L’amore vince! Libera è la cultura, libero è l’insegnamento è il sottotitolo del Mediterranean Pride of Naples 2015 che sabato 11 luglio, a partire dalle 17:30, animerà le vie di Napoli con tutti i colori dell'arcobaleno.
Organizzato da Arcigay Napoli, Arcilesbica Napoli, ATN, Rete della Conoscenza, Collettivo I’m gay any problem? e Coordinamento Campania Rainbow, in collaborazione con il Comune di Napoli, questo Gay Pride punta tutto sulla cultura del Mediterraneo.
Antonello Sannino, presidente di Arcigay, alla conferenza stampa di presentazione tenutasi nella Sala Giunta del Comune di Napoli il 6 luglio, ha spiegato: “Sarà un Mediterranean Pride, una manifestazione che intende fare della nostra città un vero e proprio faro di inclusione e diritti. Un faro al centro del Mediterraneo. Napoli, sia in virtù della sua attività portuale sia per la sua storia ricca di convergenze artistiche e culturali, è per natura luogo di incontro, dialogo e contaminazione. Il Mediterranean Pride vuole rimarcare fortemente questa vocazione al rispetto e alla comprensione che è alla base di una società più giusta, una società multirazziale e multiculturale che non esclude nessuno, salvaguardando le differenze come risorse e potenzialità a disposizione dell’intera comunità”.
Il Pride ha come tema centrale i diritti e la scuola, ha detto ancora Sannino: “Il tema di questo Mediterranean Pride è la scuola, il luogo che ciascuno di noi ha attraversato nella propria vita, che ha costruito le nostre identità, è il luogo dove abbiamo imparato ad essere cittadini e cittadine. La scuola è anche il luogo della cittadinanza negata, dove giovani adolescenti, per il semplice fatto di essere lesbiche, gay, bisex, trans o di essere percepiti come tali, sono sottoposti ad attacchi violenti sia verbali che fisici. Il bullismo omo-transfobico emerge come fenomeno sempre più evidente, anche in virtù del fatto che tantissimi ragazzi e ragazze scelgono di fare coming out. Abbiamo deciso di dedicare il Pride alla scuola, sotto l'hashtag di #Dirittiescuola, perché il Pride vuole arrivare lì dove i diritti sono negati, dove viene precluso il diritto allo studio, il diritto alla costruzione autodeterminata della propria identità e viene precluso il senso più autentico dell'articolo 3 della nostra Costituzione”.
A sostenere il Mediterranean Pride 2015, è il cast completo di Un Posto al Sole, la famosa soap opera in onda su Rai Tre, cui si affiancano, in qualità di testimonial, il presentatore televisivo Alessandro Cecchi Paone, l'attrice Nina Soldano, la soubrette Lisa Fusco, l'attore Carlo G. Gabardini, il cantante Immanuel Casto e la cantante Maria Nazionale in veste di madrina. Per l’occasione, in conferenza, è stato presentato anche lo spot del Pride, realizzato da due giovani universitari, Riccardo Breglia e Francesca Iandorio, con Arcigay.
Anche il sindaco De Magistris ha dato il proprio supporto alla manifestazione. In conferenza stampa, il primo cittadino di Napoli ha parlato di diritti e scuola, passando dal Pride alla Grecia. “Questo Pride del Mediterraneo – ha detto il sindaco – rappresenta il Mediterraneo per cui, da quando sono sindaco, mi sono sempre battuto. Un Mediterrano che ci pone davanti al fatto che c’è non solo un altro Sud, ma un’altra Europa che sta cominciando a nascere, perché il Sud non è un peso ma un contrappeso. È un contrappeso per la costruzione di un modo per essere felici da un punto di vista individuale e collettivo”.

Il sindaco Luigi De Magistris (a sinistra) con l’attivista Stuart Milk
Recentemente De Magistris ha incontrato Stuart Milk, nipote dell'ormai mitico Harvey Milk, uomo politico americano che per primo si dichiarò apertamente gay e portò le questioni omosessuali all'attenzione dell'opinione pubblica statunitense, durante un incontro tenutosi al Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli con il console generale degli USA a Napoli, Colombia Barrosse.
“È un po’ imbarazzante – ha detto De Magistris – sentire che è dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, e non dal nostro Paese, culla del diritto, che viene stabilito che le unioni tra le persone debbano avvenire in base all’amore e indipendentemente dalle scelte personali. In Italia non solo non abbiamo leggi che siano all’altezza delle battaglie del diritto, ma finanche gli orientamenti giurisprudenziali non sono consolidati al 100%”.
Il sindaco ha poi voluto ribadire l'importanza della scuola, al centro di questo Pride, per formare cittadini tolleranti: “Trovo che i Pride, l’università e la scuola tutta, abbiano un ruolo fondamentale per costruire delle comunità in cui si punti alla gioia, al benessere, all’amore e alla convivenza perché quando le moltitudini si accorgeranno che in questo modo si produrrà un’economia forte, le comunità staranno meglio economicamente e avremmo sconfitto le oligarchie coniugando la giustizia al diritto e alla legalità.”. L'obiettivo, secondo De Magistris, dovrebbe essere costruire un modello di scuola, di diritti e di società che sia in grado di superare i pregiudizi: “Il nostro compito deve essere quello di stimolare ogni elemento di costrizione, dall’abbattimento delle catene all’abbattimento della paura, fino ai confini e ai pregiudizi. Sono queste le battaglie politiche più complicate perché poi si tratta di sconfiggere un sistema che ha costruito la sua forza sulle paure, nel considerare la persona differente un pericolo, un rifugiato politico un pericolo, un migrante un pericolo. Un altro termine da abbattere che non mi è mai piaciuto, è 'normalità'. Lo dico spesso, non solo per quanto riguarda gli orientamenti sessuali: normalità è proprio il termine che va eliminato perché nessuno ha l’autorità morale e giuridica di indicare i confini della normalità e men che mai sul tema dei diritti, della Costituzione e della giustizia”.
De Magistris ha poi concluso con un passaggio sulla Grecia, sul referendum di domenica 5 luglio: “Noi stiamo qua a fare battaglie culturali e civili politiche ma la legalità oggi ci dice altro, ci dice che ci sono dei confini per unirsi. Quello che è accaduto ieri in Grecia credo che sia una vittoria del popolo greco e di una moltitudine di persone che non si sono arrese andando nelle direzioni ostinate e contrarie”.
La parata di sabato a Napoli partirà da Piazza Dante, passando per Via Partenope fino ad arrivare a Castel dell’Ovo sul Lungomare Liberato, dove la festa continuerà fino a notte inoltrata. Il corteo sarà aperto dalle bici del Napoli Bike Festival. Sono molte le associazioni sportive che hanno aderito a questa edizione, come l’associazione Milleculure, formata da ex campioni olimpionici come Ciro Ferrara, Rosolino e Patrizio Oliva, e la squadra di calcio femminile Carpisa Yamamay.
Dopo l'arrivo a Castel dell'Ovo, dalle 21.30 partirà un evento a ingresso libero al vicino Parthenope Village, che per l'occasione sarà completamente dedicato al Pride, con la partecipazione di testimonial, ospiti e artisti di rilievo nazionale, oltre a Dj, vocalist, drag queen e ballerini supportati da diversi gruppi della movida LGBTQI campana.