Una interessante mostra fotografica documentale, promossa dal professor Marco Galdi sindaco del Comune di Cava dei Tirreni (nella foto), patrocinata dalla Provincia di Salerno, dall’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cava e dal Consolato Greco, sta per chiudersi a Cava dei Tirreni presso l’Hotel Victoria Maiorino. Il titolo è “L’ultima tappa”, dal titolo di una poesia di Giorgio Seferis premio Nobel per la Letteratura nel 1963.
La mostra strutturata in pannelli con foto e didascalie presenta una serie di eventi storico-politici susseguenti allo sbarco alleato a Salerno (9 settembre, 1943) che aprono agli storici di professione ed ai visitatori nuovi orizzonti conoscitivi sul ruolo del territorio salernitano susseguente allo sbarco degli Alleati. Riguarda la presenza a Cava dei Tirreni dall’agosto all’ottobre 1944 del governo greco in esilio di George Papandreou .
A seguito dell’invasione prima fascista e poi nazista della Grecia il Governo Papandreou si rifugia in esilio a Il Cairo, Egitto, attendendo gli esiti della guerra che negli anni 1942- 1943, nel Mediterraneo, volgeva nettamente a favore delle armate alleate. Churchill, temendo una espansione sovietica nei Balcani, favorita da cospicue forze partigiane greche di fede comunista, incontra Papandreou il 20 agosto 1944 a Roma e gli propone di trasferirsi con il suo governo in Italia, sotto la protezione inglese.
Viene identificata la città di Cava dei Tirreni, prossima a Caserta sede del comando inglese. A Cava dei Tirreni, Papandreu sarà ospitato a Villa Ricciardi, in località Rotolo, mentre il governo greco in esilio presso l’Hotel Victoria Maiorino. Il 28 agosto 1944, il Town Major di Salerno forma l’ordine di requisizione e già a partire dai primi giorni si settembre il governo greco si riunisce in seduta presso l’Hotel Victoria Maiorino ove risiedevano numerosi dignitary e diplomatici greci.
Il 26 settembre 1944 a Caserta si tenne una conferenza dalla quale scaturì il Trattato di Caserta, che sancì un accordo tra la delegazione governativa greca e il Comando britannico in Medio Oriente e le rappresentanze delle forze di resistenza greca EDES ed EAM/ELAS. Tale accordo serviva a garantire la governabilità di Papandreou in vista di un imminente ritorno in Patria, consentendo che l’azione del primo ministro greco venisse affiancata militarmente dal presidio britannico guidato dal generale Mackenzie al quale si riconosceva anche il potere di coordinare le squadre di guerriglia ed impedire una loro libera azione.
Il successo dell’incontro di Caserta sembrò garantire quegli equilibri che permettevano al governo greco di preparare il rientro ad Atene con sufficiente ottimismo. In questo clima di speranza a distanza di pochi giorni Giorgios Sefaris compose la sua poesia “Ultima Tappa -Cava dei Tirreni, 5 ottobre 1944". Atene venne liberata dalle truppe inglesi l’11 ottobre del 1944, di lì a qualche giorno Papandreou lascia Cava dei Tirreni ed il 19 ottobre si insedia al Parlamento di Atene. Nel frattempo, durante l’esilio cavese ci furono diverse visite degli esponenti greci in esilio a Cava alla Abbazia Benedettina, come attestato da un autografo lasciato dal poeta Seferis nel registro della Abbazia in data 12 ottobre 1944.
La mostra è stata curata dalla professoressa Lucia Avigliano, con una introduzione dello storico Giuseppe Gianluca Cicco. La ricostruzione di una pagina storica, forse un po’ trascurata, è avvenuta anche grazie alle testimonianze e documenti storici della famiglia Maiorino. L’allestimento grafico è stato curato da Gaetano Guida.