ha dichiarato. I governi dovranno aumentare gli investimenti nella salute, rendendo i programmi di sanità pubblica inclusivi ed equi, senza barriere finanziarie.
Una lezione della pandemia è che “il sottoinvestimento nella salute può avere un impatto devastante sulle società e sulle economie”.
“L’assistenza sanitaria non dovrebbe dipendere dalla situazione finanziaria” ha sottolineato Antonio Guterres, Segretario Generale ONU, eppure, sebbene la salute sia un diritto umano fondamentale e la copertura sanitaria universale un obiettivo chiave per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, almeno la metà della popolazione mondiale non ha una copertura completa dei servizi sanitari essenziali e oltre 800 milioni di persone spendono circa il 10% del budget familiare in servizi sanitari.
Sono passati solo 9 mesi dall’inizio della pandemia di Covid-19 e 1 milione di persone hanno già perso la vita. Più di 30 milioni sono infetti e i contagi aumentano ogni giorno di più. Diversi sono i Paesi che registrano nuove ondate. La crisi sanitaria è già costata all’economia globale 375 miliardi di dollari al mese.

Le raccomandazioni politiche del brief
- controllare urgentemente l’ulteriore trasmissione di Covid-19 attraverso misure di salute pubblica e una risposta globale coordinata;
- tutelare la fornitura di altri servizi sanitari essenziali durante la pandemia, come cancro, malattie cardiache e altre;
- assicurarsi che tutti nel mondo, e dovunque, abbiano accesso ai futuri vaccini, test e terapie per il coronavirus;
- raggiungere una copertura sanitaria universale, con maggiori investimenti in beni comuni per la salute, come sorveglianza, procedure di appalto, catene di fornitura e comunicazione dei rischi;
- rafforzare la preparazione e la risposta a pandemie future.