Settembre è arrivato anche al Palazzo di Vetro. Si è infatti tenuta, giovedì 1, l’usuale riunione di presentazione del calendario mensile del Consiglio di Sicurezza che questo mese sarà presieduto dall’ambasciatore neozelandese Gerard J. Van Bohemen. Egli si trova alle prese con un periodo particolarmente intenso alle Nazioni Unite dove, dopo la breve pausa estiva (in cui il Consiglio ha comunque continuato a svolgere le riunioni), iniziano ora i preparativi per la 71° sessione dell’Assemblea Generale che dal 13 al 26 settembre riunirà i rappresentanti di tutti i 193 stati membri dell’Organizzazione. I leader politici, in particolare, inizieranno a tenere i rispettivi discorsi a partire dal 20 settembre e stando all’ultimo programma provvisorio rilasciato dall’ONU l’Italia dovrebbe tenere il suo intervento nel tardo pomeriggio di mercoledì 21 settembre (ma potrebbero esserci variazioni). L’atmosfera sarà quindi estremamente vivace e i corridoi della Sede Generale ONU di New York saranno gremiti di ministri, diplomatici, giornalisti e rappresentanti della società civile accorsi per assistere ai dibattiti e alle conferenze. Quest’anno in particolare, uno degli eventi principali fino ad ora annunciati è il Summit sui Rifugiati e i Migranti di lunedì 19. È la prima volta che l’Assemblea Generale ha deciso di organizzare una riunione sul tema richiedendo la partecipazione dei capi di Stato e di governo dei singoli paesi, e rappresenta quindi un’opportunità storica per costruire un progetto che permetta di avere una migliore risposta al problema a livello internazionale. Il Summit avrà luogo alla sede delle Nazioni Unite dalle 8:30 di mattina fino alle 20:00, e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del presidente dell’Assemblea Generale Mogens Lykketoft, dell’Alto Commissario per i Rifugiati Filippo Grandi e del Segretario Generale ONU Ban Ki-moon.
Il giorno successivo, poi, si terrà il Leader’s Summit on Refugees, organizzato dal presidente americano Barack Obama (che sarà quindi presente all’evento) e a cui parteciperanno i rappresentanti di Canada, Etiopia, Germania, Giordania, Messico e Svezia. Il Leader’s Summit chiederà ai paesi partecipanti di sottoscrivere impegni concreti in modo da trovare finalmente una soluzione mirata in particolare al problema dei rifugiati, mentre il Summit sui Rifugiati e i Migranti toccherà entrambe le problematiche.
In contemporanea all’evento presieduto da Obama inizierà anche un’altra riunione di spicco nel contesto dell’Assemblea Generale: il Dibattito Generale Annuale, che quest’anno sarà dedicato al tema degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) e si protrarrà per nove giorni lavorativi, fino al 30 settembre.
Per quanto riguarda il Consiglio di Sicurezza, tema dominante per il mese di settembre sarà la questione siriana. Il Segretario Generale dovrà infatti consegnare il proprio report al Consiglio relativo ai progressi fatti nella zona, e il 21 settembre si terrà un meeting con la partecipazione di vari Primi Ministri (i nomi non sono ancora stati ufficializzati) e l’inviato speciale ONU per la Siria Staffan De Mistura. Sono inoltre previsti altri 2 straw polls, il 9 e il 26, che porteranno avanti le discussioni per la scelta del successore di Ban Ki-moon, ormai sempre più imminente. Durante la conferenza stampa introduttiva i giornalisti presenti in sala hanno (nuovamente) fatto notare al nuovo presidente Van Bohemen che, nonostante il CdS si ostini a voler mantenere segreti i risultati dei sondaggi informali, essi circolano in rete meno di un’ora dopo la fine delle riunioni. Van Bohemen ha però risposto affermando che il Consiglio ha discusso la problematica ma “continuerà ad adottare le stesse procedure”.
Qui è il video dela conferenza stampa del 1 settembre.
Settembre si preannuncia un mese molto intenso, noi de La Voce saremo qui per raccontarvelo.