Il percorso per una pace duratura nell’Irlanda del Nord «è urgente come non mai» ha dichiarato Barack Obama, durante il suo discorso ufficiale alla Waterfront Hall a Belfast (Irlanda del Nord) e prima dell’inizio del summit del G8.
Il presidente USA, accompagnato dalla moglie Michelle e dalle figlie Sasha e Malia, ha definito l’Irlanda del Nord come un posto «di notevole bellezza e con uno straordinario trascorso storico».
Obama però ha anche affermato che ci sono ancora «ferite da rimarginare e molte miglia da fare» ha poi continuato, dicendo che l’Irlanda del Nord era «parte di un’isola con cui decine di milioni di americani condividono una relazione eterna».
«Se c’è una cosa su cui democratici e repubblicani in USA si trovano genuinamente d’accordo è il supporto per una prosperosa e pacifica Irlanda del Nord» ha detto Obama.
«Ma come sapete bene, nonostante tutti progressi fatti, c’è ancora molto da fare. Ci sono ancora persone che non hanno raccolto i benefici della pace; non sono convinti che valga la pena di sforzarsi».
Il presidente Obama ha poi aggiunto «se continuerete il vostro coraggioso percorso verso una pace permanente e tutti i benefici sociali ed economici che ne deriveranno, non sarà un bene solo per voi, sarà un bene per l’intera isola, per la Gran Bretagna, per l’Europa; e sarà un bene per il mondo».
«So tutte queste cose perché in America, abbiamo dovuto lavorare duro per decenni, lentamente, gradualmente, a volte soffrendo in crisi, ed iniziando a proteggere la nostra unione». Nel suo discorso a Belfast, il presidente USA ha fatto poi riferimento alla guerra civile, alla segregazione e al bando dei matrimoni interraziali che come lui stesso ha affermato per i suoi stessi genitori era illegale in alcuni stati, «ma col passare del tempo, le leggi sono cambiate, i cuori e le menti anche, alle volte guidati da coraggiosi legislatori, ma nella maggior parte dei casi da cittadini impegnati» ha concluso Obama.
Il presidente ha poi tenuto a precisare che l’America sarà sempre dalla parte dell’Irlanda del Nord e che «continuerà a lavorare fianco a fianco con i leader politici a Stormont, Dublino e Westminster per supportare i vostri progressi politici».
Il presidente ha poi aggiunto «a coloro i quali scelgono un percorso di pace, prometto, che gli Stati Uniti d’America vi supporteranno in ogni momento. Saremo sempre dietro di voi. E come ho detto quando sono venuto in visita due anni fa, sono convinto che per questa piccola isola, che ispira grandi cose – giorni migliori devono ancora arrivare». La moglie del presidente invece, ha fatto riferimento ai giovani che vivono lì dicendo che “saranno le persone più importanti che incontreremo durante la nostra visita”.
La first lady USA arrivata oggi a Dublino per una serie di impegni, ha voluto esprimere il suo supporto alla gioventù dell’Irlanda del Nord «staremo qui con voi tutto il giorno, non sono mai stata più ottimista».
Intanto mentre l’Air Force One ha atterrato a Belfast intorno alle 8.50 di questa mattina, ed altri leaders politici si aggingono ad arrivare, anche il primo ministro britannico David Cameron è giunto a destinazione per l’inizio del summit del G8.
Le proteste come era prevedibile, non si sono fatte attendere. A Belfast questa mattina si è tenuta una manifestazione contro le politiche globali e legata al G8.
Intanto alcune scuole di Belfast sono rimaste chiuse questo lunedì, mentre a Enniskillen, -piccola cittadina che ospiterà i meeting dei leaders politici questo lunedì e martedì- l’autorità locale ha incoraggiato gli istituti scolastici a mantenere normalmente le loro attività.