Con la fine della Convention Democratica a Chicago si comincia a pensare al prossimo appuntamento: il dibattito trasmesso su ABC News fra Kamala Harris e Donald Trump. Nei prossimi 15 giorni verranno definiti tutti i dettagli – il luogo del dibattito, i giornalisti che lo modereranno, le pause pubblicitarie, la presenza o meno del pubblico in studio – su cui le due campagne devono ancora trovare un punto di incontro. A far discutere, innanzitutto, è il microfono.
Se, a giugno, la campagna del presidente Biden aveva chiesto che i microfoni venissero silenziati “per tutta la durata del dibattito, tranne quando spetta al candidato parlare”, Politico ha riferito che, questa volta, Harris preferisce che siano sempre accesi per rispondere a Trump in diretta ogni volta che prova a interromperla e/o insultarla.
“Abbiamo detto alla ABC, e alle altre reti che intendono ospitare un eventuale dibattito di ottobre, – ha dichiarato Brian Fallon, consigliere senior per la comunicazione della campagna di Harris, – che riteniamo che i microfoni di entrambi debbano essere in diretta per tutta la durata della trasmissione. La nostra idea è che i responsabili di Trump lo preferiscano muto perché non pensano che il loro candidato possa comportarsi da presidente per 90 minuti da solo. Sospettiamo che il suo team non abbia nemmeno parlato al proprio capo di questa disputa perché sarebbe troppo imbarazzante ammettere che non pensano che sia in grado di gestirlo”.
Dal canto loro, la campagna di Trump ha riferito di voler mantenere le regole del dibattito trasmesso da CNN. Quindi, microfoni spenti quando non è il proprio turno di parlare, due pause pubblicitarie e niente pubblico in studio. “Basta con i giochetti – ha chiosato Jason Miller, consigliere senior di Trump. – Abbiamo accettato il dibattito su ABC alle stesse identiche condizioni di quello su CNN. Dopo aver accettato questi criteri, il team di Harris ha chiesto un dibattito seduto, con note e dichiarazioni di apertura. Avevamo detto che non ci sarebbero stati cambiamenti. Se Harris non è abbastanza intelligente da ripetere i punti di messaggistica che i suoi responsabili vogliono farle memorizzare, è un problema loro. Questo sembra essere uno schema per loro. Non le permettono di rilasciare interviste, di fare conferenze stampa e ora vogliono darle un foglio di istruzioni per il dibattito. Credo che stiano cercando un modo per evitare un confronto con il presidente Trump”.
Insinuazione che ha ripetuto anche il tycoon in un post su Truth Social, non risparmiandosi con gli insulti: “Quando Harris comincerà a rispondere alle domande? È una marxista radicale di sinistra e il pubblico deve sapere cosa rappresenta, ovvero la povertà e il fallimento per l’America! Si rifiuta di rifiuta di fare interviste, perché non ha fiducia nel suo livello di intelligenza e ora vuole cambiare le regole del dibattito su ABC Fake News!”.
Facendogli presente questo messaggio, Fallon ha risposto che: “Tutte e tre le parti avevano già accettato di stare in piedi e di non prendere appunti e non abbiamo mai cercare di fare in modo diverso”.
Mantenere i microfoni spenti, per la seconda volta e per tutta la durata del dibattito, sarebbe un grande cambio di direzione. Rispetto alla storia, perché, di solito, nei confronti presidenziali trasmessi in televisione rimangono sempre accesi. E a Trump, che nel 2016 e nel 2020 è stato libero di interrompere la controparte e commentare senza aspettare il suo turno.
Tira e molla che durano da settimane, da quando Biden si è ritirato e Harris ha cominciato a fare comizi in giro per gli Stati Uniti. La sua campagna è rimasta fedele all’appuntamento del 10 settembre su ABC, concordato in passato dal presidente e da Trump. Invece, il tycoon aveva avanzato altre proposte, mai confermate dalla nuova controparte: un confronto su Fox il 4 settembre e uno su NBC il 25 settembre. Domenica sera, con un post su Truth Social, il tycoon ha rimesso in discussione la sua partecipazione al dibattito perché la rete televisiva ABC potrebbe essere di parte.