Oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è tenuta una riunione straordinaria a causa del tentato colpo di stato in Mali. Il presidente Ibrahim Boubacar Keita e il primo ministro, Boubou Cissé sono nelle mani di un gruppo di soldati in rivolta.

“Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato fermamente queste azioni e chiede il ripristino immediato dell’ordine costituzionale e dello stato di diritto in Mali”, ha affermato in una dichiarazione il suo portavoce. “A tal fine, chiede il rilascio immediato e incondizionato del presidente Ibrahim Boubacar Keïta e dei membri del suo gabinetto”.
Durante le ultime settimane si sono svolte rabbiose proteste nella regione per chiedere le dimissioni del presidente, a causa di una presunta corruzione, cattiva gestione dell’economia e avanzamento dell’azione repressiva contro i jihadisti nelle regioni settentrionali e centrali.
I disordini sono iniziati oggi all’alba, in una caserma in periferia della capitale Bamako, dove nel campo militare di Soundiata-Keita a Kati, alcuni uomini armati hanno fatto irruzione sparando. La situazione è ancora descritta come estremamente confusa.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres ha espresso il suo pieno sostegno all’Unione africana (UA) e alla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) che stanno lavorando per trovare una soluzione pacifica alla crisi in Mali, anche attraverso i buoni uffici del suo Rappresentante speciale, Mohammed Ibn Chambas.
La Comunità degli Stati dell’Africa occidentale, sta seguendo “con grande preoccupazione” la situazione, e l’organizzazione chiede “ai militari di rientrare nelle loro caserme” e ricorda “la sua ferma opposizione a qualsiasi cambiamento politico anticostituzionale”. Il presidente francese Emmanuel Macron, mettendosi in contatto con tutti i capi di Stato della regione, ha espresso “il suo pieno sostegno agli sforzi di mediazione in corso da parte degli Stati dell’Africa occidentale”. Anche l’Unione europea, si è espressa condannando il golpe e rifiuta “ogni cambiamento anti-costituzionale” che “non può essere in nessun caso una risposta alla profonda crisi socio-politica che sta spaccando il Paese”, ha twittato l’Alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell.
Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ribadito la richiesta di una risoluzione pacifica delle divergenze e ha esortato tutte le parti interessate, in particolare le forze di difesa e di sicurezza, a esercitare la massima moderazione a difendere i diritti umani.
AGGIORNAMENTO – Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito questo pomeriggio 19 agosto per discutere della situazione in Mali.
I membri del Consiglio di Sicurezza hanno condannato le azioni dei soldati ribelli e hanno esortato gli ammutinati a rilasciare immediatamente tutti i funzionari detenuti e ripristinare lo stato di diritto, invitando tutte le parti interessate a dare priorità al dialogo per risolvere la crisi nel paese.
Di seguito la dichiarazione alla stampa del Consiglio di Sicurezza:
The Members of the Security Council expressed their deep concern regarding the recent developments in Mali. They strongly condemned the mutiny which happened in Kati, Mali, on 18 August 2020, and which led to the arrest of the President of the Republic, the Prime minister and several members of the Government by some mutineers.
They urged those mutineers to release safely and immediately all the officials detained and to return to their barracks without delay.
They also underlined the urgent need to restore rule of law and to move towards the return to constitutional order.
They reiterated their strong support to the Economic Community of West African States’ (ECOWAS) initiatives and mediation efforts in Mali and expressed their support to the two ECOWAS communiqués of 18 August 2020 as well as to the one from the African Union Chairperson. They called on all Malian stakeholders to show restraint and give priority to dialogue to resolve the crisis in their country.
They reiterated their support to the United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali (MINUSMA) in its efforts to stabilize the situation in Mali.
They expressed their determination to continue monitoring closely the situation.