Pochi americani sono tornati a lavorare nel mese di agosto. Oggi i dati sull’occupazione hanno evidenziato che l’economia americana ha creato solo 235 mila posti di lavoro, molto al di sotto delle stime. Gli economisti avevano previsto 720,000 nuovi posti di lavoro, in calo rispetto ai +943.000 di luglio. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,4% al 5,2%, in linea con le attese. Con la fine di agosto però sono decaduti gli incentivi addizionali per la disoccupazione, 300 dollari la settimana, e l’opinione generale degli economisti è che da questo mese un maggior numero di persone disoccupate cercherà lavoro.
“Nonostante i progressi non siamo dove dovremmo essere nella ripresa economica”, afferma Joe Biden sottolineando che è necessario spingere sulle vaccinazioni per far riprendere l’economia. “La variante Delta è il motivo perché i dati di oggi sul mercato del lavoro non sono migliori”, aggiunge il presidente annunciando che la prossima settimana presenterà nuove misure per combattere la variante del coronavirus.
Per Biden è un momento negativo: la ritirata dall’Afghanistan, la pandemia che con la variante Delta torna a mettere la ripresa in discussione, gli uragani e la popolarità del presidente è in picchiata.

Secondo un sondaggio condotto dal Washington Post dal mese di giugno ad oggi il capo della Casa Bianca ha perso 14 punti: il 44% degli intervistati dà un voto positivo all’operato del presidente, mentre il 51% lo boccia. Biden riscuote consenso in particolare tra l’elettorato indipendente e i democratici. Il 36% degli indipendenti approva il suo lavoro, rispetto al 55% che non lo gradisce. Allo stesso tempo, l’85% dei democratici approva l’amministrazione Biden, rispetto al 13% che mostra delusione per il modo in cui il presidente affronta le crisi.
Il sondaggio conferma inoltre che il 77% degli americani era favorevole al ritiro dei militari dall’Afghanistan, ma non nel modo in cui è stato fatto.
Con la popolarità in calo Biden cerca di riconquistare consensi proponendo il taglio delle tasse. “I ricchi – afferma il presidente – non pagano abbastanza tasse: noi vogliamo una crescita economica che parta dal basso verso l’alto, non il contrario e quindi solo a beneficio dei più abbienti”.
Biden ha, inoltre, spinto per l’approvazione da parte del Congresso del piano per le infrastrutture. “Con le mie misure – ha affermato – combatteremo il cambiamento climatico creando milioni di posti di lavoro”.

Ma da buon consumato politico Biden ha annunciato anche il rilascio dei documenti segreti dell’attacco terroristico dell’11 settembre. Una decisione a otto giorni dal ventesimo anniversario degli attentati alle Torri Gemelle. Nei giorni scorsi alcuni familiari delle vittime avevano dichiarato alla ABC News che non si sarebbero presentati alla cerimonia di commemorazione se la Casa Bianca non avesse ordinato al Dipartimento della Giustizia di togliere il segreto di Stato sui documenti delle indagini. Durante la campagna elettorale dello scorso anno questa del rilascio dei documenti secretati era uno dei temi più volte affrontati. “Se rinnegasse il suo impegno e si schierasse con il governo saudita, saremmo costretti a opporci pubblicamente a qualsiasi partecipazione della sua amministrazione a qualsiasi cerimonia commemorativa dell’11 settembre” hanno scritto nella lettera firmata da 1.700 famiglie delle vittime. Oltre alla richiesta a Biden, le famiglie delle vittime vogliono che gli Stati Uniti prendano posizione contro l’Arabia Saudita: venivano da quel Paese quindici dei 19 dirottatori appartenenti ad Al Qaeda. E Biden prima di partire per la Louisiana ha firmato l’ordine esecutivo per la desecretazione. La documentazione sarà rilasciata tra 6 mesi.
Il Capo della Casa Bianca è andato in Louisiana per vedere di persona i danni causati dall’uragano Ida. Si è impegnato ad aiutare milioni di persone rimaste senza casa, senza energia elettrica, senza cibo o acqua. Intere comunità rurali nelle paludi del Bayou del Mississippi sono ancora oggi isolate per l’impossibilità dei soccorritori di raggiungerle. “Il mio messaggio a tutte le persone colpite è: siamo tutti insieme. La nazione è qui per aiutare”, ha detto Biden in un discorso da La Place, un Paese duramente provato dall’uragano. Il presidente ha detto che il suo piano per le infrastrutture sarà proprio impiegato per ricostruire le zone colpite da disastri naturali. “Non c’è un mio amico senatore repubblicano che non condivida la necessità degli ammodernamenti delle infrastrutture del nostro Paese. Dobbiamo ricostruire e meglio. Tutti si rendono conto di questa necessità ed è arrivato il momento di affrontare seriamente questa realtà dei cambiamenti climatici. Gli incendi in California, gli uragani qui… la crisi climatica è davanti ai nostri occhi”.
Il capo della Casa Bianca sta spingendo ora perché il piano per rammodernare le infrastrutture dal costo di 3 mila e 500 miliardi approvato al Senato un paio di settimane fa deve essere ora approvato anche dalla Camera dei Rappresentanti entro la fine del mese.