Consisterebbe in nuovi bombardieri e sottomarini nucleari statunitensi la personalissima “lista della spesa” che il nuovo presidente sudcoreano Yoon Seok-yeol avrebbe chiesto alla Casa Bianca per tenere testa alle minacce militari nordcoreane.
Un’équipe di consiglieri esperti di politica estera e sicurezza nazionale, facenti capo al leader-eletto di Seul, hanno discusso i nuovi progetti di militarizzazione della penisola coreana mercoledì con il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan. “Il dispiegamento di assets strategici è un elemento chiave per rafforzare la deterrenza estesa, e la questione è venuta fuori naturalmente durante le discussioni”, ha riferito ai giornalisti Park Jin, capodelegazione sudcoreano ai colloqui, come riportato da Reuters.
Più cauta l’amministrazione statunitense, che attraverso un funzionario presente all’incontro ha specificato che la questione di un rinforzamento nucleare dell’alleato sudcoreano è una prospettiva di cui “si è solo discusso in generale”.
Il nuovo esecutivo conservatore di Yoon ha fatto proprio della ferma risposta alla minaccia atomica del vicino nordcoreano uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale per le presidenziali dello scorso 9 marzo, vinte con un margine risicato contro l’opposizione liberal-democratica. Tra i principali impegni della nuova amministrazione – che entrerà ufficialmente in carica il 10 maggio – c’è appunto il dispiegamento di bombardieri, portaerei e sottomarini nucleari statunitensi.
Il riarmo militare perseguito da Yoon è una scelta in parziale contrasto con la strategia caldeggiata dall’ex presidente liberale Moon Jae-in, fautore della politica del dialogo con il vicino settentrionale ma criticato dal nuovo presidente-eletto come troppo arrendevole sulla minaccia nucleare di Kim Jong-un.
Il “nuovo corso” che Yoon, ex procuratore generale, intende perseguire non può quindi prescindere da un rinsaldamento dei rapporti con Washington: la delegazione presidenziale ha invitato il presidente Joe Biden a visitare Seul in occasione del suo prossimo viaggio in Asia per il vertice Quad (che comprende Usa, Giappone, Australia e India), sottolineando la “solida volontà e visione” di promuovere i legami economici e di sicurezza tra i due Paesi. Tra le misure auspicate c’è anche una ripresa delle esercitazioni militari congiunte USA-Corea del Sud.
Un cambio di passo che non è però sfuggito alla leadership di Pyongyang, che proprio nelle ultime settimane ha ripreso i test missilistici e minacciato di colpire Seul con l’atomica “in caso di attacco preventivo”.