Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
November 13, 2018
in
Primo Piano
November 13, 2018
0

Conferenza sulla Libia a Palermo, quelle sedie vuote e la toccata e fuga di Haftar

L'inviato ONU Salame e il premier Conte hanno parlato di successo, ma ci sono stati illustri assenti (tra cui Macron), presenze-assenze e defezioni

Giulia PozzibyGiulia Pozzi
Conferenza sulla Libia a Palermo, quelle sedie vuote e la toccata e fuga di Haftar

La stretta di mano, sancita dal premeir Giuseppe Conte, tra Fayez Al Serraj e Ghassan Salame (Foto Palazzo Chigi).

Time: 5 mins read

Ghassan Salame, inviato ONU in Libia, ha parlato di “successo”, mentre il premier italiano Giuseppe Conte ha sottolineato il “messaggio di speranza” che lascia la Conferenza sulla Libia appena chiusasi a Palermo. Un bilancio positivo da parte dei promotori che, tuttavia, sembra “glissare” sulle assenze illustri, le mezze presenze e le diserzioni in corsa che ne hanno in certo qual modo ridimensionato la portata.

Primo grande, enorme assente, il presidente americano Donald Trump. La sua mancata comparsa nel capoluogo siciliano non stupirebbe neanche un po’ se, nell’amichevolissima conferenza stampa al termine della bilaterale con Conte a Washington mesi fa, non si fosse prospettata una “cabina di regia” congiunta italo-americana sulla crisi, che fece parlare di un possibile intervento dell’alleato statunitense alla Conferenza.  Altro big che non si è fatto vedere è l’eterno rivale dell’Italia in Libia, Emmanuel Macron, che lo scorso maggio aveva ospitato a Parigi un’altra conferenza (Italia non invitata) dalla quale era uscita una roadmap (non realizzabile) per le elezioni. Altra assenza illustre, quella, annunciata da giorni, della cancelliera Angela Merkel: Francia e Germania sono state però rappresentate dai rispettivi ministri degli Esteri. Quarta sedia vuota, quella di Vladimir Putin, altro player internazionale di rilievo nella crisi anche perché, tra le ambizioni maggiori di Mosca, vi è quella di costruire una base navale nella Cirenaica per insidiare l’area strategica della Nato. Al suo posto, il premier russo Dmitri Medvedev.

L’assenza di questi leader – e quelli di Francia e Russia – è eloquente, nella misura in cui pensare di risolvere la crisi libica senza Macron e Putin è del tutto fantasioso. Ma neppure il sudatissimo arrivo del generale Khalifa Haftar, grande rivale del premier libico riconosciuto dalla comunità internazionale Fayez Al Serraj, ha segnato una presenza convinta e totale. Haftar, infatti, si è fatto vivo per incontrare i ministri europei, ma non ha voluto partecipare alla plenaria (alla quale era tuttavia presente la sua delegazione) ed ha lasciato Palermo in anticipo. Una mossa evidentemente studiata e voluta, dal momento che l’uomo forte della Cirenaica l’ha annunciata ai giornalisti: “Non parteciperei alla Conferenza nemmeno se dovesse durare cento anni”, ha detto in una intervista. Il Generale ha anche confermato che avrebbe incontrato “il primo ministro italiano e gli altri ministri europei”, ma non gli esponenti delle altre delegazioni, con cui, ha tenuto a ribadire, “non ho nulla a che fare”. 

Certo, la sua comparsa e la conseguente stretta di mano (sancita da Conte) con Serraj non è un risultato da sminuire, anche perché è stato ottenuto dietro grande lavorio diplomatico. Per settimane, infatti, è andato in scena dietro le quinte il pressing delle cancellerie italiana, ma anche russa e americana verso il Maresciallo che disdegnava la Conferenza, e per di più, poco dopo l’apparente disgelo, il suo entourage ne faceva trapelare i dubbi in merito al formato dell’appuntamento. Un formato, a detta di Haftar, troppo sbilanciato verso la componente legata ai Fratelli Musulmani (sia libica che non). Decisiva per la partecipazione (seppur azzoppata) del rivale di Serraj sarebbe stata la missione in Libia di una vecchia conoscenza dei lettori della Voce, l’ex ambasciatore italiano all’ONU Sebastiano Cardi, oggi direttore degli Affari politici della Farnesina.

Altra presenza-assenza – o meglio forfait in corsa – quella della Turchia, con il vicepresidente turco Fuat Oktay che, nell’abbandonare i lavori, ha spiegato così le cause del suo risentimento: “Non si può pensare di risolvere la crisi in Libia coinvolgendo le persone che l’hanno causata ed escludendo la Turchia”. E ha aggiunto: “Il meeting informale di stamattina è stato presentato come un incontro tra i protagonisti del Mediterraneo: ma questa è un’immagine fuorviante che noi condanniamo. Per questo lasciamo questo incontro profondamente delusi”. Pare infatti, che, per assicurare l’intervento di Haftar ad almeno un incontro allargato, Roma abbia dovuto escludere dall’incontro Qatar e Turchia, presenze scomode per il Generale. Contro cui, in effetti, si è rovesciata l’ira turca: “Qualcuno all’ultimo minuto ha abusato dell’ospitalità italiana”, ha detto il braccio destro di Erdogan. ”Sfortunatamente la comunità internazionale non è stata capace di restare unita”.

