Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
January 8, 2018
in
Primo Piano
January 8, 2018
0

La “Nuova Frontiera” del Grande Fratello cinese

Nella regione autonoma dello Xinjiang, gli abitanti vengono schedati per "ragioni di sicurezza"

C.Alessandro MauceribyC.Alessandro Mauceri
La “Nuova Frontiera” del Grande Fratello cinese

Un mercato a Khotan, nella regione autonoma dello Xinjiang Uygur, Repubblica popolare cinese. (Wikimedia Commons)

Time: 5 mins read

La regione cinese dello Xinjiang è un territorio enorme. Confina con otto stati (India, Pakistan, Russia, Mongolia, Kazakistan, Afghanistan, Tagikistan e Kirghizistan) ed è abitata da 19 milioni di persone in maggioranza uiguri, un’etnia di origine turca che pratica la religione musulmana (11 milioni di persone). Proprio la loro origine, secondo alcune indicazioni del governo cinese, sarebbe alla base delle recenti misure adottate per condurre un’indagine a tappeto e creare un database ufficiale contenente dati sulla popolazione della regione.

Non è la prima volta che, in Cina, si parla di queste misure. Agli inizi degli anni 2000, il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese decise di creare un database nazionale del DNA, chiamato “Sistema di database del DNA di Forensic Science” (法庭 科学 DNA 数据库 系统) o “Sistema di database nazionale delle agenzie di pubblica sicurezza” (全国 公安 机关 DNA 数据库 应用 系统). Uno strumento che avrebbe dovuto essere  parte di un più ampio progetto di informazione di polizia noto come Golden Shield. Nel 2003, venne pubblicato il rapporto “Regole sulla costruzione del sistema di database del DNA di scienza forense” (法庭 科学 DNA 数据库 建设 规范), dal MPS Forensic Center, dove veniva ribadito che la registrazione doveva essere effettuata utilizzando i dati di coloro che violavano la legge in alcuni casi (delineati successivamente da un documento del 2009 che indicava dieci tipi di casi e otto tipi di individui che possono essere target per tale raccolta).

A livello nazionale, queste misure sono ancora allo stadio larvale (è difficile anche solo accedere ai regolamenti attuativi ufficiali). Nello Xinjiang, invece, lo screening di tutta la popolazione procede a ritmi vertiginosi. Campioni di DNA, impronte digitali, analisi sanguigne e dati biometrici di tutti i residenti della regione occidentale. E poi scansioni dell’iride e gruppo sanguigno per tutti. Secondo il sito web del governo dello Xinjiang, i dati rilevati dovrebbero addirittura essere collegati alle carte di registrazione per la casa (hukou), che già limitano l’accesso dei residenti alla sanità, all’alloggio e all’istruzione. Un documento governativo, infatti, parla di regolamentare la gestione delle schede di identificazione e di un database di base della popolazione nella regione autonoma. Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, il programma dovrebbe riguardare quasi 18,8 milioni di persone di età compresa tra i 12 e i 65 anni. Ma c’è chi sostiene che questo sia solo il primo passo e che il governo intende controllare il DNA di ben 40 milioni di abitanti. Uno screening di massa che ha costretto le autorità cinesi ad uno sforzo non indifferente. Anche dal punto di vista economico e organizzativo: per raccogliere i dati biometrici di milioni di persone sarebbero stati acquistati sequenziatori di DNA da una società statunitense.

A denunciare la possibile violazione dei diritti umani è Sophie Richardson, direttrice cinese di Human Rights Watch: “Il databanking obbligatorio di una popolazione intera di dati anagrafici, incluso il DNA, è una grave violazione delle norme internazionali sui diritti umani”, ha affermato. “È ancora più inquietante se viene fatto di nascosto, dietro l’apparenza di un programma sanitario gratuito”. 

“La parte allarmante è il possibile inganno con cui questi campioni vengono raccolti, e anche se non dimostrato che ci sia inganno, c’è sicuramente un ambiente nello Xinjiang che è coercitivo”, ha detto Henryk Szadziewski, ricercatore senior presso l’Uyghur Human Rights Project (UHRP).

La giustificazione delle autorità parla di una maggiore attenzione rivolta alla minoranza uigura resa necessaria dal pericolo terrorismo. Dal 2014, il governo centrale accusa gli estremisti islamici di questa regione di essere mandanti ed esecutori di numerosi attacchi e attentati a funzionari governativi. Per questo motivo, da allora, Pechino avrebbe attivato una serie di misure restrittive senza precedenti. In molte città truppe armate girano per le città e le autorità organizzano in tutto lo Xinjiang di continuo manifestazioni per sostenere la lotta al terrorismo. Forme di lotta alla delinquenza che in alcuni casi appaiono esagerate. Come i controlli sulla vendita di coltelli (arma usata in alcuni attentati): prima della vendita, sul coltello, è obbligatorio incidere con il laser un “QR code”, cioè un codice identificativo per risalire all’acquirente.

