Dopo la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 e la reintroduzione della mascherina obbligatoria all’aperto, il governo ha dato il via libera al nuovo dpcm con ulteriori misure di contenimento del contagio, che saranno valide per 30 giorni.

Stop alle feste e agli sport di contatto amatoriali come il calcetto o il basket, chiusura anticipata dei locali a mezzanotte, divieto di sosta davanti ai locali dopo le 21 e stop alle gite scolastiche e uscite didattiche. Le mascherine, come già deciso nei giorni scorsi, saranno obbligatorie sia all’aperto che al chiuso, a meno che non si sia davvero isolati, o si stia facendo jogging o attività sportiva. Le mascherine sono fortemente consigliate anche in casa, quando si è in presenza di non conviventi. Gli stadi possono aprire con una capienza massima del 15% dei posti a sedere, con un massimo comunque di 1000 persone all’aperto e 200 al chiuso.
È inoltre “fortemente raccomandato” evitare feste e ricevere più di 6 persone non conviventi nella propria abitazione. Per i pranzi e le cene legate a cerimonie come matrimoni e/o battesimi, il governo ha introdotto un limite di 30 invitati. A questo proposito, non si parla di divieti, ma di “forti raccomandazioni”: “Non riteniamo di dover introdurre una norma vincolante” ha spiegato il premier Giuseppe Conte. Il cambio rotta circa il “non controllo” è avvenuta in seguito alla polemica causata dalle parole del ministro Speranza, che in tv, ha affermato: “aumenteremo i controlli, ci saranno segnalazioni”. Molti sono stati i cittadini che si sono infuriati, sostenendo che alcuni partiti vogliono “ficcare il naso” nella case degli italiani.
Con una circolare del ministro della Salute, cambiano anche le regole della quarantena: gli asintomatici dovranno sottoporsi ad un isolamento fiduciario di 10 giorni, anziché 14, e dovranno risultare negativi ad 1 solo tampone, anziché 2. Si raccomanda inoltre l’uso dell’app Immuni. Ed è fortemente consigliato anche l’incentivo dello smart working per ridurre i pendolari sui mezzi pubblici.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il provvedimento dopo aver riscontrato l’impennata dei contagi degli ultimi giorni. Ieri, lunedì 12 ottobre, si sono registrati 4619 nuovi casi su 85.442 tamponi effettuati.
Oggi, 13 ottobre, salgono ancora i contagi. +5901 nuovi casi su 112.544 tamponi effettuati e 41 decessi. Le terapie intensive salgono a 514. La Lombardia è in testa +1080. A seguire Piemonte con +585 ed Emilia-Romagna con +341.

Giuseppe Conte ha escluso la possibilità di un nuovo lockdown, poiché le misure, sostiene, sono state studiate proprio per prevenire questa ipotesi.
Intanto in tutto il mondo i casi continuano ad aumentare. In Francia è allarme e il governo sta già lavorando a nuove misure, mentre in Gran Bretagna, Boris Johnson ha varato un nuovo sistema a tre livelli di allerta.