Mitch McConnell del Kentucky è stato rieletto a stragrande maggioranza come leader del partito repubblicano al Senato, battendo il rappresentante della Florida Rick Scott.
Nonostante McConnell abbia vinto in modo convincente, la competizione ha messo in luce una divisione sulla strategia tra i repubblicani del Senato che potrebbe complicare i loro tentativi di contrastare la maggioranza democratica nei prossimi due anni.
Riuniti a porte chiuse per più di tre ore, i senatori del Gop si sono seduti ai banchi della Old Senate Chamber, una stanza semicircolare circondata da colonne di marmo con un tavolo al centro, per appianare le loro divergenze e scegliere il loro leader. McConnell ha vinto con 37 voti a favore, contro i 10 ottenuti da Scott.
“Alle midterm abbiamo avuto un cattivo risultato tra gli indipendenti e i moderati – ha detto McConnell poco dopo la sua elezione – perché l’impressione che hanno del nostro partito è che ci sia caos, negatività e attacchi eccessivi. Questo ha spaventato gli elettori”.
Quando il prossimo Congresso si riunirà, a gennaio, McConnell, in carica dal 2007, stabilirà il record di permanenza più lunga nel ruolo di leadership repubblicana al Senato, superando Mike Mansfield del Montana.