Altre armi e aiuti economici all’Ucraina, altre sanzioni alla Russia, porta aperta negli Stati Uniti a 100 mila rifugiati ucraini ed espulsione della Russia dal G20. Il presidente Joe Biden da Bruxelles dove sta partecipando ai lavori della NATO, del G7 e della riunione straordinaria del Parlamento Europeo, parla con i giornalisti per fare il punto della situazione tra un vertice e l’altro in un momento in cui l’Europa affronta la sua più grande crisi da generazioni. Domani, venerdì, il capo della Casa Bianca andrà in Polonia per incontrare il presidente Andrej Duda. Colloqui importanti sia per gli aiuti umanitari che Varsavia sta dando ai profughi che per rinsaldare i rapporti con un Paese che ha più di 500 kilometri di confine con l’Ucraina.

I leader occidentali continuano a cercare modi per aumentare la pressione sul presidente russo Vladimir Putin e nello stesso tempo evitare una escalation militare che rischierebbe di portare a una guerra più ampia nel continente. La straordinaria serie di vertici – NATO, dal G 7 e dall’Unione Europea – rispecchia il timore dell’Occidente per un conflitto che dopo un mese di scontri non dà segni di una soluzione immediata, con il presidente ucraino che è intervenuto all’assemblea della NATO ribadendo l’accusa di utilizzo delle armi al fosforo da parte dell’esercito russo.
Biden riprende lo scettro della leadership occidentale. Parla con Macron, Draghi, Trudeau e Kishida. Rilassato, sorridente, gentile nelle risposte. Il suo è un messaggio impuntato sull’unità della NATO, dell’Europa, della condanna generalizzata per Putin per aver invaso l’Ucraina. “E’ la cosa più importante per noi. Rimanere uniti. E per il mondo continuare a condannare Putin per tutte le vite distrutte. La NATO non è mai stata così unita. Putin era sicuro che questa unità non ci sarebbe stata. Scommetteva che ci saremmo divisi. E’ accaduto esattamente il contrario di quel che pensava”.
E poi “Se la Russia userà armi chimiche in Ucraina risponderemo” ha detto, aggiungendo “la natura della risposta dipenderà dalla natura del loro uso”.
“Ci siamo impegnati nella fornitura di 2 miliardi di dollari in armi, in assistenza aerea, munizioni”, sottolinea il capo della Casa Bianca, “e mentre sto parlando armi e aiuti umanitari sono in volo verso Kiev. Un miliardo di aiuti umanitari”.

E poi un messaggio alla leadership di Pechino. “La Cina capisce le conseguenze che deriverebbero da un suo eventuale aiuto alla Russia”, afferma ancora Biden, riferendosi alla lunga telefonata della settimana scorsa con il presidente cinese Xi Jinping, al quale “non ho fatto minacce. Ma Xi ha capito le conseguenze se aiuterà la Russia. Penso – ha sottolineato Biden – che la Cina comprenda che il suo futuro economico è legato molto più strettamente all’Occidente di quanto non lo sia alla Russia. E per questo io spero che non si faccia coinvolgere da Mosca”.
Continuano le domande dei giornalisti al Capo della Casa Bianca. “Stiamo implementando nuove sanzioni contro più di 400 individui ed enti russi, più di 300 membri sono della Duma, di oligarchi e dirigenti di aziende russe del settore sella difesa”. Tra i membri del parlamento russo colpiti dalle nuove sanzioni – ha fatto sapere il ministero del Tesoro – anche l’amministratore delegato di Sberbank e consigliere di Vladimir Putin, Herman Gref, il miliardario Gennady Timchenko e le sue società e 17 membri del consiglio di amministrazione di Sovcombank. “Il mantenimento delle sanzioni sta aumentando il malcontento in Russia. Il motivo per cui ho chiesto questo vertice della Nato, è di essere sicuro che un mese dopo sosteniamo ciò che stiamo facendo, non solo il mese prossimo, quello dopo, ma per il resto dell’intero anno. Questo è ciò che fermerà Putin”.

Bersagliato dalle domande il settantanovenne capo della Casa Bianca ha reiterato il sostegno al presidente ucraino. “Abbiamo avuto il privilegio di ascoltare direttamente il presidente Zelensky e noi continueremo a sostenere lui ed il suo governo con importanti e crescenti quantità di aiuti militari per combattere l’aggressione russa e mantenere il diritto all’auto-difesa”.
Domande anche sulla possibile carenza di grano provocata dalla guerra in Ucraina. “Abbiamo discusso di come i grandi produttori di cereali, Canada e Stati Uniti, possano incrementare e distribuire più cibo nel mondo. L’emergenza cibo sarà reale, il prezzo delle sanzioni non lo paga solo la Russia ma anche i nostri alleati europei”, ha detto.
Il capo della Casa Bianca è arrivato a Bruxelles con gli americani che sono favorevoli agli aiuti degli Stati Uniti all’Ucraina per fermare Putin. Lo stabilisce un sondaggio dell’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research.
Ma anche se la preoccupazione tra gli americani è aumentata e il sostegno per un ruolo importante degli Stati Uniti nel conflitto si è rafforzato nell’ultimo mese, il punteggio di approvazione resta negativo per Biden.

C’è stato anche un siparietto elettorale. Bersagliato dalle domande dei giornalisti gli è stato chiesto come gli alleati della Nato possano fidarsi degli Stati Uniti dopo che il suo predecessore voleva smantellare o abbandonare l’Alleanza Atlantica e fa costanti allusioni ad un suo possibile ritorno alla Casa Bianca. Biden ha detto che se l’ex presidente si candidasse per la seconda volta alle presidenziali del 2024 per lui sarebbe una ottima occasione. “Alle prossime elezioni sarei molto fortunato se avessi lo stesso uomo in corsa contro di me”, ha detto. Biden ha sconfitto Trump di oltre 4 punti percentuali nel voto popolare e con 74 voti del Collegio Elettorale nelle elezioni del 2020. Biden ha aggiunto che non aveva intenzion di candidarsi alla presidenza dopo aver lasciato l’incarico di vicepresidente nel 2017, ma ha cambiato idea quando ha visto i neonazisti manifestare al raduno Unite the Right a Charlottesville, in Virginia “E al gentiluomo che hai menzionato – ha detto Biden – è stato chiesto cosa ne pensasse e lui ha risposto che ci sono ottime persone da entrambe le parti. E allora ho deciso che non sarei stato tranquillo”.
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