Venerdì pomeriggio, nella sede accademica della City University di New York a Manhattan, si è svolto un dibattito organizzato da La Voce di New York con il Calandra Italian American Institute della CUNY e il supporto dei Co.Mi.Tes (NY-CT-NJ) e GEI (Gruppo esponenti italiani) che ha visto protagonisti i candidati all’estero del Nord e Centro America al Parlamento italiano per le elezioni del 25 settembre.
Tra tutti i 29 che aspirano alla Camera e al Senato delle cinque liste presentate (PD, M5S, MAIE, Meloni-Salvini-Berlusconi, IV-Italia Azione), hanno partecipato in venti, di cui otto in presenza e gli altri in collegamento via Zoom.
Il dibattito, introdotto dal Dean del Calandra Anthony Julian Tamburri e moderato dal Presidente di VNY Giampaolo Pioli, è riuscito nel suo obiettivo principale: dare la possibilità ai candidati di farsi conoscere meglio dalla comunità degli italiani del Nord e Centro America presentando le loro idee e programmi e riuscendo a concedere lo stesso identico spazio ai concorrenti che, ricordiamo, per essere eletti si sfidano tra di loro anche nella stessa lista.

Hanno partecipato:
FDI-LEGA-FI – Vincenzo Arcobelli, Andrea Di Giuseppe, Tony Zara Federico Felli, Isabella Olivieri
PD – Francesca La Marca, Pasquale Nesticò, Christian Di Sanzo, Michela Di Marco, Vera Rosati, Gianluca Galletto
MAIE – Vincenzo Odoguardi, Pasquale Capriati, Angelo Viro, Paolo Canciani
M5S – Jonas Di Gregorio, Anna Fumagalli
AZIONE/IV Daniele Severi Bruni, Vincenzo Pascale, Francesco Cacchioli, Claudio Vignola

Dopo un minuto concesso a ciascuno per presentarsi, è stata la volta delle domande preparate da Stefano Vaccara e Grace Russo Bullaro, rispettivamente Editor in Chief e English Editor de La Voce di New York. Alla fine c’è stato lo spazio anche per altre domande dal pubblico.
I candidati hanno risposto rispettando i tempi concessi e soprattutto mantenendo sempre un tono cordiale e mai rissoso.

Le domande inoltrate sono state, in ordine:
- Se foste eletti, ma il vostro partito si ritrovasse all’opposizione, cosa pensate di fare per portare avanti i vostri programmi?
- Essere una “persona per bene” non basta per diventare un parlamentare al servizio della comunità italiana in America. Allora, quali sono, secondo voi, le qualifiche importanti per svolgere un ruolo così cruciale e per produrre risultati?
- Secondo voi è più urgente ridare la nazionalità italiana a chi l’ha persa andando all’estero anni fa o dare la cittadinanza immediata ai figli di immigrati che nascono e crescono in Italia?
- Il presidente Joe Biden ha detto recentemente che chi sostiene Donald Trump e il MAGA movement è un pericolo per la democrazia: che ne pensate?
- Quali ritenete i disegni di legge più urgenti per gli italiani residenti all’estero: Abolizione IMU sulla prima casa in Italia. Diritto al riacquisto della cittadinanza per chi l’ha persa. Potenziamento dei consolati? Oppure ne avete una più urgente di queste?
- Chi pensate siano i vostri elettori nel mondo dell’immigrazione del 21esimo e perché chi non ha mai votato dovrebbe decidere di farlo ora?

Alla fine, dal pubblico, sono arrivate le domande di Silvana Mangione (vicepresidente CGIE) e Mico Delianova Licastro (rappresentante del CONI in USA): la prima ha chiesto sull’importanza del potenziamento dell’insegnamento dell’Italiano e della cultura italiana all’estero, il secondo sull’inserimento del diritto allo sport nella Costituzione italiana. In conclusione, anche una domanda-commento di Ornella Fado, (Co.Mi.Tes), che ha espresso le sue perplessità sui mezzi che i candidati all’estero del Nord Centro America hanno per farsi conoscere e far conoscere agli elettori le loro idee in una circoscrizione elettorale che si estende dal Canada a Panama.
Nel video ad inizio articolo potrete vedere e ascoltare i candidati mentre forniscono le loro risposte.
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