Il 5 giugno 2013, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon si è appellato ai filantropi di tutto il mondo affinchè si uniscano all’ONU nell’accelerare la lotta contro cinque delle malattie più mortali e contagiose che continuano purtroppo a mietere ogni anno milioni di vittime senza guardare in faccia a sesso ed età.
Ma a quali malattie si riferisce il Segretario Generale? Come possiamo tranquillamente trovare su vari siti web, oggigiorno le cinque principali cause di contagio e morte sono rappresentate dalle seguenti malattie: malaria, poliomielite, tetano, morbillo e HIV/AIDS.
“Oggi abbiamo la conoscenza per poter azzerare le morti causate da queste cinque minacce…Possiamo farcela in solo cinque anni”, ha dichiarato Ban Ki-moon al Second Annual Forbes 400 Summit che si è tenuto presso il quartier generale dell’ONU a New York.
Ci sono stati incredibili progressi in merito a queste malattie, soprattutto la poliomielite, la malarie e il famigerato HIV, pertanto Ban Ki-moon ha voluto sottolineare che un incremento dell’impegno per combatterle da parte del settore privato e dei filantropi è necessario per procedere su questo prosperoso sentiero che stiamo seguendo.
“Sostenere queste sfide rappresenta un investimento nel futuro del genere umano”, ha annunciato il Segretario Generale, facendo notare come ogni dollaro speso nel contrastare la malaria in Africa, generi 40$ nel PIL, rafforzando le singole economie nazionali.
Se visitiamo il sito della Millennium Compaign (http://www.endpoverty2015.org/) sugli otto obiettivi di sviluppo del millennio, in inglese MDGs, Millennium Development Goals – ma anche su tantissimi altri come quello delle Nazioni Unite dedicato agli indicatori per i MDG http://unstats.un.org/unsd/mdg/Default.aspx oppure quello della Banca Mondiale http://www.worldbank.org/mdgs/, ma ne esistono tantissimi soprattutto quelli collegati al Sistema ONU – è possibile dare uno sguardo ai progressi compiuti fino ad oggi per tutti gli otto obiettivi e soprattutto per quello che interessa questo articolo: il n.6 ovvero combattere HIV/AIDS, malaria e altre malattie.
Si sono compiuti passi da gigante per quanto riguarda la malaria, infatti le morti causate da questo flagello si sono ridotte del 40% nel corso degli ultimi sette anni. Progressi significativi si sono registrati anche nella lotta alla poliomielite (grazie anche alla Fondazione Bill & Melinda Gates), con l’India che finalmente è stata dichiarata polio-free da un anno. Oggi la malattia è endemica solamente in tre paesi: Afghanistan, Nigeria e Pakistan. Ciò nonostante i tre governi stanno cooperando con le Nazioni Unite per debellare per sempre questa malattia. Le nuove infezioni di HIV sono state ridotte di un quarto negli ultimi due anni e presto sarà possibile raggiungere una generazione AIDS-free.
Nonostante questi risultati positivi, due di queste malattie – tetano e morbillo – hanno ottenuto davvero poca attenzione sul piano internazionale ma possono ottenere gli stessi grandi risultati delle altre tre sopra descritte. “Il tetano viene spesso contratto da mamme e neonati durante parti avvenuti in condizioni purtroppo antigeniche. Il tasso di mortalità può raggiungere il 100%. Eppure, un vaccino e altre semplici misure possono eliminare questa piaga”, ha affermato Ban Ki-moon. Le morti causate dal morbillo sono state ridotte oltre il 70% dall’anno 2000, ma questa malattia resta ancora uno dei principali killer dei bambini.
Infine il Segretario Generale ha attirato l’attenzione sull’eliminazione del colera da Haiti, dove questa malattia ha già fatto segnare oltre 7.750 vittime, infettando più di 620.000 persone dal suo attacco nel 2010. Ban Ki-moon ha rinnovato l’impegno dell’ONU nell’eliminare il colera ad Haiti annunciando anche che per aiutare il governo locale occorrono anche ingenti fondi per rafforzare il sistema sanitario del paese e rendere disponibili per la popolazione due cose essenziali come l’acqua potabile e i servizi igienici. Haiti ha bisogno di un partner pronto a garantire 1milione di dollari l’anno per i prossimi 3/5 anni al fine di fornire vaccini gratuiti ai poveri e alle persone vulnerabili che li necessitano più di tutti.
Si tratta di una battaglia davvero importante per salvare tantissime vite umane perciò, speriamo fortemente che questo appello si insinui nel cuore della società civile e dei filantropi affichè come ha concluso il Segretario dell’ONU aiutino le Nazioni Unite a portare a termine questo duro lavoro. Cinque malattie. Cinque anni. Ce la possiamo fare.