Il fascino della divisa sembra non essere più tale negli Stati Uniti. Secondo fonti del Pentagono, l’attuale campagna di reclutamento delle forze armate a stelle e strisce avrebbe evidenziato una cronica penuria di nuove leve. Non solo: quest’anno i selezionatori del Dipartimento di Difesa hanno dovuto fare i conti con un numero mai così basso di giovani idonei al reclutamento, per ragioni quali uso di droghe, obesità o precedenti penali.
La questione è stata più volte affrontata dal Segretario alla Difesa Lloyd Austin e dalla Vice-segretaria alla Difesa Kathleen Hicks. Secondo la testimonianza rilasciata il mese scorso al Congresso dal generale James McConville, capo di Stato maggiore dello U.S. Army, solo il 23% degli americani di età compresa tra i 17 e i 24 anni è idoneo a prestare servizio senza esonero, rispetto al 29% degli anni precedenti.
Inoltre, a giudicare da un’indagine interna del Pentagono, solo il 9% dei giovani americani che hanno i requisiti per entrare nell’esercito sarebbe effettivamente interessato a farlo – la percentuale più bassa degli ultimi 15 anni.
Spesso la presenza di un genitore che ha servito nell’esercito è un fattore determinante per spingere i figli ad emularmi. Non aiuta, perciò, che solo il 13% dei ragazzi americani si ritrovi in questa casistica – un calo verticale rispetto a quasi il 40% registrato nel 1995.
Le motivazioni sono differenti: circa il 57% degli intervistati teme che dal servizio militare possano conseguire problemi emotivi o psicologici, mentre un numero leggermente più basso ha paura di rimanere invalido fisicamente. Tra le altre cause del declino, secondo gli esperti, ci sarebbe la scelta dei genitori delle classi media e medio-bassa di far iscrivere i propri figli all’università appena usciti dalla scuola superiore, sottraendo manovalanza utile all’esercito. Solitamente, infatti, è proprio nella seconda metà dell’anno, dopo la fine della scuola, che le forze armate reclutano il maggior numero di nuove leve.
A spingere il trend anche una più generale mancanza di fiducia nelle istituzioni, esercito compreso: secondo l’ultimo Reagan National Defense Survey (2021) della Ronald Reagan Presidential Foundation and Institute, solo il 45% degli americani nutre “molta fiducia” nelle forze armate nel 2021, laddove nel 2018 la percentuale era del 71%.