Archiviata, per ora, la vicenda giudiziaria sulle tasse non dichiarate, e poi successivamente pagate, di Hunter Biden, il figlio del presidente.
La giudice federale Maryellen Noreika ha formalmente cancellato le due accuse fiscali su richiesta del procuratore federale del Delaware David Weiss, nominato Procuratore Speciale due settimane fa dal segretario alla Giustizia Merrick Garland.
Weiss aveva chiesto alla corte di farlo dopo che l’accordo patteggiato tra i suoi inquirenti e gli avvocati di Hunter Biden era saltato in quanto entrambe le parti non erano riuscite a concordare i termini del patteggiamento. Nello specifico, il punto della controversia era se l’accordo garantisse l’immunità anche su eventuali reati finanziari che ancora non erano emersi nelle indagini.
L’archiviazione dell’accusa delle violazioni fiscali consente a Weiss di proseguire le indagini su una più ampia scala perché potrà indagare su altri punti delle poco chiare vicende finanziarie del figlio del presidente al di fuori della sua giurisdizione originale, che aveva preso in esame solo i reati commessi in Delaware. Ora che è Procuratore Speciale può indagare anche in California e a Washington – dove Hunter Biden ha condotto una serie di transazioni commerciali.
Hunter Biden è il primo figlio di un presidente in carica ad essere incriminato dal Dipartimento di Giustizia. Weiss ha indagato sulle tasse e sugli affari di Hunter Biden sin dai tempi dell’amministrazione Trump e gli è stato permesso di continuare a farlo dopo che l’amministrazione Biden è subentrata nel 2021.
A giugno, era stato annunciato che Hunter Biden si sarebbe dichiarato colpevole di due accuse di due violazioni finanziarie, per non aver pagato le imposte federali sul reddito nel 2017 e nel 2018. Tasse che poi ha successivamente regolato pagando anche gli interessi. Ma su Hunter Biden c’era anche l’accusa di aver acquistato una pistola, una Colt Cobra calibro 38 Special, in modo illegale. Quando si acquista un’arma nel modulo federale dell’ATF (Alcohol, Tobacco and Firearms) l’acquirente deve fornire le generalità e l’indirizzo. Viene anche chiesto se si fa uso di sostanze stupefacenti.
Hunter Biden nel modulo ha negato questa circostanza nonostante la sua lunga dipendenza dalle droghe. Una bugia che gli è costata una incriminazione federale. Uno degli avvocati di Biden, Chris Clark, ha restituito il suo mandato nei giorni scorsi affermando che si aspettava di essere chiamato come testimone in questa vicenda.

Hunter Biden è da anni al centro degli attacchi repubblicani che, colpendo il figlio del presidente, cercano di legare le sue poco chiare vicende personali al padre – e per questo è al centro di più indagini delle Commissioni della Camera.
Alla Camera le due commissioni che indagano su Hunter Biden, quella dell’Oversight Committee, presieduta dal congressman James Comer, e quella della Giustizia, che con una sottocommissione indaga sull’uso della Giustizia come arma politica, continuano a martellare l’Attorney General Merrick Garland sulle vicende di Hunter Biden e lanciano accuse di favoritismi nei confronti del figlio del presidente – sostenendo che l’amministrazione Biden stia utilizzando il Dipartimento della Giustizia con le incriminazioni di Trump per distrarre gli americani dalle loro indagini sulla famiglia Biden.
Ieri i democratici del Comitato di supervisione della Camera, guidati dal congressman Jamie Raskin hanno pubblicato un rapporto sostenendo che in realtà sono i repubblicani che stanno usando le loro indagini su Hunter Biden per distrarre l’opinione pubblica americana sui crimini dell’ex presidente Donald Trump.
Il promemoria dello staff democratico suggerisce che il presidente del comitato di supervisione James Comer ha rilasciato la trascrizione di un’intervista con un ex agente dell’FBI lunedì momenti prima che in Georgia l’ex presidente Trump fosse rinviato a giudizio. Ripetendo ciò che aveva fatto all’inizio di Agosto quando Comer ha rilasciato la trascrizione della testimonianza resa al comitato con un ex socio in affari di Hunter Biden “lo stesso giorno in cui Donald Trump è stato chiamato in giudizio con l’accusa federale di cospirazione per frodare gli Stati Uniti” e ostacolare i procedimenti del Congresso per certificare le elezioni del 2020.
“In tutta questa vicenda di Hunter Biden non c’è uno straccio di prova che il presidente fosse a conoscenza degli affari del figlio, né tantomeno che fosse suo socio. Non sono stati in grado di mostrare alcuna corruzione criminale da parte sua”, ha detto Raskin alla ABC News nel programma domenicale di approfondimento politico This Week With George Stephanopoulos. “Quello che hanno è Hunter Biden. E abbiamo visto tutti chiaramente che era un tossicodipendente e ha fatto molte cose illegali e sbagliate. Lasciamo che la giustizia faccia il suo corso, ma i repubblicani si appigliano a qualsiasi scusa per cercare di spostare i riflettori dalle vicende giudiziarie dell’ex presidente”.