Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
September 29, 2014
in
Primo Piano
September 29, 2014
0

Swatting: falso arresto per falso allarme, ma i rischi sono reali

Rosy CanalebyRosy Canale
Time: 4 mins read

Quante volte abbiamo sentito parlare di “punizione esemplare”, cioè di quelle sentenze a volte un po’ estreme che restano non solo indelebili nell’antologia della giurisprudenza ma soprattutto nella memoria della gente… Sono giudizi portatori di un messaggio ben chiaro: attenzione, la legge fa sul serio.

Ed in certi luoghi la legge a volte fa troppo sul serio. È di qualche settimana fa la notizia che nello stato della Luisiana, negli Stati Uniti d’America, Paul Horner un ragazzino di soli 15 anni è stato condannato ad una pena di 25 anni con l’accusa di swatting. 

E che reato sarà mai? Lo swatting, in effetti, non è ancora stato inquadrato come vero e proprio reato ma è una “pratica” sempre più comune tra i ragazzini americani. Potremmo riassumerlo in due parole come “scherzo telefonico” ma ha ben poco a che fare con quel concetto universale di scherzo, e può causare delle conseguenze molto gravi. Detto cosi ci si può immaginare di tutto, ed infatti questo è uno di quei casi in cui la realtà supera persino l’immaginazione.

Tutto nasce da una passione ossessiva per i videogiochi: alcuni tra i più popolari a livello mondiale sono ambientati all’interno di operazioni di sicurezza estreme in cui l’obiettivo è quello di stanare bande di terroristi o serial killer attraverso l’intervento di forze speciali di polizia che utilizzano delle armi e delle pratiche straordinarie. SWAT è infatti la sigla con cui si identifica una speciale squadra di forze dell’ordine che negli Stati Uniti interviene esclusivamente in caso di atti di terrorismo, pluri omicidi con ostaggi o situazioni di pericolo collettivo. 

Una volta esaurite le sfide da joy-stick, un immenso popolo di adolescenti, passano alla simulazione reale architettando veri e propri raid di polizia contro i propri rivali. Una persona anonima chiama il numero nazionale di emergenza pubblica 911, riportando delle situazioni di estremo pericolo totalmente inventate: un pluri omicido con ostaggi o una bomba pronta ad esplodere in un luogo popolato. L’effetto è quello di far intervenire le forze speciali di polizia presso la casa o il posto di lavoro dell’antagonista.

E proprio come accade nelle scene dei telefilm polizieschi americani, in pochissimo tempo si mobilitano decine di uomini delle unità speciali che fanno irruzione all’indirizzo di riferimento trovando la maggior parte delle volte solo dei ragazzini esaltati e video dipendenti. In questo caso il punteggio viene calcolato in base al numero dei poliziotti che interviene sul posto. E la sfida continua…

Lo swatting è tutt’altro che un semplice scherzo telefonico che non solo rischia di trasformarsi in tragedia, ma impiega un gran numero di uomini e risorse che gravano sui costi della stessa collettività. Basti pensare che ogni intervento del genere da parte di queste squadre speciali ha un costo base di circa 10.ooo dollari: cifra destinata a crescere se si contempla anche l’utilizzo di elicotteri o mezzi straordinari. Tutto a carico delle casse federali…

Per questo il giovane Paul Horner, scoppiato in lacrime durante la lettura della sentenza, è stato condannato a 25 anni di detenzione con l’accusa di terrorismo domestico. Qualche tempo prima, Paul aveva chiamato la polizia autoaccusandosi di aver ucciso due persone, di averne altre in ostaggio e minacciando di essere pronto ad aprire il fuoco anche contro di loro, qualora i reparti speciali fossero intervenuti. Un vero e proprio invito ed un inno all’autodistruzione. La telefonata ha scatenato un intervento massiccio di forze che appena giunte sul posto hanno involontariamente ferito gravemente il padre del ragazzo, prima di giungere nella sua camera e comprendere che era tutto falso, tutto inventato.

L’articolo con la storia di Paul, apparso online, ha ottenuto in poche ore centinaia di migliaia di “mi piace” e di condivisioni su Facebook, a testimonianza che vi è una crescente sensibilità nei confronti degli episodi di swatting sempre più frequenti in certi stati d’America. Dopo qualche ora però si è giunti alla conclusione che il servizio, effettivamente apparso su un sito nazionale di satira, riportava una notizia falsa. Paul Horner è il nome che il noto magazine online utilizza solitamente per raccontare storie inverosimili ma attinenti con la realtà quotidiana. 

La storia ben articolata racconta un episodio di swatting conclusosi in tragedia, con il grave ferimento del padre del ragazzo e la condanna dello stesso ad un quarto di secolo di prigione, evidenziando i numerosi rischi che si possono correre una volta che si mette in moto la macchina della sicurezza pubblica. L’intervento di un certo tipo di poliziotti addestrati per affrontare delle emergenze critiche, convinti di dover stanare uno o più criminali, salvare degli ostaggi innocenti o evitare lo scoppio di un ordigno, può talvolta prevedere anche la stessa eliminazione del killer. Dopotutto un gioco troppo rischioso.

Paul, condannato a 25 anni dall’immaginazione del giornalista per questa volta è stato graziato nella vita reale, vita che andrebbe vissuta fuori dagli schermi e lontani dalle situazioni virtuali che troppo spesso condizionano, se non addirittura ammalano, il nostro pensiero spingendoci a compiere azioni che possono avere conseguenze gravissime.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Rosy Canale

Rosy Canale

DELLO STESSO AUTORE

Pino Daniele durante il suo ultimo concerto newyorchese, nell'estate 2013. Foto: Stefania Zamparelli

Pino Daniele e la conquista dell’immortalità

byRosy Canale

Cantando lode a Dio nella lingua del cuore. A New York la messa in italiano ora ha anche il coro

byRosy Canale

A PROPOSITO DI...

Tags: forze dell'ordinegiovanischerzischerzi telefoniciswattingvideogame
Previous Post

Fidel Renzi o Matteo Castro?

Next Post

Uomo Moderno: la rivista che fa sognare l’America ai giovani talenti della moda italiana

DELLO STESSO AUTORE

Swatting: falso arresto per falso allarme, ma i rischi sono reali

byRosy Canale

Il mio incontro con il Procuratore capo Federico Cafiero De Raho, segno tangibile della Giustizia e della Divina Provvidenza

byRosy Canale

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin della Santa Sede durante il suo intervento all'Assemblea Generale. UN Photo/Cia Pak

ONU: Per l’inviato della Santa Sede, Cardinale Parolin, giusto fermare i terroristi con un uso proporzionato della forza

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?