Proprio di “unità”, al contrario, ha parlato alla conferenza stampa finale l’inviato del segretario generale Antonio Guterres nel Paese. “In questa conferenza ho avvertito un suono di unità da parte della comunità internazionale ben più forte, a sostegno del piano delle Nazioni Unite”, ha detto Salame. “Ho anche ascoltato e visto un livello di conviviali superiore tra gli attori libici”. Dal canto suo, il premier italiano ha parlato di “buon esito” della Conferenza, con un “segnale incoraggiante” che arriva dalla “nutrita, sostenuta presenza libica”. “Andiamo via da Palermo, ma portiamo con noi il sentimento di fiducia per la prospettiva di stabilizzazione della Libia. Non vogliamo illuderci”, ha specificato Conte, “ma riteniamo siano state poste delle premesse importanti per proseguire questo cammino”. Il presidente del Consiglio ha poi specificato che “non abbiamo pensato a questo incontro come a una vetrina internazionale: non ci siamo profusi in questa organizzazione per una photo opportunity, ma perché veramente avvertiamo il desiderio di offrire un contributo, come Paese, all’iniziativa da tempo intrapresa dalle Nazioni Unite”.

Il presidente Giuseppe Conte con l’inviato speciale ONU in Libia Ghassan Salame (Palazzo Chigi).

Dalla conferenza, dunque, sono uscite due narrazioni contrastanti: quella piuttosto soddisfatta del premier Conte e dell’inviato speciale Salame, e quella tacitamente raccontata dalle sedie vuote o da quelle liberate in anticipo. Vero è che ottimista si era mostrato lo stesso Salame la scorsa settimana, quando, durante un briefing al Consiglio di Sicurezza ONU, ha rilanciato il processo politico e annunciato, auspicabilmente, una nuova roadmap che dovrebbe condurre alle elezioni nel Paese in primavera.

Un piano appoggiato dal premier Conte. Il premier ha anche dato il proprio sostegno al cessate il fuoco in corso a Tripoli, che dovrebbe “facilitare le discussioni per l’attuazione dei nuovi assetti di sicurezza che abbiano come obiettivo il superamento del sistema basato sui gruppi armati”. Nella conferenza stampa che ha chiuso l’incontro, Conte ha poi precisato che l’Italia “non intende rivendicare alcuna leadership sul piano economico, politico o altro”, ma che è “disponibile a valutare tutte le forme di aiuto e cooperazione”. E ha annunciato che per le prossime elezioni “abbiamo stanziato 1,5 milioni di euro”. Dal canto suo, Haftar ha voluto mandare un messaggio velato al suo rivale Serraj: “Non è utile cambiare il cavallo mentre si attraversa ancora il fiume…”, ha detto, come a esprimere il suo velato appoggio a che l’attuale premier libico resti al suo posto fino alla data delle consultazioni. Che sarà, a detta di tutti, il vero punto cruciale nello sviluppo e (si spera) risoluzione della crisi.

Share on FacebookShare on Twitter
Giulia Pozzi

Giulia Pozzi

Classe 1989, lombarda, dopo la laurea magistrale in Filologia Moderna all'Università Cattolica di Milano si è specializzata alla Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e ha conseguito un master in Comunicazione e Media nelle Relazioni Internazionali presso la Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI). Ha lavorato come giornalista a Roma occupandosi di politica e affari esteri. Per la Voce di New York, è stata corrispondente dalle Nazioni Unite a New York. Collabora anche con "7-Corriere della Sera", "L'Espresso", "Linkiesta.it". Considera la grande letteratura di ogni tempo il "rumore di fondo" di calviniana memoria, e la lente attraverso cui osservare la realtà.

DELLO STESSO AUTORE

As Italians Return from Vacation, Covid-19 Cases See a Sharp Rise

As Italians Return from Vacation, Covid-19 Cases See a Sharp Rise

byGiulia Pozzi
As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

UN Is in Close Communication with Italy on Mario Paciolla’s Death in Colombia

byGiulia Pozzi

A PROPOSITO DI...

Tags: Conferenza Palermo sulla LibiaFayez Al SerrajGhassan SalameGiuseppe ConteKhalifa HaftarLibiaOnu
Previous Post

California Under Fire: Jon Keeley Explains the State’s Deadliest-Ever Wildfires

Next Post

Il mistero della tomba di Boccaccio tra le ombre di Certaldo Alto

DELLO STESSO AUTORE

As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

Morte Mario Paciolla in Colombia, l’ONU assicura: “In stretto contatto con l’Italia”

byGiulia Pozzi
As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

byGiulia Pozzi

Latest News

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Pope Leo XIV Claimed by Both Cubs and White Sox as a Fan: Who’s He Rooting For?

Pope Leo XIV Claimed by Both Cubs and White Sox as a Fan: Who’s He Rooting For?

byEmanuele La Prova

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Il mistero della tomba di Boccaccio tra le ombre di Certaldo Alto

Il mistero della tomba di Boccaccio tra le ombre di Certaldo Alto

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?