Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
June 28, 2013
in
Onu
June 28, 2013
0

La grande corsa all’Africa

Manlio GrazianobyManlio Graziano
Mandela e Obama

Mandela e Obama

Time: 4 mins read

Una stella si spegne. Un’altra fatica ad accendersi. Il destino ha (quasi) messo faccia a faccia due icone del nostro tempo: Nelson Rolihlahla Mandela e Barack Hussein Obama. Una coincidenza che invita ad alcune riflessioni – sulle icone, sulla politica estera americana, e, naturalmente, sull’Africa.

Se, come disse Brecht, è «sventurata la terra che ha bisogno di eroi», abbiamo la riprova che viviamo ancora su una terra sventurata. Certo, si dirà, ci sono sventure peggiori: ma è proprio l’impotenza di fronte a quelle sventure che ci rende così sensibili al fascino di un eroe, reale o, più spesso, immaginario.

Sventurata anche la terra che prega e sta col fiato sospeso per Mandela, e non, invece, per Obama. Mandela ha fatto del Sudafrica la prima potenza del continente, e per questo appartiene ormai alla storia: come le stelle che si spengono, la sua luce continuerà a giungerci per molto tempo ancora. Obama, invece, nessuno, ancora, ha capito cosa voglia fare.

Avremo molte occasioni di ritornare sulle scelte mancate del presidente più indecisionista della storia recente americana. L’attualità vuole che ci occupiamo ora dell’Africa. E del ruolo degli Stati Uniti in Africa.

Con questo suo secondo viaggio, Obama ha toccato in tutto cinque paesi dell’Africa sub-sahariana. Tutti i confronti sono contro di lui: Lula era andato in venticinque paesi e raddoppiato il numero delle ambasciate brasiliane sul continente; Hu Jintao vi si è recato ancora più spesso (diciassette paesi solo tra luglio 2006 e febbraio 2007), e Xi Jinping ne ha già visitati tre dall’inizio del suo mandato (metà marzo). Anche George W. Bush aveva mostrato più interesse, visitando dieci paesi in otto anni.

La strategia dell’attenzione americana per l’Africa fu inaugurata da Bill Clinton con un lungo viaggio tra il 23 marzo e il 2 aprile 1998. Né Bush sr. né Reagan avevano messo piede sul continente nero, a un’epoca in cui le relazioni internazionali erano regolate dal principio del quieta non movere, caro soprattutto alla prima, e allora indiscussa, potenza mondiale.

Uno degli effetti principali della fine di Yalta è stato di liberare forze e tendenze che il binomio russo-americano avevano tenuto prigioniere per decenni: questo valse in primo luogo per l’Europa, l’America latina, il Medio Oriente, ma anche per l’Africa. Il “nuovo disordine internazionale”, che dura a tutt’oggi, è essenzialmente caratterizzato da un principio molto semplice: ogni paese è libero di cercarsi da sé i propri amici, i propri clienti e i propri fornitori. Un principio contraddetto dalle resistenze di chi vorrebbe conservare le proprie rendite di posizione. In fondo, la lotta politica internazionale odierna consiste in una serie di gradazioni comprese tra questi due poli. Gli Stati Uniti, nel 1998, si proposero come amici, clienti e fornitori.

Questo aprì un nuovo scramble for Africa che è ancora in corso. Nel frattempo, la Cina è diventata il primo partner economico del continente; ma gli altri non stanno a guardare. Per il Brasile, «l’Atlantico del Sud è un po’ il nostro lago», come disse il ministro degli Esteri di Lula; e il ministro dell’Industria di Roussef: «Ci sarà una lotta per lo spazio economico in Africa, e il Brasile vi si deve attestare»: partendo dalle teste di ponte lusofone (Angola, Mozambico, Capo Verde), ma non solo. Anche l’India ha le sue teste di ponte: da Mauritius, al Madagascar, e allo stesso Sudafrica, dove vivono, da secoli, milioni di indiani. Senza dimenticare l’atteggiamento tra paternalistico e padronale dell’Africa bianca verso l’Africa nera: l’Egitto verso il Sudan, la Libia verso il Ciad, il Marocco verso la Mauritania e il Sahara occidentale, e – agli onori della cronaca recente – l’Algeria verso il Mali.

