“Ha violato la costituzione, la nostra democrazia è in pericolo, il presidente non ci lascia altra scelta che agire”. Con queste gravi parole, la speaker del Congresso Nancy Pelosi, ha detto in un solenne discorso al popolo americano, pronunciato in diretta tv giovedì, che il presidente Donald Trump deve essere messo in stato di accusa. Dopo aver spiegato lo spirito con cui i padri fondatori degli Stati Uniti scrissero la Costituzione, la leader dei democratici ha detto che i fatti sono “incontestabili, il presidente ha abusato del suo potere per beneficio personale a spese della sicurezza nazionale”. Trump, ha cercato, “di corrompere le elezioni a suo vantaggio”, e quindi la Camera dovrà votare l’impeachment. “In America nessuno è al di sopra alla legge, il presidente non è al di sopra della legge… Oggi chiedo ai nostri presidenti delle commissioni di procedere con gli articoli di impeachment”, ha detto la speaker democratica e ora questo annuncio rende probabile che l’impeachment, con il voto della Camera, possa avvenire prima di Natale, con l’inizio del conseguente “processo del presidente” al Senato già a gennaio. Mentre i democratici hanno una solida maggioranza alla Camera, al Senato la maggioranza è dei repubblicani, Trump dovrebbe quindi alla fine del “processo” essere assolto se il GOP resterà unito nel difenderlo anche se prove schiaccianti del suo “tradimento della Costituzione” dovessero essere presentate ai senatori durante il procedimento. Prima però alla Camera i democratici voteranno gli articoli dell’impeachment messi a punto dalla commissione giustizia entro due settimane, proprio prima della chiusura del Congresso per le vacanze di Natale.
Pelosi, ad una conferenza stampa tenuta dopo il suo discorso sull’impeachment, è stata protagonista di un alterco con un giornalista che, mentre stava uscendo dalla sala, le ha chiesto se “odiasse Trump”. Pelosi ha risposto: “Io non odio nessuno” e tornando al microfono ha poi continuato: “Penso che il presidente sia un vigliacco quando si tratta di andare in soccorso dei nostri ragazzi spaventati dalla violenza delle armi. Penso che sia crudele quando si rifiuta di aiutare i dreamer – i figli d’immigrati illegali arrivati da piccoli negli Stati Uniti – Penso che sia lui a negare l’esistenza di un problema climatico… Qui stiamo parlando di elezioni, di Costituzione degli Stati Uniti e del fatto che il presidente ha violato il giuramento del suo ufficio. E come cattolica, mi amareggia che lei possa usare la parola ‘odio’ in una frase rivolta a me. Io non odio nessuno. Io semmai prego per il Presidente degli Stati Uniti…. Quindi, stia attento a come si rivolge a me usando parole come quella”.
Pelosi è apparsa turbata e il presidente Trump, in un twitter, l’ha subito accusata di avere avuto una crisi di nervi e di mentire quando dice che lei “prega per lui”.
In un seguente intervento televisivo con la CNN, la speaker Pelosi ha continuato il suo duello a distanza con Trump. Quando le è stato chiesto di commentare le accuse del presidente nei suoi confronti dopo quel suo sfogo con il giornalista, la speaker ha detto: “Il presidente Trump è un maestro nel proiettare le sue paure. Dice a qualcuno che ha una crisi di nervi, perché è lui che sta avendo una crisi di nervi; quando sospetta che qualcuno non prega, perché è lui che probabilmente non prega”.