Misure a volte esagerate e inaccettabili: le persone spesso vengono sottoposte a controlli di polizia più volte al giorno; prima di accedere ai distributori di benzina, agli hotel e alle banche è necessario il riconoscimento facciale; le autorità hanno il potere di registrare in maniera arbitraria tutte le telefonate provenienti dall’estero e di obbligare privati cittadini a installare sul telefono un’app per controllare tutti i messaggi in entrata e in uscita. Una situazione che ha portato un giornale americano a definire lo Xinjiang “uno dei posti più sorvegliati al mondo”. Omer Kanat, direttore di Uyghur Human Rights Project, ha detto in una recente intervista: “È una prigione a cielo aperto. La Rivoluzione culturale è tornata e il governo non prova nemmeno a nasconderla”. “La raccolta di massa di DNA da parte della potente polizia cinese non ha niente a che vedere con efficaci protezioni della privacy o un sistema giudiziario indipendente; è una tempesta perfetta per gli abusi”, ha detto Richardson di Uyghur Human Rights Project.

La provincia dello Xinjiang è spesso oggetto di violazioni dei diritti umani e pressioni politiche. Misure che spesso hanno poco a che vedere con la sicurezza: da qualche anno nelle scuole, le lezioni devono essere tenute solo in mandarino (invece che nelle lingue uyghur e kazako, come prima).

“Penso che il superamento dello stato qui in termini di sorveglianza sia un altro settore in cui dobbiamo essere preoccupati e penso che lo stato qui stia implementando un programma di controllo che è certamente contrario alle norme internazionali che conosciamo” ha detto Szadziewski.

E mentre i media occidentali parlano di ciò che avviene in Myanmar, lo Xinjiang appare essere sempre più la nuova frontiera della perdita dei diritti civili (lo stesso nome, Xinjiang, significa “Nuova Frontiera”). Un posto dove la decisione del governo centrale di controllare ogni centimetro di territorio e le pressioni dispotiche sulla popolazione locale potrebbero non avere niente a che fare con i problemi razziali o religiosi e le controversie tra gli uiguri e gli han cinesi.

Ma qui, in questa semisconosciuta regione della Cina, i veri motivi di tanta ostinazione, di tante pressioni potrebbero essere altri:  strategici prima di tutto (si trova al centro dell’Asia, al confine con molti stati da nord a sud); e poi, e forse ancora di più, economici, legati alle risorse del territorio ricchissimo di gas e petrolio. E i soldi, in India (dove qualche anno fa è stato avviato un progetto analogo per lo screening del DNA di alcune minoranza etniche) o in Cina, nello Xinjiang, non hanno razza né religione né colore politico…

Share on FacebookShare on Twitter
C.Alessandro Mauceri

C.Alessandro Mauceri

Sono nato a Palermo, città al centro del Mediterraneo, e la cultura mediterranea è da sempre parte di me. Amo viaggiare, esplorare la natura e capire il punto di vista della gente e il loro modus vivendi (anche quando è diverso dal mio). Quello che vedo, mi piace raccontarlo con la macchina fotografica o con la penna. Per questo scrivo, da sempre: lo facevo da ragazzino (i miei primi “articoli” risalgono a quando ero ancora scolaro e dei giornalisti de L’Ora mi chiesero di raccontare qualcosa). Che si tratti di un libro, uno studio di settore o un articolo, raramente mi limito a riportare una notizia: preferisco scavare a fondo e cercare, supportato da numeri e fatti, quello che c’è dietro. Poi, raccontarlo.

DELLO STESSO AUTORE

Tornano gli sfollati, ma a quanto pare riconoscere quelli dell’Ucraina conviene

Tornano gli sfollati, ma a quanto pare riconoscere quelli dell’Ucraina conviene

byC.Alessandro Mauceri
Sahel, Libia e Tunisia: dove dovrebbe essere puntato lo sguardo strategico dell’Italia

Sahel, Libia e Tunisia: dove dovrebbe essere puntato lo sguardo strategico dell’Italia

byC.Alessandro Mauceri

A PROPOSITO DI...

Tags: Cinadiritti umaniXinjiang
Previous Post

In “Tutti i soldi del mondo”, il volto spietato dell’uomo nell’Italia Anni ’70

Next Post

Arcipelago della Maddalena: la voce lieve delle onde di smeraldo

DELLO STESSO AUTORE

Cop26 chiude in ritardo: sul clima i governi sono ancora credibili? Il tempo lo dirà

Cop26 chiude in ritardo: sul clima i governi sono ancora credibili? Il tempo lo dirà

byC.Alessandro Mauceri
Cop26 come nei film: -1 sull’orologio dell’apocalisse, via al vertice sul clima

Cop26 come nei film: -1 sull’orologio dell’apocalisse, via al vertice sul clima

byC.Alessandro Mauceri

Latest News

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

byDavid Mazzucchi

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Arcipelago della Maddalena: la voce lieve delle onde di smeraldo

Arcipelago della Maddalena: la voce lieve delle onde di smeraldo

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?