Riunione di emergenza alla Casa Bianca tra il presidente Joe Biden e i leader di Camera e Senato per cercare di trovare un accordo per evitare lo sciopero dei ferrovieri che paralizzerebbe il Paese. Uno sciopero che colpirebbe sia il trasporto dei passeggeri che delle merci in un momento in cui gli Stati Uniti sono in difficoltà sia per l’impennata dei prezzi che per la difficile ripresa della catena produttiva e dei consumi dopo il covid. Uno sciopero ferroviario ora potrebbe causare seri rallentamenti alla ripresa economica. Secondo Anderson Economic Group, questa astensione dal lavoro potrebbe costare all’economia statunitense tra uno o due miliardi di dollari la settimana.
Joe Biden ha chiesto ai legislatori di adottare “immediatamente” un accordo provvisorio per evitare quella che ha definito una “chiusura delle ferrovie nazionali potenzialmente paralizzante”.
“Le comunità potrebbero perdere l’accesso alle sostanze chimiche necessarie per garantire acqua potabile pulita. Allevamenti in tutto il paese potrebbero non essere in grado di nutrire il proprio bestiame. Le fabbriche resterebbero a corto delle materie prime”. Aggiungendo “In qualità di orgoglioso presidente pro-sindacati, sono riluttante a ignorare le procedure di ratifica e le opinioni di coloro che hanno votato contro l’accordo, ma in questo caso, in cui l’impatto economico di una chiusura danneggerebbe milioni di altri lavoratori e famiglie, credo che il Congresso debba usare i suoi poteri per implementare una intesa”.
Lunedì il più grande sindacato ferroviario SMART Transportation Division, ha respinto l’accordo che era stato raggiunto a settembre minacciando l’astensione dal lavoro a meno che non si raggiunga un nuovo patto più vantaggioso per i lavoratori del settore entro il 9 dicembre. Questo sindacato si è aggregato ad altre tre organizzazioni sindacali, tutte con un numero minore di iscritti, che avevano già respinto la proposta di contratto che non includeva i giorni di malattia retribuiti. Secondo un comunicato rilasciato dalle organizzazioni sindacali il 55% dei ferrovieri rappresentati dai quattro sindacati è quello che ha rifiutato l’accordo.
In una stima fatta dalla Casa Bianca, la CNN ha riferito che se lo sciopero dovesse essere attuato altri 750 mila lavoratori potrebbero essere forzati a cessare le loro attività il che è motivo di preoccupazione per l’amministrazione Biden. Secondo la CNN, fino ad ora, più di 400 gruppi imprenditoriali si erano uniti per chiedere al Congresso di agire rapidamente al riguardo.

Commentando l’urgenza di Biden, i leader democratici hanno affermato di poter agire immediatamente. La speaker della Camera Nancy Pelosi ha dichiarato che la Camera voterà sulla questione domani. “Metteremo in atto le misure per evitare questo sciopero” ha dichiarato la leader democratica.
Meno conciliante il leader della minoranza repubblicana alla Camera, Kevin McCarthy, che polemicamente ha accusato la Casa Bianca di essersi mossa in ritardo per cercare di risolvere lo sciopero. Ma McCarthy è in una posizione precaria perché nella prossima legislatura punta a essere nominato capo della maggioranza repubblicana, ma un gruppo di una trentina di parlamentari del suo stesso partito dell’ala più estremista lo tiene in ostaggio e minaccia di non dargli il voto per eleggerlo alla carica di speaker se farà accordi con i democratici.
Al Senato, invece, il leader di maggioranza democratica Chuck Schumer e quello della minoranza repubblicana Mitch McConnell hanno concordato con le preoccupazioni del presidente e hanno assicurato il loro sostegno per passare le misure chieste dalla Casa Bianca.
Tra le richieste dei sindacati che hanno rifiutato l’accordo provvisorio c’è il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori, come l’aumento dei giorni delle ferie retribuite e i congedi per malattia.
Secondo l’Association of American Railroads, circa l’84% dei lavoratori ferroviari è iscritto al sindacato, rappresentato da 12 diversi sigle.
La scorsa settimana, la Brotherhood of Maintenance of Way Employees Division (BMWED) ha rilasciato una dichiarazione secondo cui anche i suoi iscritti sarebbero pronti a scioperare il 9 dicembre se un nuovo accordo non dovesse concretizzarsi, seguendo l’esempio di SMART.
“Nell’ultimo anno, numerosi datori di lavoro in tutto il mondo hanno analizzato cosa potevano fare per attrarre e trattenere dipendenti di talento“, ha dichiarato il presidente di BMWED Tony Cardwell, “invece le ferrovie hanno fatto l’esatto contrario”.