Il problema di Berlusconi è che è ostaggio delle sue amazzoni. Lo fagocitano con la loro improvvida irruenza e lo trascinano alla deriva psicologica. Animate da ardore per il capo, sbandierano con spavalderia la propria ignoranza giuridica, infondendogli un falso coraggio che non gli permette lucidità di giudizio e che costringe tutto il Paese a un dibattito assurdo sulle possibilità di graziarlo.
A parte il fatto che si tratta di pseudo-amazzoni perché le amazzoni del mito combattevano per la propria autonomia e non per stare sotto a un Berlusconi di turno, tale “corpo scelto” berlusconiano si sta spiumando per coprire la nudità del re. Ma avete visto come si affannano quelle anoressiche della Carfagna e della Gelmini? Sono ormai l’ombra di se stesse. Certo che senza di lui non sono nessuno, ma mi fanno proprio pena così consunte d’amore. Le favorite non più favorite si sono trasformate in pseudo amazzoni ossia cani da guardia il cui fastidioso abbaiare ti fa spegnere immediatamente ogni audio televisivo o radiofonico.
Se l’esercito di Silvio è questo, ovvio che Marina preferisca farne a meno. Non voglio pensare quando il Nostro non ci sarà più: temo si annienteranno l’un l’altra, non prima però di avere gettato la pseudo-Claretta con il suo cagnolino fuori dalla finestra.
Ma non precipitiamo gli eventi. Intanto quello che atterrisce tutti i berluschini è rilanciare Forza Italia senza il Cavaliere. Missione impossibile. Il casino è alle porte e Casini è pronto ad aprire quelle di un grande centro. Con i soliti noti. Neanche noi fossimo degli idioti.
Lo pensa anche Letta? Tornato dalla Grecia, ha avuto l’ispirazione: taglierò 200 mila statali. Complimenti, bel lavoro. Il ragionamento che deve aver fatto è questo: risparmio=taglio. Ma taglio= fame e fame=suicidio. Sta scherzando, caro Letta? Lei creerà ulteriore disoccupazione e il crollo dell’economia. Parla di segnali di ripresa, ma li vede solo lei. Va tagliata la burocrazia come sistema fatiscente di lavoro, vanno riposizionate le persone, fatte lavorare. Vanno semmai licenziati i singoli che non lavorano. Risparmiare sulla spesa pubblica non significa affamare la gente in massa.
Lo Stato non è una casa dove, se si licenzia la domestica, si risparmia e quella trova lavoro da qualche altra parte. Lei, presidente, non deve far quadrare i conti, ma creare ricchezza: lavoro! Deve fare un nuovo patto fiscale, tassare le rendite, i depositi bancari, i fondi, le azioni, le eredità. Sono frutto di guadagni già tassati? Non ci giurerei… e comunque chi ha di più deve dare di più, se vuole che l’Italia sopravviva, se non vuole trovarsi i briganti in casa. E va fatta un’Imu con il cervello, non tassando la prima casa almeno sotto una certa fascia di reddito. Fare subito la riforma delle pensioni d’oro dei boiardi di Stato e fargli scegliere tra pensione e compensi che percepiscono da altri incarichi. Impari dagli altri Stati europei.
L’Italia è paralizzata sul caso Berlusconi, il quale ha già perso i suoi capelli ma rischia di farci fare la fine di Sansone e tutti i filistei. Lui non vuole fare un passo indietro e, se il governo tentenna sull’Imu, finiamo tutti nel baratro. Un cittadino condannato deve sottostare alla legge, altrimenti viene meno lo Stato. La giustizia non è relativa o alternativa. Grazia o non grazia, m’ama o non m’ama. Grazia, Graziella e grazie al c…o. Ora Berlusconi ha poco da ringraziare il suo attributo: altro che 3, ne ho avute 33… Chi è colpa del suo mal, pianga se stesso. Perché dovrebbe aver diritto ad un trattamento privilegiato? Perché l’ordinamento giuridico italiano dovrebbe fare un’eccezione? Le pseudo-amazzoni starnazzano: “Perché l’hanno votato 10 milioni di italiani”. Dieci milioni di persone che non capiscono che, frodando il fisco, ha frodato loro. Dieci milioni di persone che non si meritano la democrazia perché vogliono un padre-padrone-padreterno con la speranza che riempia le loro tasche ma che finora i miracoli li ha fatti solo nelle le sue. Dieci milioni di ignoranti.
Come faremo la democrazia? Ho chiesto alla mia sarta, una donna semplice. “Con un popolo colto – mi ha risposto – che controlla un governo tecnico. Un partito non può governare, perché fa solo i propri interessi”.
Questo articolo viene pubblicato anche da Oggi7-America Oggi