Il Thanksgiving è alle porte, ma con i casi di coronavirus che esplodono a livello nazionale, il CDC, Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, ha raccomandato di non viaggiare o radunarsi per le vacanze, esortando gli americani a festeggiare solo nelle case in cui già si trovano. Gli USA hanno raggiunto quasi 11.8 milioni di casi di COVID-19, con una media giornaliera di 172.000 contagi, ed oltre 252.000 decessi.
Nella prima conferenza stampa dopo mesi di silenzio, i funzionari del CDC hanno detto di essersi allarmati nel vedere che negli Stati Uniti nell’ultima settimana è stato superato il milione di contagi. I funzionari hanno parlato dei rischi con toni molto severi, avvertendo che se amici e parenti si riuniscono durante le vacanze, potrebbero inavvertitamente portare con sé il coronavirus. E potrebbe essere una tragedia.

“A livello familiare, la posta in gioco è terribile, poiché potrebbe aumentare la possibilità che uno dei tuoi familiari si ammali e poi venga ricoverato in ospedale e muoia”, ha detto Henry Walke, un funzionario del CDC. Oltre a questo, ha detto Walke, le infezioni causate dagli spostamenti durante le vacanze potrebbero diffondersi attraverso la comunità, raggiungendo altre persone vulnerabili e aggravare ancora di più la situazione già tragica dell’epidemia.
Mentre in passato il CDC si era limitato a ricordare ai viaggiatori di indossare le mascherine, e mantenere il distanziamento sociale, secondo le nuove direttive pubblicate il 19 Novembre “posticipare il viaggio programmato e restare a casa è il modo migliore per proteggere se stessi e gli altri quest’anno”. In ogni caso ci sono domande che gli americani dovrebbero porsi prima di fare un viaggio.

1) Se qualcuno incluso nei piani del Ringraziamento è a rischio maggiore di ammalarsi gravemente a causa del covid-19; 2) se i casi sono alti o in aumento o se gli ospedali sono già al limite nei luoghi di destinazione. “Se la risposta a una di queste domande è ‘sì’”, dice la guida del CDC, “dovresti prendere in considerazione l’idea di fare altri piani, come festeggiare in modo virtuale, o posticipare il tuo viaggio.”
Gli USA stanno facendo veramente fatica a contenere la terza ondata della pandemia: il 18 Novembre sono stati registrati 1.923 nuovi decessi per coronavirus e 172.391 nuovi contagi, un aumento del 77% rispetto alla media di due settimane prima. Fra gli stati più colpiti il North Dakota, South Dakota, Wyoming, Nebraska, e Iowa, località prevalentemente repubblicane, dove meno attenzione è stata dedicata alla prevenzione con l’uso delle mascherine e rispetto delle distanze.
New York è stata l’ultima grande città a prendere drastiche misure di prevenzione con la chiusura di tutte le sue scuole pubbliche, poiché da oltre una settimana il tasso di positività è rimasto superiore al 3%. In un Tweet, il sindaco De Blasio ha riaffermato: “Vogliamo tutti poter riaprire le nostre scuole. Ma dobbiamo ripristinare l’equazione per mantenerle sicure. Stiamo lavorando a uno standard, incluso un aumento dei test, per far ritornare gli studenti e il personale in sicurezza”. Nonostante alcune “zone rosse” di New York, come per esempio alcuni quartieri del Queens e del Bronx, NYC ha un tasso di infezione relativamente basso rispetto ad altre grandi metropoli, anche se si attesta sui 1,300 nuovi contagi giornalieri.

La festa del Thanksgiving, che scatta fra una settimana, il 26 Novembre, è una delle celebrazioni più amate dagli americani e quasi irrinunciabile. Non è assicurato che le raccomandazioni da parte del CDC riescano a scoraggiare il desiderio di tantissimi di riunirsi con la famiglia e gli amici, anche col COVID in agguato. Data la facilità con cui il coronavirus si diffonde però, e la quantità di americani che di solito viaggiano durante le feste, potrebbe verificarsi una vera e propria esplosione di nuove infezioni.
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