“Nel nostro programma troveranno l’avanguardia: la legalizzazione della cannabis che avendo come modello Usa e Canada ha consentito l’emersione di un mercato legale. La legalizzazione dell’eutanasia, il matrimonio egualitario e l’adozione anche per le coppie gay”.
Così Riccardo Magi, presidente di +Europa, durante la presentazione del programma elettorale del partito.
A New York, ad esempio, entro la fine dell’anno l’amministrazione statale di Kathy Hochul dovrebbe finalmente distribuire le licenze per vendere (legalmente) la cannabis, mettendo sul mercato le scorte della sostanza psicotropa coltivata dagli agricoltori locali.
Donne, minoranze, agricoltori in difficoltà e “individui che hanno vissuto in comunità colpite in modo sproporzionato” dalla lotta alla droga (soprattutto chi è stato condannato per un reato legato alla marijuana) avranno un canale privilegiato per ottenere l’autorizzazione.
I primi Stati USA a legalizzare la vendita di marijuana sono stati, nel 2014, Washington e Colorado. Ad oggi, il numero di Stati weed-friendly ha raggiunto le 18 unità, mentre sono 37 gli Stati che hanno legalizzato la marijuana per uso medico.
I profitti complessivi a livello nazionale della cannabis legale hanno raggiunto i 3,7 miliardi di dollari nel solo 2021. Una cifra che peraltro non tiene conto dei risparmi derivanti dallo snellimento delle procedure legali per i reati legati alla vendita di sostanze leggere.