President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
January 23, 2021
in
Primo Piano
January 23, 2021
0

“Cari fratelli ebrei: scusate”. Dopo 83 anni i Savoia si pentono per le leggi razziali

Con una lunga lettera Emanuele Filiberto parla a cuore aperto alla Comunità Ebrea Italiana, riconoscendo le colpe della sua famiglia e chiedendo perdono

Nicola CorradibyNicola Corradi
“Cari fratelli ebrei: scusate”. Dopo 83 anni i Savoia si pentono per le leggi razziali

Emanuele Filiberto di Savoia (youtube)

Time: 3 mins read

Ci hanno messo 83 anni, ma alla fine i Savoia si sono resi conto di aver sbagliato.

Lo hanno fatto sapere attraverso Emanuele Filiberto, nipote del Re Vittorio Emanuele III, che nel 1938 firmò le leggi razziali del governo fascista contro gli ebrei. Lo fece a malincuore, o almeno così racconta Galeazzo Ciano, Ministro degli esteri durante il regime. “Trovo il Duce indignato col Re – scrive Ciano nel suo diario – Per tre volte, durante il colloquio di stamane, il Re ha detto al Duce che prova un’infinita pietà per gli ebrei. Il Duce ha detto che in Italia vi sono 20000 persone con la schiena debole che si commuovono sulla sorte degli ebrei. il Re ha detto che è tra quelli”. 

Vittorio Emanuele III nel 1930 (wikipedia)

Il fatto storico, a ben vedere, assolve in parte il sovrano dalla colpa. Le leggi razziali vennero votate alla Camera e al Senato ad ampia maggioranza e ricevettero il consenso anche di parlamentari come De Gasperi, che diventò poi, a capo del CNL, un grande oppositore dell’ideologia fascista. Con Mussolini al governo, e per volontà dello Statuto Albertino, il Re non poteva far altro che firmare ciò che il Parlamento decideva di approvare. A causa di quei provvedimenti, quasi 8.000 ebrei italiani furono deportati dal Paese e uccisi nei campi di sterminio nazisti. La maggior parte di loro ad Auschwitz.

Comunque, obbligato o meno, il Re quel documento lo appoggiò e divenne, a posteriori, una macchia che ne infangò l’intera reputazione. Ora, avvicinandoci alla Giornata della Memoria (27 gennaio), Emanuele Filiberto decide di esporsi in prima persona e lo fa inviando un messaggio alla Comunità Ebraica Italiana.

“Vi scrivo a cuore aperto una lettera certamente non facile, che può stupirvi e che forse non vi aspettavate”. Nelle parole dell’erede dei Savoia traspare una sincera volontà di redenzione. Aggrappandosi al ricordo delle vittime, chiede “ufficialmente e solennemente perdono a nome di tutta la mia Famiglia. Ho deciso di fare questo passo, per me doveroso, perché la memoria di quanto accaduto resti viva, perché il ricordo sia sempre presente”.

Dice di sentire sulle spalle tutto il peso di quell’inchiostro versato dal Re per siglare le leggi razziale e di non riconoscersi, né lui né il resto della famiglia, “in ciò che fece Re Vittorio Emanuele III: una firma sofferta, dalla quale ci dissociamo fermamente, un documento inaccettabile, un’ombra indelebile, una ferita ancora aperta per l’Italia intera. Condanno le leggi razziali nel ricordo del mio glorioso avo Re Carlo Alberto, che il 29 marzo 1848 fu tra i primi Sovrani d’Europa a dare agli italiani ebrei la piena uguaglianza di diritti”.

In effetti, a ben guardare, la promulgazione delle leggi del 1938 non si addice per nulla al comportamento tenuto negli anni precedenti dalla casa reale nei confronti della comunità ebrea presente in Italia. Come ricordato da Emanuele Filiberto, oltre all’azione di Carlo Alberto, lo stesso Vittorio Emanuele III, nel 1902, si disse favorevole alla nascita dello stato ebraico, creando due anni più tardi la Sinagoga di Roma.

La prima pagina del Corriere della Sera dell’11 novembre 1938 (wikipedia)

“Anche la mia Casa – continua – ha sofferto in prima persona, sebbene per motivi politici, ed è stata ferita profondamente negli affetti più cari: come potremmo dimenticare la tragica fine di mia zia Mafalda di Savoia, morta il 28 agosto 1944 nel campo di concentramento di Buchenwald dopo un’atroce agonia? Come potrei dimenticare che anche mia zia Maria di Savoia fu deportata con il marito e con due dei loro figli in un campo di concentramento vicino a Berlino? Ed entrambe erano figlie dello stesso Vittorio Emanuele III”. I provvedimenti colpirono infatti nel profondo persino la dinastia reale, che essendo un mero simbolo del governo rappresentato da Mussolini e condizionato dalla potenza della Germania di Hitler, dovette subire la repressione a cui lei stessa diede il via.

“Scrivo a voi questa mia lettera – conclude Emanuele Filiberto – per riannodare quei fili malauguratamente spezzati, perché sia un primo passo verso quel dialogo che oggi desidero riprendere e seguire personalmente. Con tutta la mia sincera fratellanza”.

Share on FacebookShare on Twitter
Nicola Corradi

Nicola Corradi

Parmigiano d’origine, ha conseguito la laurea in Scienze Politiche all’università LUISS Guido Carli di Roma. Si occupa di politica, attualità e food.

DELLO STESSO AUTORE

Yury Gelman, the Coach Who Made Fencing Great in Manhattan

Yury Gelman, the Coach Who Made Fencing Great in Manhattan

byNicola Corradi
Cristiana Pegoraro a Park Avenue: concerto per aiutare gli scambi musicali Italia-USA

Cristiana Pegoraro a Park Avenue: concerto per aiutare gli scambi musicali Italia-USA

byNicola Corradi

A PROPOSITO DI...

Tags: 1938ebreiEmanuele FilibertoLeggi razzialiletteraMussoliniRegno d’ItaliaVittorio Emanuele III
Previous Post

The US at a Crossroad. Will it Cross its Rubicon, or Choose Democracy?

Next Post

Melania Trump’s Cry for Help to Choose What She Didn’t Have the Courage For

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Cirio e Lo Russo ospiti al GEI: Piemonte e Torino a New York per crescere ancora

Cirio e Lo Russo ospiti al GEI: Piemonte e Torino a New York per crescere ancora

byNicola Corradi
FIAC Honors Anne Pasternak, Director of the Brooklyn Museum

FIAC Honors Anne Pasternak, Director of the Brooklyn Museum

byNicola Corradi

Latest News

Peru, nuovi scontri a Lima tra polizia e manifestanti

Peru, nuovi scontri a Lima tra polizia e manifestanti

byAnsa
Iran, drone colpisce un centro militare a Isfahan

Iran, drone colpisce un centro militare a Isfahan

byAnsa

New York

Al Calandra italoamericani e italiani si confrontano per cercare l’unione

Al Calandra italoamericani e italiani si confrontano per cercare l’unione

byLa Voce di New York
Love’s faithful, A Polypthych in Seven Panels for Dante Alighieri

Love’s faithful, A Polypthych in Seven Panels for Dante Alighieri

byAlessandro Cassin

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
La mia Melania, che finalmente divorzia da Trump e diventa un simbolo per tutte noi

Melania Trump's Cry for Help to Choose What She Didn’t Have the Courage For

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the and the .

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?