Un evento eccezionale ha celebrato l’8 marzo, giornata internazionale della donna, all’Ambasciata d’Italia a Washington.
In programma la presentazione del documentario One Of Us – East Coast di Chiara Tilesi, con l’intervento di speakers di assoluto rilievo. Prima tra tutte la Speaker della U.S. House of Representatives Nancy Pelosi. Poi l’Ambasciatrice Ucraina in Usa, Oksana Markarova.
Presenti all’evento anche Anthony Fauci, Chief Medical Advisor del Presidente americano Joe Biden, e Rosa Luisa DeLauro, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Connecticut.

Nel suo intervento introduttivo l’Ambasciatrice italiana Zappia ha parlato del coraggio delle donne ucraine, capaci di lottare per la libertà in tutti i campi, negli ospedali, negli uffici, nell’esercito. A queste donne, ha affermato la Zappia, dobbiamo dire “noi siamo con voi”. Queste donne sono l’esempio di mogli, di madri che continuano a svolgere una missione pubblica, non solo privata.
A raccontare questo coraggio, ha preso la parola l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova.
“Vorrei essere qui – ha detto la Markarova – per parlare dei successi delle donne ucraine. Per molti anni le donne ucraine hanno lasciato il nostro paese, e hanno cercato in Europa quella libertà che i Russi non permettevano. Vorrei dirvi che le cose sono cambiate. Ma vi devo dire invece che oggi donne, e bambini e uomini sono uccisi, nel cuore dell’Europa. E’ un atto criminale. Come ambasciatrice e come donna sono orgogliosa di rappresentare il mio paese. Nessuno di noi si arrenderà. E’ solo questione di vedere quanti di noi dovranno morire. Ma vinceremo perché lottiamo dal lato giusto della storia: dal lato della democrazia e della libertà. Vinceremo. E in futuro parleremo assieme di come si potrà ricostruire l’Ucraina. Il male sarà alle nostre spalle. E chi lo sta facendo pagherà in prigione i suoi misfatti”.

Un lungo applauso accompagna la conclusione commossa dell’intervento dell’Ambasciatrice Ucraina. E a quel punto, dopo averla abbracciata, prende la parola Nancy Pelosi. Gli USA, dice, non compreranno più il petrolio russo. E quanto alle donne – aggiunge – sta a loro conquistare il potere, senza aspettarlo dagli altri. Non c’è un compito come quello di madre che prepari ad affrontare la vita e ad essere leader. E le donne devono conquistare il potere non solo per se stesse ma per i loro figli. Essere madri ed essere donne che hanno una funzione nel mondo non devono sembrare due poli che si oppongono, perché in realtà si intrecciano. “Abbiamo bisogno delle donne”, ha aggiunto Nancy Pelosi, “soprattutto in politica. Bisogna che le donne imparino a lottare. Come stanno facendo le donne dell’Ucraina”. E per gli ascoltatori è stato difficile non ricordare gli anni burrascosi del rapporto con un super-macho, come il Presidente Trump.
Il documentario di Chiara Tilesi ha dato una prospettiva più complessa e poetica al discorso sulla femminilità attraverso interviste a Cecilia Alemani, direttrice artistica della Biennale di Venezia; Natalia Bergamaschi, strategic partner lead di Google; Cristina Cassetti, Branch Chief, Virology Branch Division of Microbiology and Infectious Diseases al National Institutes of Health (NIH); Isabella Rossellini, attrice, autrice, filantropa; Mariangela Zappia, Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti.
Cinque donne straordinarie sono riscoperte proprio nel loro essere ordinarie. Anche quando si tratta di dive cinematografiche, come Isabella Rossellini, vengono inquadrate senza filtri, coi segni di una (bellissima) età che avanza. Oppure sono raccontate nei loro momenti di smarrimento, di incertezza, insomma nel loro percorso reale e non sempre trionfale, bilanciato per tutte tra sfera pubblica e sfera privata.
Si tratta di donne che sono riuscite in campi da cui per secoli erano escluse. Come l’Ambasciatrice Zappia, sono spesso le prime donne a ricoprire quel certo ruolo.
Donne che sono le prime, ma certo non intendono essere le ultime.
Il documentario è disponibile sul sito dell’Ambasciata a partire dall’8 marzo: