Nulla da fare: Trump non ce l’ha fatta a depositare la mega-cauzione da 454 milioni di dollari legata al risarcimento per le frodi assicurative e fiscali su cui – secondo il giudice – il magnate newyorkese avrebbe costruito la propria ricchezza.
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca avrebbe chiesto prestiti a oltre trenta società, incontrando tuttavia “difficoltà insormontabili” che hanno spinto i suoi avvocati a chiedere alla corte d’appello di Manhattan un rinvio della scadenza.
Per pagare l’enorme obbligazione, Trump potrebbe accendere un’ipoteca su una qualsiasi delle sue proprietà, ma secondo gli esperti legali non sarebbe un compito facile. Il team di avvocati del guru GOP sostiene inoltre che il loro assistito potrebbe essere nei fatti costretto a vendere al ribasso le sue proprietà per raccogliere i fondi necessari, subendo perdite irreversibili anche se dovesse vincere in appello.
Se tuttavia i cinque giudici della corte d’appello non gli concederanno di rimandare il pagamento, il ministro della Giustizia dello Stato di New York, Letitia James, potrà cominciare a sequestrare i suoi beni già da lunedì prossimo.
Ma quali sono le proprietà in concreto attaccabili? La procuratrice generale ha l’autorità di sequestrare le proprietà di Trump nello Stato di New York e altrove. Non si tratta solo di immobili, ma anche di conti correnti, azioni, stipendi, opere d’arte, crediti, affitti e via dicendo.
L’ufficio del procuratore generale ha stilato una lista di proprietà di Trump che avrebbero valori “fraudolenti” e “fuorvianti” e che potrebbero essere perciò sequestrate:
Trump Park Avenue, New York, N.Y.
Trump Tower, New York, N.Y.
40 Wall Street, New York, N.Y.
Seven Springs, Westchester County, N.Y.
Trump International Hotel and Tower, Las Vegas, Nevada
Mar-a-Lago, Palm Beach, Florida
Trump National Golf Club Westchester, Briarcliff Manor, N.Y.
Trump National Golf Club Charlotte, Mooresville, North Carolina
Trump National Golf Club Colts Neck, Colts Neck, New Jersey
Trump National Golf Club, Washington, D.C., Sterling, Virginia
Trump National Golf Club Hudson Valley, Hopewell Junction, N.Y.
Trump National Golf Club Jupiter, Jupiter, Florida
Trump National Golf Club Los Angeles, Rancho Palos Verdes, California
Trump National Golf Club Philadelphia, Pine Hill, New Jersey
Trump International Golf Links Scotland (Aberdeen)
Trump International Golf Links Scotland (Turnberry).
Gli immobili più a rischio sono quelli ubicati nello Stato di New York, dove Trump è nato e dove possiede una serie di edifici iconici: dal Trump Building (40 Wall St.), al Trump International Hotel and Tower (One Central Park West), passando per il Trump Park Avenue e il grattacielo 1290 Avenue of the Americas – tutti a Manhattan.
La sua omonima holding immobiliare, la Trump Organization, possiede inoltre i locali commerciali della Trump Tower al 724 della Fifth Avenue, mentre l’ex presidente è proprietario dell’attico triplex, secondo quanto riportato da Curbed.
C’è poi Seven Springs, la mega-residenza da oltre 2.600 metri quadri con 60 camere, 12 bagni e una piscina indoor di marmo bianco – ma anche i due campi da golf a Briarcliff Manor e Hopewell Junction.
Se il sequestro dei beni newyorkesi di Trump potrebbe essere pressoché immediato, il discorso si fa più tuttavia complicato per le proprietà ubicate in altri Stati. Tra tutte, la principesca residenza di Mar-a-Lago, in Florida.
La procuratrice James dovrebbe infatti presentare una richiesta al tribunale di competenza, facendo notevolmente slittare i tempi.
Per lo stesso motivo, sembrano relativamente al sicuro anche i due campi da golf posseduti dal magnate newyorkese in Scozia, rispettivamente ad Aberdeen e Turnberry – per i quali servirebbe addirittura una rogatoria internazionale alle autorità britanniche.