Da quanti anni e perché vive all’estero? Perché ha deciso di candidarsi e perché con questa lista?
“Sono Salvatore Ferigno e vivo a Filadelfia, negli Stati Uniti dal 1983. Sin dal mio arrivo mi sono sempre occupato delle vicissitudini e delle istanze dei nostri connazionali all’estero. Ho deciso di candidarmi per continuare quel percorso politico a favore degli italiani che ho iniziato già parecchi anni fà. Mi sono candidato con la lista MAIE perché ritengo che questo Movimento creato da Italiani che vivono all’Estero sia l’unico e l’ultimo baluardo a difesa dei nostri interessi e dei nostril ideali.
Quale considera il problema più immediato dell’Italia e come si dovrebbe affrontare?
“Il problema più grave che l’Italia si trova oggi ad affrontare è l’assoluta impreparazione nell’affrontare il problema dell’Immigrazione clandestina che insieme all’esagerata burocrazia e ad una classe politica sempre più improvvisata, impreparata e spesso anche corrotta è incapace a dare risposta alle necessità degli Italiani sia in Italia che all’estero”.
Quale problematica inerente gli interessi dei cittadini italiani residente all’estero e in particolare in Nord-Centro America considera la più urgente e cosa proporrebbe fin dal primo giorno dell’apertura dei lavori del Parlamento?
“La cosa più urgente da fare per noi Italiani all’estero è fare giustizia sulla parità di diritti fra gli italiani che vivono in Italia e quelli che vivono all’estero in tema di cittadinanza, fiscalizzazione, istruzione, assistenza sanitaria etc. Oggi un Cittadino Italiano non può ottenere la tessera sanitaria, non può aprire un conto in banca, è costretto a pagare l”IMU sulla prima casa etc… solo perché non é residente in Italia; lo stesso trattamento non viene applicato agli stranieri che illegalmente entrano in Italia”.
Sarebbe disposto e quanto ad andare contro le decisioni del suo partito qualora queste andassero a sfavore dei cittadini italiani all’estero? C’e’ una forza politica o un leader politico al quale lei non voterebbe mai la fiducia in Parlamento anche se il partito lo chiedesse?
“La mia esperienza politic,a essendo già stato eletto nella XV Legislatura alla Camera, parla da sola. Allora per essere stato in linea con il partito che rappresentavo non sono stato ricandidato e a una domanda fatta da un giornalista all’allora rappresentante di Forza Italia sui motivi della mia esclusione dalla lista, la risposta è stata questa: “Ferrigno non risponde agli interessi del partito” e aveva ragione perché io rispondevo agli interessi di chi mi ha votato ed eletto. Ecco perché non mi sono più candidato con un partito romano (Destra o Sinistra é uguale) chi invece é stato eletto in questi anni ha quasi sempre votato a favore e in coerenza al partito di appartenenza spesso contro i nostri interessi”.
Il Nord e Centro America è una zona enorme, dal Canada al Messico e oltre, come pensa realmente di conoscere e rappresentare tutte le comunità di italiani che ci vive? Non c’è il rischio di un distacco e di una vita “romana” lontana dai problemi di chi vi ha eletto?
“Ho speso 35 anni della mia vita lavorando a favore degli italiani all’estero, tutt’ora sono Presidente del Com.It.Es. di Filadelfia. Durante tutti questi anni ho girato in lungo e in largo la ripartizione del Nord America viaggiando spesso anche in Sud America. Ho Conosciuto le comunità italiane e i loro rappresentanti posso dire che il 90 per cento delle problematiche sono comuni in questi territori. Durante i due anni in cui sono stato a Roma da parlamentare sono sempre stato presente sul territorio, spesso sacrificando la maggior parte del tempo dedicato alla mia famiglia che per fortuna mi ha sopportato”.
La lingua italiana è fra le più studiate al mondo (la quarta…). Eppure le cattedre nelle università del Nord America diminuiscono… Cosa farebbe di concreto per promuoverla meglio nel Nord e Centro America?
“Due sono i punti più importanti nell’insegnamento della lingua Italiana all’estero. Il primo è la creazione di una scuola telematica che possa dare la possibilità ai nostri figli di potere studiare da casa interagendo con insegnanti e compagni al computer dalle elementari alle medie superiori. Questa proposta la avevo messo nero su bianco in una proposta di legge che sfortunatamente non arrivò mai in discussione alla Camera. Il Secondo punto è quello di aiutare economicamente i nostri giovani sia che essi vivano all’estero che in Italia. Il nostro stato deve investire di più sulla formazione come anche sulla ricerca per avere le nostre future generazioni in grado di competere nel mondo. Pertanto l’abolizione delle tasse universitarie e la creazione di borse di studio per tutti credo sia una priorità da portare avanti”.
Cosa vorrebbe che l’Italia imitasse dalla democrazia degli Stati Uniti (Canada, Messico, Repubblica Dominicana…) e cosa invece vorrebbe che il vostro paese di residenza imparasse dal modo di far politica in Italia?
“Credo che una seria riforma elettorale con una formazione politica sia necessaria per capire che trovarsi in parlamento non vuol dire soddisfare le proprie ambizioni personali ma rappresenta un vero e proprio lavoro dedicato a migliorare la nostra società. Negli ultimi anni il nostro modo di fare politica si è molto degradato e ha portato in parlamento persone perfettamente ignoranti che hanno solo dato prova della loro impreparazione, inesperienza e assenza di responsabilità che ci ha fatto indignare e vergognare agli occhi del mondo intero. Chi viene eletto dall’estero oltre a difendere i diritti degli Italiani all’estero deve proporre e portare in Aula il proprio bagaglio culturale e la propria esperienza maturata all’estero per migliorare la qualità di vita in Italia”.
C’è un personaggio storico italiano (nella politica come della letteratura, arti, scienza…) al quale vorrebbe ispirarsi nei valori e nelle idee per la sua carriera in Parlamento?
“Marco Polo, perché con i suoi viaggi e le sue esperienze lontano dall’Italia ha arricchito la conoscenza e la cultura Italiana del suo tempo in patria. Gaetano Filangeri, perché con la sua cultura e sapienza ha contribuito notevolmente alla creazione della Costituzione Americana che dopo oltre due secoli e mezzo di vita rappresenta i supremi valori della nostra società occidentale”.
Cosa pensa delle problematiche sulla parità di genere? Gli abusi sessuali sulle donne: un problema urgente che necessita immediati interventi anche legislativi, oppure solo uno scandalo di Hollywood? E in Italia, è giunto forse il momento di eleggere un Presidente della Repubblica donna?
“La parità di genere è stata una conquista in passato perché si è finalmente capito che è un fondamento della nostra società civile. Le schifezze che sono successe a Hollywood continuano ad esistere (a mio parere) solo perché oltre ad avere uomini potenti senza scrupolo e rispetto verso l’altro sesso, trovano terreno fertile sulle donne che non hanno il coraggio di denunciarle subito o magari usano i propri attributi per farsi strada nella vita”.