Chi è fermo al vecchio stereotipo dell’imperialismo occidentale non ha nessuna chance di capire cosa succeda oggi in Africa. Certo, l’imperialismo occidentale è sempre lì: la Francia in particolare mostra di non aver alcuna intenzione di farsi portar via l’ultimo scampolo di capitale geopolitico che le sia rimasto. Ma il numero dei protagonisti di questo nuovo scramble è in continuo aumento. Agli attori esterni si devono aggiungere quelli interni; e, fra questi, proprio il Sudafrica.

La “nazione arcobaleno” si è ritagliata una sfera d’influenza imperialista che va dal “vicino estero” – Namibia, Botswana, Zimbabwe, Zambia, Mozambico, Malawi – alle regioni più remote, fino a inviare soldati nella lontanissima Repubblica centrafricana. Una Nigeria rappacificata potrebbe avere un’influenza regionale che oggi ancora le sfugge, malgrado il suo primato demografico ed energetico sul continente. E l’Etiopia – uno dei più dinamici clienti della Cina, la capitale dell’Unione africana, e soprattutto il solo Stato dell’Africa ad avere un’identità nazionale – ha un grande avvenire davanti a sé.

Secondo la Banca mondiale, «l’Africa potrebbe essere alla vigilia del suo decollo economico, come la Cina trent’anni fa e l’India vent’anni fa». Tutti si stanno attestando. Mancano all’appello la prima potenza mondiale, e il solo capo di Stato non africano di origini africane.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Manlio Graziano

Manlio Graziano

Insegno geopolitica e geopolitica delle religioni alla Sorbona e all’American Graduate School in Paris. Ho scritto In Rome we Trust. Cattolici e vita politica americana (Il Mulino, 2016), Guerra santa e santa alleanza. Religioni e disordine internazionale nel XXI secolo (Il Mulino, 2015; ed. inglese Columbia University Press, 2016); The Failure of Italian Nationhood (Palgrave-MacMillan 2010, anche in francese e italiano); Identité catholique et identité italienne (L’Harmattan, Parigi, 2007); Il secolo cattolico. La strategia geopolitica della Chiesa (Laterza, Roma, 2010) e Essential Geopolitics: A Handbook (eBook Amazon, 2011). Collaboro con Limes, rivista italiana di geopolitica.

DELLO STESSO AUTORE

Manifestazioni no stop a New York: ucraini e russi uniti contro la guerra di Putin

La guerra della Russia in Ucraina e il disastro annunciato non solo per Putin

byManlio Graziano
Manifestazioni no stop a New York: ucraini e russi uniti contro la guerra di Putin

The Russian War in Ukraine is a Disaster Not Only for Putin

byManlio Graziano

A PROPOSITO DI...

Tags: Africa
Previous Post

Gli obiettivi del Millennio, gli errori del Nord e gli sforzi dell’Africa

Next Post

Anche la musica non fa più sognare

DELLO STESSO AUTORE

Perché Trump, sull’immigrazione, ha ragione (con buona pace degli hipster)

Great Again? The United States Between Reckless Ambitions and Relative Decline

byManlio Graziano
Trump cavallo di Troia di Putin? No, patologico narciso specchio della crisi USA

Trump cavallo di Troia di Putin? No, patologico narciso specchio della crisi USA

byManlio Graziano

Latest News

Il Pontefice e il fratello trumpiano: due mondi in collisione nella stessa famiglia

Il Pontefice e il fratello trumpiano: due mondi in collisione nella stessa famiglia

byZoe Andreoli

Trump vuole calmierare i prezzi dei farmaci e accoglie i sudafricani bianchi

byMaria Galeotti

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
L'entrata dei laboratori del Gran Sasso

Dal disastro alla conoscenza: i Laboratori Nazionali del Gran Sasso

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?