Lo Stato di New York annuncerà presto i piani per inaugurare i suoi primi punti vendita per la vendita al dettaglio di marijuana entro la fine dell’anno, dando ai richiedenti l’accesso alle scorte della sostanza coltivata dagli agricoltori locali.
C’è un problema, però, per chi si voglia buttare nel business: per essere uno dei primi rivenditori autorizzati dello Stato, tu o un membro della tua famiglia dovete essere stati condannati per un reato legato alla marijuana.
L’iniziativa, annunciata dalla governatrice Kathy Hochul, fa parte di una spinta pensata per assicurare che i primi imprenditori nell’industria della marijuana da miliardi di dollari siano membri della comunità colpiti da decenni di guerra alla droga da parte dello Stato.
Chris Alexander, il direttore esecutivo dell’Office of Cannabis Management, ha dichiarato che concentrandosi all’inizio su “coloro che altrimenti sarebbero stati lasciati indietro”, New York sarà nella “posizione di fare qualcosa che non era mai stato fatto prima”.
A questo proposito, Hochul ha proposto di includere 200 milioni di dollari nel budget di quest’anno per sostenere le imprese della marijuana, denaro che verrebbe speso per trovare, proteggere e rinnovare le vetrine dei negozi dei rivenditori. La necessità di assistenza statale è particolarmente acuta a New York City, dove i prezzi degli immobili sono rimbalzati dopo il crollo dovuto alla pandemia.
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In base alla legge approvata lo scorso marzo che ha consentito il possesso e l’uso ricreativo di marijuana in quantità limitate, metà di tutte le licenze relative alla marijuana, comprese quelle per i coltivatori e per altre parti della catena di approvvigionamento, sono destinate a donne, minoranze, agricoltori in difficoltà e “individui che hanno vissuto in comunità colpite in modo sproporzionato” dalla lotta alla droga.
A New York, per anni, i residenti neri e latini hanno avuto molte più probabilità di essere arrestati con l’accusa di marijuana rispetto ai bianchi non ispanici.
Chris Alexander ha detto di aspettarsi che tra le 100 e le 200 licenze andranno a persone che in passato sono state condannate per un reato correlato alla marijuana. Il suo ufficio valuterà i candidati in base ai loro piani aziendali e all’esperienza nella vendita al dettaglio e per ora non ha fissato un limite al numero di licenze al dettaglio da emettere: ftutto dipenderà dalla domanda del mercato.