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Oggi riapre l’Italia: tra mille precauzioni e sperando nel buon senso degli italiani

Riparte l'Italia dopo due mesi di chiusura per il coronavirus. Ecco una guida alle nuove norme che dovrebbe riavvicinare i cittadini a "quasi" una vita normale

Generoso D'AgnesebyGeneroso D'Agnese
Time: 5 mins read

Oggi 18 maggio, dopo quasi due mesi di lockdown, l’Italia riaccende i motori della propria vita sociale e produttiva, adottando una serie di norme che permetteranno di tornare a una vita “quasi” normale. Iniziando dalla circolazione e dagli spostamenti personali.

A decorrere dal 18 maggio 2020 infatti cessano di avere effetto tutte le misure  limitative della circolazione all’interno del territorio regionale. Ci si potrà muovere liberamente senza dover compilare moduli e le misure restrittive potranno essere adottate o reiterate, solo con riferimento a specifiche aree del territorio medesimo interessate da particolare aggravamento della situazione epidemiologica. Sarà possibile spostarsi liberamente entro i confini regionali mentre per la circolazione da una regione all’altra occorrerà attendere il 2 giugno 2020, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Fino a quella data sarà però consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Fino al 2 giugno 2020, sono vietati gli spostamenti da e per l’estero, con mezzi di trasporto pubblici e privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Dal 3 giugno, salvo limitazioni specifiche, saranno consentiti gli spostamenti da e per gli  Stati membri dell’Unione Europea, per il Regno Unito; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Città del Vaticano.  Rimangono pertanto sospesi i voli tra l’Italia e gli Stati Uniti. Oggi per volare a New York il sito di Alitalia indica la rotta su Parigi, con prosecuzione con aerei di Air France, il tutto a prezzi molto elevati.

Il 18 maggio quindi rappresenta il giorno della grande ripartenza per le attività commerciali, bar e ristoranti, stabilimenti balneari, ma anche parrucchieri, centri estetici, musei e biblioteche.

Un po’ ovunque vige la regola del metro di distanza da chi ci sta accanto, la pulizia delle mani ovunque si entri e la mascherina tirata su, al chiuso o all’aperto, quando non è possibile mantenere il distanziamento di sicurezza. Un metro è la distanza tra i tavoli del ristorante o al bancone del bar. Se allo stesso tavolo non si riesce a mantenere il metro di sicurezza si deve installare la barriera in plexiglass, salvo non si sia conviventi. Vietate le consumazioni a buffet e per ordinare si dovrà favorire la consultazione on line. Il personale dovrà operare sempre con la mascherina, che dovranno tirare su anche i clienti quando si alzano da tavola, mentre il conto sarebbe preferibile pagarlo in modalità elettronica. Anche per i negozi vale la regola del metro sia quando si è in fila per entrare che all’interno. Mascherina obbligatoria per tutti e guanti quando si maneggiano vestiti o scarpe. Dall’estetista e dal parrucchiere si va solo su appuntamento, dopo una prima fase di rodaggio probabilmente anche il lunedì o la domenica. Dopo ogni trattamento gli strumenti come forbici e pettini dovranno essere sterilizzati. Ogni cliente indosserà una mantella o un grembiule, che sarà monouso come del resto gli asciugamani. Nei centri estetici  non si potranno utilizzare né sauna né bagno turco.

Da oggi è possibile anche tornare in chiesa per seguire la messa, mantenendo la distanza di un metro tra i fedeli e l’obbligo di indossare le mascherine. Chi ha la febbre non potrà entrare.   L’accesso alle chiese è contingentato, ma ci sarà la possibilità di aumentare il numero delle messe. Il governo regola anche lo svolgimento di altri culti professati in Italia. Per questo è stato siglato un protocollo con le Comunità ebraiche, islamiche, le Chiese protestanti, evangeliche, anglicane, ortodosse, induista e buddista. Le moschee riapriranno però il 25 maggio e ognuno dovrà portarsi il Ci si potrà muovere per andare a fare visite agli amici,  sempre mantenendo il distanziamento di un metro, con la mascherina tirata su ed evitando assembramenti: in pratica sarà proibito fare tavolate con tante persone. In auto si deve mantenere la regola del metro di distanziamento, quindi in una vettura a cinque posti si può andare in tre.  I mezzi pubblici vedranno aumentare i propri utenti, finora ridotti al 30%. Restano le prescrizioni di distanziamento e l’obbligo di mascherine a bordo, insieme alle altre regole di comportamento nelle stazioni e terminal.  A bordo degli autobus e tram sarà sempre obbligatorio occupare i posti indicati come disponibili ma nei mezzi che lo consentono sarà possibile occupare le sedute che sono disposte in fila, una dietro l’altra, senza alternanza tra posti vuoti e posti occupati. Altra novità è la possibilità per le persone che vivono nella stessa casa di evitare di mantenere la distanza minima di sicurezza di un metro. Negli stabilimenti balneari si andrà solo prenotando, poi in spiaggia lettini o sdraio distanziati almeno di un metro e mezzo da quelli del vicino mentre ad ogni postazione con ombrellone e lettini dovranno essere riservati 10 metri quadri. Operatori e clienti devono sempre con la mascherina che potrà essere tolta appena raggiunto l’ombrellone. Nelle spiagge libere bisogna mantenere la distanza di un metro e non si potranno fare giochi di squadra. ​​​​​

Nell’Italia che riparte c’è spazio anche per i musei che riaprono con regole ferree, iniziando dall’evitare i famosi assembramenti. Via libera anche alle biblioteche che devono attrezzarsi in base ai protocolli di sicurezza.

Si torna anche in palestra e in piscina però si dovrà prenotare e mentre ci si allena sarà necessario tenersi a distanza di sicurezza di almeno due metri, che scendono a uno quando non si sta svolgendo attività fisica. I gestori dovranno tenere un elenco delle presenze per 14 giorni, in modo da risalire a tutti i frequentatori  nel caso di infezione. Bisognerà cambiarsi le scarpe appena arrivati. La doccia nello spogliatoio si potrà fare, ma solo se è possibile essere distanziati di un metro o se si è separati da apposite barriere. E gli indumenti negli armadietti dovranno rimanere dentro la propria borsa. Regole più o meno identiche in piscina, dove per evitare addensamenti in vasca ad ognuno dovranno essere riservati almeno sette metri quadri di superficie acquatica.

Anche cinema e teatro apriranno di nuovo le porte, chiedendo il rispetto di molte regole in più, prenotando e senza mangiare durante gli spettacoli. Le discoteche per ora rimarranno ancora chiuse perché sarebbe impossibile rispettare le distanze. Per gli spettacoli all’aperto,  non potranno partecipare più di 1000 persone. La soglia scende a 200 persone per gli spettacoli al chiuso, per singola sala. A teatro, nelle sale da concerto e al cinema, i posti saranno preassegnati e distanziati di almeno un metro fra uno spettatore e l’altro. Al cinema e al teatro bisognerà indossare la mascherina e non si potranno fare consumazioni, quindi niente bibite né i pop-corn.

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